2283 BRUZZESE (Ass. Insieme Argentina): "La nostra critica alla finanziaria è severa"

20061012 00:02:00 webmaster

L’art. 85, comma 6, della Finanziaria per il 2007, intitolato “Misure in materia previdenziale”, prevede una disposizione tendente al superamento del contenzioso venutosi a creare in seguito ad alcune Sentenze della Corte di Cassazione relative al trasferimento dei contributi di lavoratori italiani dalla Svizzera in Italia ed alla presa in considerazione della relativa retribuzione pensionabile.

Si tratta dell’unica disposizione importante inserita nella Finanziaria che interessa direttamente i diritti dei lavoratori italiani emigrati. Infatti la legge presentata dal Governo non prevede invece (almeno per ora) i provvedimenti che i nostri connazionali richiedevano:

la sospirata sanatoria per gli indebiti pensionistici, l’istituzione dell’assegno di solidarietà ed il ripristino della normativa sulla “no tax area” per i residenti all’estero che era stata abolita dal Decreto Bersani (la no-tax area era stata esclusa da tale Decreto relativamente ai redditi di contribuenti non residenti ma assoggettati a tassazione in Italia – comma 22, dell’articolo 36 del decreto n.433 del 4 luglio 2006 -).

Ma torniamo all’art.85, comma 6, della legge finanziaria per il 2007.
E’ un provvedimento che delude le aspettative di decine di migliaia di lavoratori italiani emigrati prima in Svizzera e poi rientrati in Italia chiedendo il trasferimento dei contributi versati in Svizzera, ed i quali in virtù di alcune sentenze della Corte di Cassazione a loro favorevoli, avrebbero potuto ottenere, anche con un semplice ricorso amministrativo all’Inps, un aumento considerevole delle loro pensioni italiane.
L’art.85, comma 6, infatti chiarisce come deve essere determinata la retribuzione pensionabile in caso di trasferimento presso l’assicurazione generale italiana dei contributi versati ad Enti previdenziali di Paesi esteri in conseguenza di convenzioni internazionali di sicurezza sociale (la possibilità di trasferimento dei contributi è stata prevista appunto fino al 2002 dall’accordo con la Svizzera).
Con tale disposizione il legislatore ha introdotto un nuovo meccanismo di calcolo che in pratica sconfessa la Corte di Cassazione che con alcune sentenze negli ultimi anni aveva riconosciuto il diritto dei lavoratori italiani emigrati in Svizzera, in caso di trasferimento dei contributi versati presso l’assicurazione sociale svizzera, alla determinazione del trattamento pensionistico italiano secondo le generali modalità di liquidazione e, cioè, sulla base della effettiva retribuzione percepita nell’ultimo periodo lavorativo.
Fino alla sentenze della Corte di Cassazione, tale calcolo era stato invece effettuato dall’Inps prendendo a riferimento come base la retribuzione svizzera RIPARAMETRATA sulla base dell’aliquota contributiva notevolmente più bassa rispetto a quella vigente in Italia, con conseguente riduzione della retribuzione pensionabile.
Ora con il nuovo meccanismo di calcolo relativo a contributi trasferiti introdotto dalla Finanziaria (che praticamente reintroduce il meccanismo di calcolo meno favorevole ai lavoratori adottato prima delle Sentenze della Suprema Corte), l’Inps risparmierà potenzialmente (nel senso che i ricorsi dei pensionati interessati non saranno più validi) centinaia di milioni di Euro.
Un beneficio senz’altro per le Casse dello Stato ma a detrimento di migliaia di ex emigrati in Svizzera.
Qualche considerazione generale:
-Le risorse per gli Italiani all’ estero sono inferiori a quelle dell’anno precedente che non aveva una rappresentanza Parlamentare come l’attuale.
Ben 18 rappresentanti.
-Il massimalismo non ci appartiene. La situazione è sicuramente difficile.
Occorre affrontare i numerosi problemi con gradualità. Come diceva Lao Tse, se devi fare mille chilometri muovi il primo passo.
Nella Finanziaria questo passo non c’è- Va bene un passo ma in avanti e non indietro ( no tax area )
Ciò che non è condivisibile risiede nei diversi pesi e misure, per l’ italia e per l’ Estero.
Equità e sostegno a coloro che sono più in difficoltà deve valere anche per gli indigenti Italiani.
L’ assegno di solidarietà venne bocciato per tre legislature dal governo di centrodestra. E ora?
L’Inps a parte le considerazioni, non certo trascurabili sui contributi svizzeri, ha tagliato dopo la campagna Red 160 milioni di Euro ai Pensionati all’ estero -l’ assegno di solidarietà ne costa 60- Un provvedimento di giustizia e equità innanzitutto tra Italiani.
La nostra critica è molto severa. Ci auguriamo di poter cambiare opinione.

Antonio Bruzzese
Pres. Assoc. Insieme Argentina

Roma 10 ott. 2006

 

 

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