20061030 14:20:00 webmaster
“Con l’eliminazione dell’insegnamento della lingua italiana si sta eliminando una parte della storia dell´Uruguay”
MONTEVIDEO – A nome del Comites dell’Uruguay il presidente Armando Pizzuti e la segretaria Filomena Narducci hanno espresso preoccupazione al ministro della Pubblica Istruzione Jorge Brovetto per “l’eliminazione della lingua italiana come materia curricolare nell’orientamento umanistico dell’Insegnamento Medio”.
“La nostra intenzione – è detto nella lettera inviata al ministro – non è dare un giudizio di valori sui motivi e sugli obiettivi della riforma. Come rappresentanti della collettività italiana, vogliamo semplicemente trasmettere il sentimento di tristezza e di nuovo sradicamento che questa notizia ha diffuso tra la nostra gente. Questa esperienza, quasi unica a livello continentale, è stata sempre un motivo di orgoglio per noi e così lo abbiamo manifestato, ogniqualvolta le nostre autorità ci hanno chiesto una opinione”.
Il Comites giudica “deboli” le motivazioni addotte a giustificazione do questa misura, cioè che “la soppressione dell’italiano non è stata sostituita dall’insegnamento di un’altra lingua ma che si origina nel fatto che il diritto romano, materia che rendeva necessario l’insegnamento della lingua italiana, oggi non si studia più e che inoltre l’italiano continuerà a far parte dell’educazione attraverso i Centri di Lingue”.
Pur convinto della necessità dell’insegnamento della lingua inglese, “strumento necessario per la comunicazione informatica e per la preparazione in tutte le aree professionali e del mercato del lavoro dei giovani”; il Comites riafferma la necessità della lingua italiana “affinché la metà dell’Uruguay che ha ascendenza italiana possa scoprire ed imparare la lingua dei suoi antenati e attraverso la stessa conoscere le proprie radici ed aiutare a rafforzare i forti vincoli di fraternità, di cultura e di storia che esistono tra i due paesi”.
“Così come oggi l’Uruguay è un paese di forte emigrazione, in passato ha saputo ricevere migliaia e migliaia d’immigrati , tra i cui molto numerosi sono stati i cittadini italiani che con il loro lavoro hanno aiutato a costruire codesto paese. Potremmo in questo modo pensare e sentire, che con l’eliminazione dell’insegnamento della lingua italiana si sta eliminando una parte della storia dell´Uruguay”.
“Signor Ministro, ci appelliamo alla Sua sensibilità – concludono Armando Pizzuti e Filomena Narducci – affinché interceda davanti alle Autorità competenti dell´Insegnamento Medio Superiore e si apra un’istanza di dialogo, che permetta di rivedere questa situazione e di mantenere la lingua italiana come materia curricolare”.
(Inform/EMINOTIZIE)
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