2358 GLI ITALIANI IN VENEZUELA INTERVENGONO SULLA VICENDA DEL SEGGIO ONU CONTESO DA VENEZUELA E GUATEMALA

20061024 23:49:00 webmaster

"Come italo-venezuelani che hanno ricevuto enormi benefici di natura sociale dal Governo Chavez, ci preme sottolineare tutto il nostro appoggio al Governo di Chavez; e’ per questo che abbimo invitato il nostro Governo Prodi a schierarsi col Venezuela."

(…) "Sono passati piu di 60 anni da quando gli USA ci hanno "liberati" dal gioco tedesco, dal fascismo e dalla possibile influenza della dittatura sovietica; sono passati 60 anni da quando e’ finita la seconda guerra mondiale; pensiamo che 60 anni di asservimento totale siano stati piu che sufficienti per pagare "il debito di riconoscimento".

Egr. Direttore de "La Stampa", a segutio della lettura dell’articolo apparso nel vostro sito web dal titolo
"Chavez fa litigare D’Alema e la Rice" (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200610articoli/12739girata.asp) che sostanzialmente parla delle pressioni del Governo di Washington sul Governo italiano, ci preme sottolineare che una parte di italiani
residenti in Venezuela (ovviamente non abbiamo la pretesa di dire tutti gli italiani, ma solo una parte, ma siamo certi che condividono le nostre idee anche quella parte di italiani che avversa il Governo di Chavez, che pero’
stanno facendo affari d’oro proprio grazie a Chavez) sta chiedendo al Governo italiano di abbandonare la posizione astensionista per appoggiare col proprio voto la candidatura del Venezuela.

Stiamo parlando ovviamente dell’elezione dei membri non permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Eletti tutti gli altri membri, tra cui l’Italia per l’Europa, rimane aperta la questione dell’Amereica Latina, dove
c’e’ la disputa – che tutti conosciamo – fra Venezuela ed il rappresentante degli USA, il Guatermala.

Come italo-venezuelani che hanno ricevuto enormi benefici di natura sociale dal Governo Chavez, ci preme sottolineare tutto il nostro appoggio al Governo di Chavez; e’ per questo che abbimo invitato il nostro Governo Prodi a schierarsi col Venezuela.

Come italiani, riteniamo che per l’Italia sia arivato il momento di avere il corraggio di dire basta alla subordinazione statunitense. Sono passati piu di 60 anni da quando gli USA ci hanno "liberati" dal gioco tedesco, dal fascismo e dalla possibile influenza della dittatura sovietica; sono passati 60 anni da quando e’ finita la seconda guerra mondiale; pensiamo che 60 anni
di asservimento totale siano stati piu che sufficienti per pagare "il debito di riconoscimento".

Pensiamo che adesso l’Italia e il popolo italiano siano liberi di poter fare le proprie scelte in assoluta autonomia e chiediamo al Governo USA di rispettare il diritto all’autodetrminazione del popolo italiano. Se il
Governo italiano ha scelto la via dell’astensionismo – cosa che noi non condividiamo e come italiani e tra l’altro come italiani che hanno appoggiato i partiti che lo sostengono, riteniamo di avere il diritto di
richiedere una rettifica di comportamento e di scelte; ovviamente non pensiamo ad una tacita accettazione da parte del Governo – il Governo USA non ha nessun diritto di intromettersi nelle libere scelte del Governo
italiano e del popolo italiano.

Come cittadini del mondo consideriamo che sia arrivato il momento di mettere mano alla riforma dell’ONU, che e’ quanto auspicato da Hugo Chavez; e’ ipocrita, assurdo, feudale e neocoloniale che per esempio all’ONU, a 60 anni
ed oltre dalla fine della seconda guerra mondiale, i paesi vincitori debbano avere il dititto di veto. Che razza di democrazia e’ questa? E poi questa istutuone proprio non va; cosi’ come e’ non e’ in grado di risolvere o
contrbuire a risolvere i problemi del nostro pianeta. Il pianeta e’ di tutti, non puo’ essere gestito come proprieta’ privata del Governo USA.

In allegato inviamo il testo della nostra lettera inviata al Governo Prodi; ci teniamo a precisare che alle iniziali firme si sono aggiunte quelle di centinaia di altri cittadini italiani residenti in Venezuela ed abbiamo
ricevuto appoggio e solidarieta’ da cittadini italiani residenti in Italia e in tantissimi paesi del mondo. Lo dimostra anche il fatto che la lettera sia stata ripresa e pubblicata da decine di siti web gestiti da cittadini
italiani sparsi per il mondo, dall’Argentina, alla Spagna, alla Francia, all’Inghilterra, alla Germania …

Cordiali Saluti

————–

Dott. ROMANO PRODI
Presidente del Governo Italiano
S E D E

Egr. Presidente del Governo italiano,

i sottoscritti firmanti, cittadini italiani e associazioni di italiani ed italo-venezuelani presenti nella Repubblica Bolivariana di Venezuela, in occasione dell’imminente elezione dei Paesi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, si rivolgono a Lei in qualita’ di massimo rappresentate della politica estera del Governo italiano, al fine di esporLE le nostre aspettative in relazione al Venezuela, candidato ad occupare uno
dei seggio, in rappresentanza dell’emisfero americano.

Attualmente, in Venezuela si sta vivendo un momento di profonda trasformazione economica, politica e soprattutto sociale con beneficio di tutta la popolazione, senza esclusione alcuna, di razza, di religione, di convinzioni politiche, di condizioni economiche e tanto meno di provenienza geografica. Tali cambi hanno contibuito a migliorare decisamente la qualita’ della vita di tutti i cittadini residenti in Venezuela, compresi le centinai
di migliai di italiani ed italo–venezuelani presenti in questo paese. E’ sa sottolineare, tra l’altro, questi programmi di natura sociale hanno trovato applicazione anche in altri Paesi, come Bolivia, Ecuador, in molti Stati dei Caraibi e dell’America Centrale e perfino negli Stati Uniti, a dimostrazione di un profondo senso di solidarieta’ che anima il Governo venezuelano.

Inoltre, i sottoiscritti firmatari di questa lettera, che appoggiano il processo di cambio promosso dal presidente Hugo R. Chavez Frias, ci tengono a sottolineare l’enome importanza economica che il Venezuela rappresenta per
l’Italia: numerose imprese italiane hanno stretti rapporti economici con questo Paese, soprattutto nel campo della costruzione e della viabilita’ (stradale e ferroviaria), dell’alimentazione, dei beni a tecnologia avnzata;
il modello economico cooperativistico, che qui si sta sviluppando trova le propria fondamenta nel modello cooperativistico italiano, cosi’ come i distretti industriali ed artigianali delle nostre citta’ sono stati proposti per lo sviluppo di questo paese, con benificio delle imprese italiane che stanno fornendo consulenza e know how.

A testimonianza dell’enorme importanza che riveste l’Italia e la cultura italiana in questo Paese, a partire dallo scorso anno, anniversario del bicentenario del giuramento di Simon Bolivar sul Montesacro a Roma, e’ stata istituita la giornata dell’Amicizia Venezuela–Italia, da celebrarsi ogni 15 agosto.

Per questi motivi chiediamo a Lei, massimo rappresentante del Governo Italiano di appoggiare col proprio voto l’elezione della Rrepubblica Bolivariana di Venezuela a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza
dell’ONU, contribuendo in tal modo a consolidare i gia’ stretti rapporti esistenti tra il nostro Paese ed il Venezuela.

Nella certezza che questa nostra richiesta possa essere presa in considerazione, si porgono i i piu’ cordiali saluti.

Seguono le firme di associazioni e cittadini italiani

• SIMUNIV – Simpatizzanti della Sinistra dell’Unione in Venezuela;
• Circolo Gramsci di Caracas e di altre citta’ del Venezuela (Valencia, Puerto la Cruz, Barcelona, Barinas, Maturin, Cumana, Porlamar, Merida, Barquisimeto, Maracaibo, Caraballeda);
• FREVEMUN – Frente Venezolanos del mundo;
• Aporrea – www.aporrea.org;
• La Patria Grande – www.lapatriagrande.net;
• Empresarios italianos por Chávez;
• Clase Media en Positivo;
• Italiani Bolivariani di Puerto la Cruz;
• ECUVIVES – Encuentro Ecuménico “Juan Vives Surià”;
• JOC – Juventud Obrera Católica;
• Casa del poder popular de Petare;
• Catedra libre “Monseñor Romero” de la UCV;
• Catedra de “Derechos Humanos” de la UBV;
• UTOPÍA;
• Colectivo “la verdad del pueblo”;
• Patria Joven;
• V.O.I. – Venezolanos de origen italiana;
• Italo-venezolanos de Catia;
• Congreso Bolivariano de los Pueblos;
• Circulo “Negra Hipólita”;
• Emergencia Patriótica 333;
• Italo-venezolanos de Barinas;
• Expresiòn veraz “Universidad Central de Venezuela”;
• Voz Urgente;
• Petroleros por Venezuela;
• CEIC – Colectivo estudiantes de origen italiana de Cumaná.

Cittadini italiani
• Mario Neri; Donatella Jacobelli; Attilio Folliero; Cecilia Laya de Folliero; Tito Pulsinelli; Antonio Coiro; Giordano Bruno Venier; Isa Carascon; Marta Viani; Vittorio Altilio; Evelia Ochoa; Beda Sanchez; Antonio Mobilia; Stella Coiro; Fulvio Merlo; Assunta Mauriello; Rocco Castiglia; Pietro Altilio; Giacomo Altilio; Sandra Emanuela Neri; Immacolata Diotaiuti; Natale Pannullo; Marcoaurelio Venier; Irving Francesco Sanchez; Laura Volta; Leo Zanelli; Antonietta Zanelli; Giovannina De Vita; Domenico Mosuca; Marina Yanes; Magira Scudiero; Elio Gallo; Mario Gallo; Antonio Gerardo Di Santi; Luisa Fabbro; Vita Napoli.

La lettera e’ stata pubblicata oltre che in www.aporrea.org in numerosi altri siti come www.bellaciao.org; www.notiziedacaracas.it e tantissimi altri

——————–

Il testo in spagnolo:

Doctor
ROMANO PRODI
Jefe del Gobierno Italiano
Su despacho

Estimado Doctor

Nosotros, los abajo firmantes, ciudadanos italianos y asociaciones conformadas por italianos residentes en la República Bolivariana de Venezuela, acudimos a Usted en su condición de representante de la Política Exterior del Gobierno italiano, aprovechando la ocasión de las próximas
elecciones de los Miembros No Permanentes del Consejo de Seguridad de La organización de Naciones Unidas (ONU), con el fin de exponerle nuestra inquietud en relación al caso de Venezuela.

En los actuales momentos se vive en Venezuela un proceso de transformación estructural económica, política y sobre todo social en beneficio de las mayoría sin exclusión de raza, nacionalidad, condición política, religiosa y
económica, factores estos que han elevado la calidad de vida de todos los ciudadanos residente en Venezuela (incluyéndonos a nosotros los italianos), inclusive estos programas sociales han tenido su aplicación en otros países como Bolivia, Ecuador, el propio Estados Unidos, los países del Caribe y muchos mas como es por todos conocidos.

En este sentido, apoyamos el proceso que lidera el Presidente Hugo R. Chávez Frías, por otra parte hay que añadir que muchas empresas italianas mantienen convenios de desarrollo en el país, entre las que destacan;
infraestructura vial, importaciones de partes de bienes de capital, alimentos y bebidas, asesoria para la creación de cooperativas sociales, aplicación del modelo del servicio sanitario italiano para Caracas, modelo de desarrollo endógeno (Distritos Empresariales), creación del día de la
Amistad Venezuela–Italia, dada la influencia de la cultura italiana en Venezuela y al Juramento de Simón Bolívar en el Monte Sacro, el 15 de agosto de 1805, por lo que cada 15 de agosto se celebra en Venezuela este día.

Es por ello, que deseamos el apoyo del Gobierno de Italia con su voto a la elección de Venezuela como Miembro no Permanente del Consejo de Seguridad de la ONU, para las próximas elecciones, estrechando aun mas los lasos de
solidaridad, afianzamiento y profundización económica para favorecer a nuestras naciones.

Con el mayor respeto, les saludan, los italianos y asociaciones abajo firmantes.

—————————-

L’articolo pubblicato da "La Stampa"
Chavez fa litigare D’Alema e la Rice

L’astensione italiana sulla votazione per il seggio sudamericano all’Onu irrita il Governo Usa

23/10/2006
di Maurizio Molinari

WASHINGTON. Condoleezza Rice è in disaccordo con Massimo D’Alema sulla candidatura del Venezuela di Hugo Chavez al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Clemente Mastella è atteso oggi con tutti gli onori al Dipartimento di Stato
e Francesco Rutelli è in arrivo a fine novembre alla Casa Bianca, dove sarà ricevuto dal vicepresidente Dick Cheney: le mosse dell’amministrazione Bush nei confronti del governo Prodi suggeriscono una crescente attenzione verso
i settori moderati della coalizione in coincidenza con le prime serie difficoltà nei rapporti con la Farnesina, disegnando un riorientamento dell’attenzione politica che fino a questo momento aveva guardato soprattutto ai Democratici di Sinistra.

Il casus belli fra Dipartimento di Stato e Farnesina è la candidatura del Venezuela al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il Segretario di Stato Rice ha chiamato di persona il ministro degli Esteri italiano per esprimere in
termini inequivocabili un forte disappunto nei confronti della decisione di Roma di astenersi nel duello fra Guatemala e Venezuela in corso all’Assemblea Generale dell’Onu per l’assegnazione di un seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza durante il biennio 2007-2008. Il passo della Rice è stato accompagnato da un’analoga telefonata del sottosegretario Dan Fried al consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Stefano Sannino. Il messaggio consegnato dalla Rice a D’Alema è stato, secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche a Washington, assai esplicito: gli Stati Uniti «non comprendono perché un alleato come l’Italia non si opponga alla presenza di Hugo Chavez al Consiglio di Sicurezza nei prossimi due anni» e se questo è l’anticipo di come l’Italia gestirà il proprio seggio non permanente «non si tratta di un buon inizio». Il caso-Chavez per la Rice è il primo test per l’Italia nel Consiglio di Sicurezza e l’approccio scelto
dalla Farnesina «sorprende», allontanando l’ipotesi di inserimento a pieno titolo dell’Italia nel club di potenze che gestisce la crisi iraniana.
Secondo la ricostruzione di diplomatici al corrente dei contatti avvenuti fra Usa ed Italia negli ultimi dieci giorni «stiamo attraversando la prima vera situazione di tensione bilaterale». L’astensione italiana ha due
motivazioni: la volontà di non essere protagonisti di una spaccatura in seno all’Onu al fine di mantenere un canale aperto con i Paesi non-allineati nella partita sulla riforma del Consiglio di Sicurezza ed il bisogno di
tutelare gli interessi degli italiani che vivono in Venezuela. Ma per John Bolton, ambasciatore Usa all’Onu, la realtà è che l’Italia è il Paese più importante nella pattuglia dei 5-7 astenuti che hanno fatto mancare i voti
decisivi alla vittoria del Guatemala, arrivato in almeno due occasioni ad un passo dal quorum. Poiché Chavez è un leader che, oltre ad essere alleato di Cuba e Iran, ha paragonato il presidente Bush al «diavolo», il mancato
sostegno al Guatemala viene considerato «incomprensibile», tanto più che in questa scelta Roma ha come alleati Paesi del calibro di Cipro.

Dopo il basso profilo mantenuto da Washington sul ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e l’intesa bilaterale sulla nuova missione Unifil in Libano il caso-Chavez fa temere per la prima volta a Washington che la politica estera del governo Prodi possa essere condizionata dagli umori della sinistra radicale e antiam

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Venezuela

www.lapatriagrande.net

 

 

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