20061030 15:22:00 webmaster
SAN PAOLO – Con una votazione straordinaria (oltre il 60 per cento dei voti validi) il Presidente Lula si conferma come il Capo di Stato con il maggiore numero di suffragi della storia di un paese democratico.
I 58 milioni di voti con i quali il secondo turno delle elezioni presidenziali brasiliane lo ha confermato alla guida del grande paese sudamericano confermano, oltre alla enorme popolarità e carisma di un leader che è giá passato alla storia del continente, il grande consenso intorno alle politiche economiche e sociali iniziate nel corso dei quattro anni del primo mandato.
Se con il primo turno i brasiliani hanno voluto mandare un forte segnale di preoccupazione allo stesso Lula, in relazione al susseguirsi di scandali ed episodi di corruzione che hanno coinvolto lo stesso governo, con la massiccia votazione del secondo turno il messaggio chiaro e forte è stato quello di proseguire con forza nel processo di ristrutturazione economica e di ridistribuzione del reddito attraverso i programmi principali voluti personalmente dal Presidente.
La sinistra italiana, presente in Brasile attraverso le sue organizzazioni partitiche e i principali movimenti sociali e sindacali, non puó che vedere con grande entusiasmo e ottimismo questo processo.
Sappiamo che il Brasile ha anche bisogno di una urgente “riforma politica”, come lo stesso Lula ha dichiarato all’indomani della sua conferma a Presidente; una riforma che deve riguardare il sistema politico-parlamentare ma anche la vita e l’organizzazione dei partiti politici, a partire dallo stesso PT (il partito del presidente Lula).
Siamo convinti che le forze democratiche e progressiste brasiliane sapranno ritrovare un comune cammino, grazie alla leadership di Lula e in funzione delle grandi sfide che attendono il Paese e il continente negli anni a venire
(Fabio Porta, Coordinatore DS San Paolo del Brasile)
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