20061109 11:24:00 webmaster
Ai Democratici anche il Senato
Nancy Pelosi con Harry ReidTerremoto politico a Washington dopo la sconfitta elettorale repubblicana alle elezioni di medio termine negli Stati Uniti. Il responsabile del Pentagono Ronald H. Rumsfeld si è dimesso. La sua politica in Iraq è la principale responsabile del voto. Le sue dimissioni erano state chieste da Nancy Pelosi, la presidente in pectore della Camera – la prima donna della storia americana. «Signor presidente, abbiamo bisogno di una nuova direzione in Iraq», aveva detto la democratica nel suo primo discorso dopo il voto. Giovedì, anche se non ancora ufficiale, sembra che i Democratici abbiano sfondato anche il fortilizio del Senato e il capogruppo dell’Asinello Harry Reid dice che sono pronti ad assumere la direzione anche della Camera alta, dopo quella del Congresso alla Pelosi.
Il "referendum sulla guerra in Iraq" – come tutti i giornali hanno chiamato il voto di martedì – ha rivoltato le carte e colpito duramente i repubblicani di Bush. Difendevano margini di 15 seggi alla Camera, dove si rinnovano tutti e 435 seggi, e di 6 seggi al Senato, dove i seggi in palio erano 33 su 100. Si ritroveranno alla Camera con quasi 30 seggi in meno, scendendo da 232, presumibilmente, a 205 (ma giovedì mattina sono ancora a 197, con 9 seggi del Congresso ancora da assegnare ufficialmente).
Secondo le proiezioni più recenti, comunque, in Virginia – l’ultimo stato rimasto in bilico – il candidato democratico al Senato, Jim Webb, l’avrebbe spuntata sul repubblicano Allen per una manciata di voti : 7300. Ma dopo i propositi di collaborazione bipartisan sanciti dall’invito a cena di ieri di Bush a Nancy Pelosi, il perdente Allen sembra propenso a non chiedere la riconta. Che oltretutto sarebbe a sue spese. E così, con la Virginia, anche al Senato i Democratici avrebbero il comando con 51 seggi su 49, contando ai Democratici anche i due "indipendenti": l’ex democratico bipartisan Joe Lieberman del Connecticut e il senatore del Vermont Bernie Sanders.
L’ex direttore della Cia, Robert Michael Gates designato come nuovo segretario alla Difesa successore del "falco" di Guantanamo Rumsfeld, è stato a capo dell’intelligence statunitense dal 1991 al 1993, cioè con George Bush padre fino all’arrivo di Bill Clinton alla Casa Bianca.
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