2490 CTIM e AZZURRI NEL MONDO: "Conclusione vergognosa per il Cgie!"

20061208 13:21:00 webmaster

LE REAZIONI DEL CENTRODESTRA NEL CGIE

GianLuigi Ferretti (Ctim) e Claudio Lizzola (Azzurri nel Mondo)
(da Italia chiama Italia)

"Si conclude oggi in modo vergognoso la sessione del Consiglio Generale degli italiani all’estero (CGIE)” è quanto affermano ad una sola voce Dario Rivolta, Gino Trematerra, Stefano Stefani e Gianluigi Ferretti, ciascuno responsabile per gli italiani all’estero di Forza Italia, UDC, Lega Nord e Alleanza Nazionale.

“La sessione si era aperta con l’auspicio avanzato dai rappresentanti di tutte le organizzazioni di minoranza all’interno del CGIE – continuano i quattro esponenti politici – che il Comitato di Presidenza si organizzasse finalmente come ogni istituzione di una democrazia liberale e cioè con un rappresentanza proporzionale di maggioranza e di minoranza. Purtroppo quel Comitato di Presidenza resta l’unico organo stalinista delle istituzioni repubblicane”.

On.Dario Rivolta (FI)

“La protervia della maggioranza, al di là di future dichiarazioni, ha voluto confermare che nell’organo direttivo del consiglio non si doveva , né si è voluto lasciare il giusto spazio ai rappresentanti di centinaia di italiani residenti all’estero che non si identificano con le varie espressioni dell’Ulivo”. Eppure – spiegano i quattro responsabili della CDL – il voto politico degli italiani all’estero aveva dimostrato che la maggioranza dei connazionali oltre confine è proprio favorevole alla Casa delle Libertà, nonostante un sistema elettorale che ha lasciato al Centro Destra solo cinque posti su diciotto. Nel CGIE non si è voluto nemmeno rispettare questa proporzione”.

“E’ ovvio – concludono Rivolta, Trematerra, Stefani e Ferretti – che questo CGIE rappresenterebbe solo una parte degli italiani ed è quindi automaticamente delegittimato. Ci riserviamo di agire in sede parlamentare presso tutte le organizzazioni degli italiani all’estero affinché sia a tutti chiaro che questa organizzazione oggi non rappresenta più il mondo dell’immigrazione, ma soltanto una volontà stalinista chiusa a ogni sensibilità democratica e liberale”.

PASCALIS (UDC): UN CGIE SENZA RAPPRESENTATIVITÀ

"Quanto accaduto ieri in occasione della sessione del Consiglio Generale Italiani all’Estero, dedicata all’elezione sia del nuovo Segretario Generale sia di altri membri del Comitato di Presidenza, costituisce uno dei peggiori esempi di applicazione della democrazia rappresentativa mai verificatosi nel nostro Paese". È quanto ha dichiarato Francesco Pascalis, rappresentante UDC, dopo le nomine deliberate ieri dai Consiglieri del Cgie, riuniti in sessione plenaria al Jolly Hotel di Roma.
"Lo schieramento della maggioranza di sinistra del CGIE – per Pascalis – non si è fatta scrupolo, per l’ennesima volta, di sfruttare nel modo più sfrontato le manchevolezze della legge costitutiva, per occupare in modo "leninista" tutte le cariche interne al Comitato di Presidenza, organo di governo della stessa organizzazione". "Devo dire che ho sperato – prosegue – fino alla fine che il buon senso di alcuni esponenti della maggioranza, che comunque so essere vivo e presente, potesse esercitare una qualche influenza positiva. Ahimè, così non è stato – conclude Pascalis – ed ora ci ritroviamo con un organo di rappresentanza delle comunità italiane all’estero gestito "in toto" da una sola delle due anime politiche di fondo presenti nel Consiglio. Neanche il regime politico imperante a Cuba potrebbe chiedere di meglio".

 

 

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