20070116 12:44:00 stefy
Con l’intento di dare una mano alla ricerca italiana e allo sviluppo delle relazioni tra Enti nazionali e ricercatori all’estero, nasce DAVINCI, una banca dati creata sul sito del Ministero degli Affari Esteri (www.esteri.it) e composta con dati volontariamente inseriti dai partecipanti.
L’Italia è fanalino di coda tra i Paesi più avanzati per le spese dedicate alla Ricerca&Sviluppo, che tanto possono favorire la crescita economica di una nazione. Il Ministero degli Esteri contribuisce in diversi modi ad aiutare la ricerca italiana, anche con una banca dati su Internet.
Gli investimenti italiani in ricerca sono fermi da anni all’1% circa del Pil, mentre in area OCSE complessivamente la spesa arriva a circa il 5% del Pil. Chi vuole fare ricerca sul serio spesso è costretto a emigrare. Certo esistono in Italia centri di eccellenza, basti pensare, solo per fare alcuni esempi, all’Istituto Mario Negri di Milano nella ricerca biomedica, al Politecnico di Torino nell’ambito delle nanotecnologie o al Dipartimento di Tecnologia dei Polimeri dell’Università Federico II di Napoli nel campo delle biotecnologie. Realtà all’avanguardia ma che sicuramente non rappresentano la regola in Italia. Proprio con l’intento di dare una mano alla ricerca italiana e allo sviluppo delle relazioni tra Enti nazionali e ricercatori all’estero, nasce DAVINCI, una banca dati creata sul sito del Ministero degli Affari Esteri (www.esteri.it) e composta con dati volontariamente inseriti dai partecipanti. Raccoglie informazioni sulle attività, sugli interessi e sulle competenze delle comunità dei ricercatori italiani operanti all’estero.
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EmiNews 2007
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