2607 IMMIGRAZIONE: Il rinnovo dei permesso di soggiorno alle Poste? Confusione a peso d'oro

20070103 15:36:00 webmaster

E’ la denuncia del Coordinamento migranti di Bologna e Provincia che, dietro lo slogan ”Questa è una rapina!”, lancia una campagna contro l’aumento del costo per le pratiche. ”E la nuova procedura non accorcia i tempi dei rinnovi”
Soldini (Cgil): ”Anche noi contrari alla nuova gestione delle Poste”

BOLOGNA (Redattore Sociale)- Che cosa è cambiato con la consegna dei documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno alle Poste? Per ora delle spese in più, tanta confusione e il trasferimento delle file dalla questura ai sindacati. Lo denuncia il Coordinamento migranti di Bologna e Provincia

che, dietro lo slogan "Questa è una rapina!", lancia una campagna contro l’aumento del costo per le pratiche: "ogni migrante deve pagare 30 euro – spiegano -, più 15 di bollo, ogni volta che deve rinnovare il permesso di soggiorno, senza contare i 27 euro da versare per ritirare il nuovo permesso elettronico". Totale, 72 euro. "D’ora in poi – aggiungono – basterà presentarsi presso qualsiasi ‘sportello amico’ delle Poste per farsi sottrarre parte del salario. E’ un furto privato a partecipazione pubblica: la frequenza con cui siamo costretti a rinnovare i documenti, a causa del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, trasformerà infatti i nostri redditi nel miglior sostentamento dell’azienda privata Poste Spa".

Il Coordinamento sottolinea inoltre che la nuova procedura alle Poste non accorcerà i tempi dei rinnovi: "i passaggi amministrativi, infatti – precisano -, si sono moltiplicati: dopo aver consegnato i moduli compilati alle poste, i migranti verranno chiamati in Questura; prima per consegnare le foto su ‘sfondo bianco’ (secondo la precisazione del ministero che teme difficoltà di identificazione per il colore della pelle), poi per ritirare il rinnovo o il diniego. La ricevuta rilasciata al momento della consegna dei moduli alle poste varrà come ‘cedolino’: vedremo nei prossimi mesi se padroni e agenzie interinali assumeranno i migranti con la ricevuta emessa dall’azienda privata Poste Spa". Non solo: le file per il rinnovo, aggiungono, a Bologna si sono spostate dalla Questura al Centro Stranieri della Cgil, dove chi deve rinnovare il permesso si reca per capire come compilare i moduli. E al momento gli appuntamenti sono fissati già fino a febbraio. "Questa forma di decentramento privato – concludono – ci costerà molto cara, e a riguardo Cgil, Cisl e Uil non hanno detto una parola; si sono affrettate, anzi, a stipulare un protocollo col ministero per contribuire a questa nuova gestione. Il nostro nuovo anno? Comincerà quindi con la lotta contro le nuove rapine sul salario dei migranti". (en)

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Permessi di soggiorno. Soldini (Cgil): ”Anche noi contrari alla nuova gestione delle Poste”

Il sindacalista risponde alla denuncia del coordinamento migranti di Bologna. ”Lavoriamo per monitore la situazione e semplificare il più possibile la procedura”

BOLOGNA – "Dare assistenza ai cittadini stranieri nei patronati della Cgil di tutta Italia per le pratiche relative al rinnovo del permesso di soggiorno, non condiziona in nessun modo il nostro giudizio critico sulla nuova gestione dei permessi alle Poste”. Pietro Soldini, responsabile delle Politiche per l’immigrazione della Cgil, commenta così la critica al sindacato da parte del Coordinamento migranti di Bologna, che ha lanciato in questi giorni la campagna "Questa è una rapina!” per denunciare l"aumento del costo delle pratiche, il moltiplicarsi dei passaggi amministrative e il fatto che le code per il rinnovo dei permessi si siano spostate dalle Questure ai sindacati. "Una cosa è l’accordo che il Ministero ha preso con le Poste per gestire le pratiche – spiega Soldini -, accordo che noi abbiamo fin da subito criticato e che abbiamo chiesto al Governo di disdire al più presto. Altra cosa è il protocollo stipulato con i Patronati per dare assistenza gratuita anche ai cittadini stranieri alle prese con i moduli per il rinnovo del permesso di soggiorno”. In attesa che il Governo riveda l"accordo con le Poste, dunque, la Cgil ha dato il proprio appoggio per gestire al meglio la situazione: “Il Governo – aggiunge Soldini – ci ha assicurato che questa è una fase transitoria. Noi abbiamo chiesto, da subito, di trasferire le competenze agli enti locali. Non per questo, però, ci siamo sottratti a dare assistenza ai migranti”. In questo momento, dunque, “sospendiamo il giudizio – conclude Soldini – e lavoriamo per mantenere monitorata la situazione e semplificare il più possibile la procedura”. (en)

http://www.coordinamentomigranti.splinder.com/

 

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EmiNews 2007

 

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