2677 Silvana Mangione: “Mi sono state attribuite affermazioni nelle quali non mi riconosco”

20070201 15:48:00 webmaster

Lettera aperta di Silvana Mangione (CGIE) ai Presidenti dei Comites USA

NEW YORK – Ho ricevuto recentemente parecchie telefonate da parte di persone che fanno parte da anni dei Comites degli USA, preoccupate dalla sostanza di dichiarazioni che mi sono state attribuite.
Vi scrivo , con la preghiera al Primo Consigliere Mancini di inoltrare questa mia a tutti i Consoli ed ai Consoli ed ai Presidenti di farla pervenire ai componenti dei rispettivi Comites.

Mi sono state attribuite posizioni che non sono mie. Ecco perché mi permetto, in tutta umiltà, di ricordarvi alcuni fatti di cui evidentemente non siete a conoscenza:
Nel 1986 sono stata la prima presidente dell’allora Coemit di New York;
Dal 1987 sono stata la prima coordinatrice dell’Intercoemit degli USA (che è stato il primo organismo di collegamento fra i Coemit del mondo) fatto di cui fanno fede gli allora presidenti: Tino Valdesolo, Boston; Marisa Percuoco, Chicago; Vincent Bruno, Detroit; Enzo Centofanti, Filadelfia; Pier Giorgio Luciani, Los Angeles; Paolo Ribaudo, New Jersey, cui si aggiunse Marco Tarchi per San Francisco. Insieme ci siamo battuti – e abbiamo ottenuto, fra l’altro – che il Coemit di San Francisco venisse eletto e non più nominato dal Console;
Nel 1988 ho fatto parte del Gruppo di lavoro che ha prodotto la prima riforma della legge istitutiva dei Coemit, rinominati Comites, in base ai suggerimenti ed alle proteste dei Coemit, rappresentati nel Comitato Organizzatore della II Conferenza Nazionale dell’Emigrazione, di cui fanno fede le mozioni firmate da tutti i rappresentanti dei Coemit al CO. Il lavoro svolto mi fece attribuire da parte del Comitato Ristretto, con l’approvazione trasversale di tutto il Comitato Organizzatore, il compito di parlare per tutte le comunità extraeuropee alla cerimonia di apertura della Conferenza;
Da 1991, con la nascita del CGIE, ci siamo battuti affinché i Comites, fra l’altro, avessero voce in tutte le scelte di delegati e invitati a Conferenze e Seminari, instaurando il meccanismo che è stato poi copiato dagli altri Paesi: i Comites d’accordo con i Consoli propongono una rosa di nomi, fra cui si arriva alla scelta definitiva formulata dai Consiglieri del CGIE insieme all’Ambasciata. Il modello è stato applicato nell’organizzazione della Conferenze sull’Informazione per i Paesi Anglofoni extraeuropei di New York (1994), sulla Lingua e la Cultura di Montecatini (1996), sull’Informazione per gli Italiani nel Mondo di Milano (1996); dei Seminari di Roma sulla Previdenza e l’Assistenza sociale (1995) e delle Donne in Emigrazione (1997), della Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo (2000). Quando non si è applicato appieno questo meccanismo sono nati problemi e di questo mi scuso per ogni mia eventuale responsabilità;
Nel 1997 sono stata di nuovo eletta presidente del Comites di New York, che è stato protagonista di una serie di iniziative interessanti, fra cui i Mercoledì del Comites: conferenze dibattito su temi di importanza per la comunità, cui hanno partecipato almeno un Ministro e alcuni sottosegretari e parlamentari in carica;
Dal 1996 al 1998 ho fatto parte dei Gruppi di lavoro sulle modifiche delle leggi istitutive di CGIE (che ho presieduto ed ha prodotto la legge attuale) e Comites;
Nel 1999-2000 ci siamo battuti trasversalmente, con il valido aiuto del Consigliere Zoratto (che non smettiamo di rimpiangere) affinché la modifica alla legge istitutiva dei Comites incorporasse i suggerimenti dei Comites del mondo. Ne è scaturita la bozza di articolato fatta dal CGIE, ma nel 2003 il Parlamento ha approvato un altro disegno di legge, che fa propria la istituzione ufficiale dell’Intercomites, ma limita notevolmente poteri e prerogative dei Comites stessi, al contrario di quanto noi avevamo proposto;
Nel 2006, sono stata io a proporre in sede di Comitato di Presidenza che al Seminario sulla Riforma dello Stato, previsto nell’ambito delle attività della Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, venissero invitati tutti i Presidenti dei Comites del mondo. Ragioni amministrative hanno imposto che venissero invitati soltanto i Coordinatori degli Intercomites, cui si aggiungeranno alcuni giovani in rappresentanza dei paesi nei quali non esiste l’Intercomites.
Potrei continuare a lungo, ma non credo ce ne sia bisogno. Ho sempre sostenuto e protetto i diritti dei Comites che lavorano al servizio della comunità, gratuitamente, senza alcun interesse personale, se non quello della dedizione al proprio mandato.
Non c’è situazione che possa farmi venir meno a vent’anni di lavoro nell’ambito delle rappresentanze elettive delle comunità, che si uniscono ai precedenti quindici anni di lavoro all’interno della collettività. A questa mia scelta di impegno continuo e continuerò sempre a mantener fede.
Tanto vi dovevo. Vi ringrazio della cortese attenzione e porgo cordiali saluti ed auguri di buon lavoro a tutti. (Silvana Mangione)

 

2677-silvana-mangione-mi-sono-state-attribuite-affermazioni-nelle-quali-non-mi-riconosco

3452

EmiNews 2007

 

Views: 15

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.