20070201 15:44:00 webmaster
È molto strano che nessuno, ma proprio nessuno, abbia reagito all’allarme lanciato dall’onorevole Mirko Tremaglia.
L’ex Ministro per gli italiani nel mondo, deputato da ben dieci legislatore, conosce alla perfezione l’ambiente politico-parlamentare. Lo conosce tanto bene che è riuscito a vincere in parlamento battaglie impossibili sulla carta, dalla doppia modifica della Costituzione alla legge sul voto all’estero.
Quando uno così dice “attenti, stanno manovrando per snaturare la legge eliminando l’obbligo di risiedere all’estero per i candidati nella circoscrizione estero” si deve credergli.
Se non ha ancora voluto rivelare chi siano i manovratori, avrà i suoi validi motivi. Ma Tremaglia non è uno qualunque che grida “al lupo, al lupo”.
E allora perché non c’è stato un deputato eletto all’estero, non c’è stato un senatore, che abbia reagito? Dove sono le associazioni? Dov’è la stampa di emigrazione?
L’unico silenzio comprensibile è quello del Cgie, che ormai sopravvive solo sulla carta. Ma tutti gli altri? O forse le direttive di partito, il “non disturbare il manovratore”, hanno prevalso ancora una volta? Con buona pace, come al solito, degli italiani all’estero.
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EmiNews 2007
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