20070201 15:35:00 webmaster
(Ida Rotano-Aprile on line)
ROMA – La commissione De Mistura boccia, nel rapporto presentato al ministero dell’interno, "l’attuale sistema di trattenimento" degli immigrati clandestini in Italia perché "non risponde alle complesse problematiche del fenomeno; non consente una gestione efficace dell’immigrazione irregolare; richiede alcuni miglioramenti nel caso dei diritti dei migranti, comporta gravi disagi alle forze dell’ordine e alle persone trattenute; comporta costi elevatissimi con risultati non commisurati"
"Il rapporto che oggi consegniamo al ministro non propone la chiusura dei Cpt perchè, con varie migliorie restano comunque necessari, ma un diverso approccio e un loro svuotamento". E’ quanto ha affermato lo stesso presidente della Commissione sui Cpt, Staffan De Mistura, nel corso di una conferenza stampa al Viminale, presente anche lo stesso ministro Amato.
In sostanza la Commissione, che ha per quasi un anno visitato i diversi Cpt situati nella penisola, reputa "non efficace" questo sistema soprattutto per quanto riguarda l’identificazione degli immigrati e propone di far permanere nei centri solo i cosiddetti ‘irriducibili’, cioè coloro i quali si rifiutino di collaborare con le autorità per la loro identificazione.
Sulla base delle visite svolte nei 14 cpt ma anche negli 8 tra centri di identificazione e centri di prima accoglienza la Commissione che oggi (mercoledì) ha consegnato il suo voluminoso lavoro al ministro dell’interno Amato, propone "una nuova strategia nei confronti dell’immigrazione irregolare e per l’accoglienza dei richiedendi asilo" auspicando "vie più inclusive e realistiche per l’ingresso regolare".
Secondo la Commissione occorre poi superare "un approccio prevalentemente repressivo e punitivo" individuando un sistema in grado di conciliare "il legittimo interesse dello Stato di controllare le proprie frontiere, di far rispettare le leggi e di difendere la sicurezza e l’ordine pubblico, con le aspirazioni della persona straniera a realizzare un proprio possibile progetto di vita nell’ambito del rispetto delle leggi".
Sempre nelle sue conclusioni la Commissione ritiene poi che l’attuale sistema dei Cpt "non risponda alle complesse problematiche del fenomeno’ non consentendo una ‘gestione efficace dell’immigrazione irregolare".
Il nuovo sistema proposto dalla commissione De Mistura prevede, quindi, un "superamento" dei Cpt attraverso un loro progressivo e graduale svuotamento di tutte quelle categorie di persone per le quali "non c’è alcuna necessità né utilità di trattenimento". Tra queste categorie sono indicate, in particolare, gli ex detenuti che, si chiede, dovrebbero essere identificati ed espulsi a fine pena direttamente dalle carceri, le potenziali vittime di tratta o di grave sfruttamento nel lavoro, i cittadini non comunitari irregolari "di ritorno"(overstayers) ed i cittadini non comunitari che, entrati regolarmente in Italia, decidano però di collaborare per la loro identificazione aderendo ad un programma di rimpatrio concordato.
La necessità di trattenimento nei Cpt, secondo la Commissione De Mistura potrebbe, dunque, ridursi solo a quei cittadini stranieri, definiti "irriducibili", che decidano di non collaborare non ottenendo, quindi, alcun permesso di soggiorno o che rifiutano l’offerta del rimpatrio assistito.
Se questi saranno identificati la loro permanenza nei Cpt non dovrà, propone la Commissione, superare i 5 giorni mentre nei confronti delle persone che rifiutano ogni collaborazione per la loro identificazione, il trattenimento non dovrà superare i 20 giorni. La Commissione, inoltre, propone il superamento dei centri di identificazione in favore di un sistema unico di accoglienza per i rifugiati richiedenti asilo e del rafforzamento dei centri di prima accoglienza per coloro che entrano irregolarmente in Italia ma, comunque, prevedendo in questi "una permanenza breve e strettamente limitata alla definizione delle posizioni giuridiche individuali".
"I cpt hanno fallito, possono quindi essere tranquillamente superati. E possono essere svuotati da subito". E’ il commento del ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, in relazione ai risultati della Commissione presieduta da Staffan de Mistura, che lo stesso ministro "ringrazia" in quanto "ha fatto un enorme e importantissimo lavoro".
"I risultati a cui arriva la Commissione – continua il ministro Ferrero – mi paiono inequivocabili, in quanto la Commissione "ritiene che il sistema attuale di trattenimento non risponde alle complesse problematiche del fenomeno, non consente una gestione efficace dell’immigrazione irregolare, richiede alcuni miglioramenti nel caso dei diritti dei migranti, comporta gravi disagi alle forze dell’ordine, nonché disagi alle persone trattenute, comporta costi elevatissimi con risultati non commisurati". Non a caso De Mistura aggiunge: "se fossimo una azienda privata avremmo dovuto dichiarare fallimento".
Per il ministro, a tutto ciò si aggiunge che "nonostante i dati incompleti che la commissione ha avuto a disposizione, una percentuale poco inferiore al 50% di chi è stato trattenuto in un Cpt arriva dal carcere; il 30% dei trattenuti nei Cpt erano già identificati; il 31% dei trattenuti è composto da cittadini rumeni, oggi comunitari; il 4% dei trattenuti è composto da richiedenti asilo".
"Questi dati – osserva Ferrero – non sono ovviamente sommabili, ma ci dicono con chiarezza che il sistema dei Cpt, oltre a non essere rispettoso delle regole democratiche del nostro paese, non è per nulla necessario. E’ infatti evidente che gli stranieri che finiscono in carcere possono essere tranquillamente identificati in carcere e che per i rimanenti cittadini stranieri da identificare non è necessaria una struttura costosa e inefficace quale quella dei Cpt". Ferrero ritiene, perciò, che "i Cpt possono quindi essere svuotati da subito con una riorganizzazione del sistema delle identificazioni, a partire dal carcere, e definitivamente superati con l’abrogazione della Bossi Fini".
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EmiNews 2007
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