20070201 15:33:00 webmaster
ROMA – E’ del tutto inutile, si legge in una nota dell’on. Giovanni Crema dello SDI-RNP, che i due partiti dell’Unione degli italiani all’estero, DL e DS, convochino gli altri partiti del coordinamento quando lo ritengono utile per loro, a pochi giorni dallo svolgimento dei lavori dell’Ufficio di presidenza del CGIE.
Tutto ciò all’indomani di un rinnovo parziale del CGIE sul quale è stato annunciato un ricorso al Tar del Lazio, mentre la minoranza lasciata totalmente fuori dalle cariche rinnovate afferma che non parteciperà ai lavori.
Come SDI abbiamo chiesto più volte un governo democratico dell’Unione degli Italiani all’estero che vedesse riconosciuta pari dignità a tutte le forze politiche che la compongono.
Da ultimo, prosegue il responsabile del dipartimento Italiani all’estero dello SDI, la vicenda del rinnovo delle responsabilità all’interno del CGIE, oltre alla significativa esclusione dell’opposizione, ha visto DL e DS "fare cappotto". Ad esempio nelle designazioni dei componenti del comitato di presidenza per l’area anglofona (per canada e stati uniti) tutti e tre i membri (uno dei quali è anche deputato) fatti votare sono DL-DS.
Gli errori politici e la scarsa democrazia interna dell’Unione degli italiani all’estero connessa all’emarginazione continua dell’associazionismo richiedono una discussione franca a tutto campo senza la quale è inutile cercare di praticare nel terzo millennio il metodo della strumentalizzazione dei "compagni di strada"
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EmiNews 2007
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