2668 L’onorevole Narducci su “L’educazione stradale e la sicurezza nella circolazione”

20070201 15:32:00 webmaster

ROMA – Si è svolto a Roma, il 31 gennaio, un incontro dal tema “L’educazione stradale e la sicurezza nella circolazione” e sulle “Diversità di comportamento sulle strade dei Paese UE” in tema di educazione stradale e sicurezza nella circolazione.
L’on. Franco Narducci, ha risposto dando testimonianza, con un intervento sull’argomento, alle domande della moderatrice.

Il parlamentare eletto all’estero a maggior ragione latore di realtà molto bene strutturate in tema di sicurezza come la Svizzera e la Germania, ha affrontato le tematiche in maniera organica.
La disanima ha preso inizio dalle determinazioni sulla sicurezza stradale dell’Unione Europea 2003-2010 focalizzando la sicurezza nel trasporto su strada. Misure utili che, attraverso standard internazionali, contribuiscano a diminuire del 50% il tasso dei decessi entro il 2010.
Il rafforzamento dei controlli stradali, il ricorso a nuove tecnologie, assieme al miglioramento di infrastrutture e comportamento civico consono degli utenti, dovrà ridurre drasticamente un bilancio di incidenti stradali che, nel 2002, a livello mondiale, ha procurato 1,18 milioni di vittime e 50 milioni di feriti.
Riduzione che l’OMS ha quantificato del 30% il numero dei morti nei Paesi con elevato reddito pro capite, ma si auspica arrivi al 60% per tutto il globo.
In termini economici, ha continuato l’on. Narducci, i danni prodotti da deficienze dovute a piani di sicurezza insufficienti ed obsoleti, significano oneri, spese e costi pesantissimi.
Il costo diretto o indiretto, infatti, è stato stimato a 160 miliardi di euro pari al 2% del PNL dell’UE.
Narducci ha sottolineato, non senza scoramenti, che la politica gioca un ruolo di fondamentale importanza per vedere concretizzarsi in volontà fattiva, il dovere, più che della sola preoccupazione, di ridurre il numero delle vittime della strada le cui cifre ammontano a 40.000 morti.
Non c’è alcun dubbio, ha detto Narducci, che sia assolutamente necessario operare su tre fondamentali versanti: Formazione-educazione, qualità dei veicoli ed infrastrutture.
Senza ovviamente trascurare nessuna delle tre indicazioni perché tutte egualmente importanti, si è soffermato soprattutto sulla qualità decisamente scadente delle infrastrutture minate da pericolosissime debolezze strutturali.
L’intervento di Franco Narducci, ha rilevato una difficoltà intrinseca della politica nei confronti di questi problemi a voler occuparsi, con la dovuta determinazione, di problematiche tanto scottanti e di attualità. Non ha mancato neanche di esternare le sue perplessità nonché una sbigottita meraviglia dello stato di abbandono generale dei luoghi deputati alla circolazione.
Ha concluso il suo intervento con tre considerazioni molto interessanti adoperando un paragone diretto con le realtà estere a lui note perché luoghi di residenza come la Svizzera e la Germania.
La prima, di carattere socio-culturale: avrebbe riscontrato il mancato senso del pericolo nei bambini italiani già a partire dalla più tenera età rispetto a quelli svizzeri educati sin dai primi anni di vita a livello scolare. Ciò sarebbe dovuto ad una cattiva informazione-educazione, quanto non assente del tutto.
Il secondo, il coinvolgimento più “dedicato” della polizia municipale di quel paese alla funzione sicurezza.
La terza, il paragone decisamente mortificante della rete autostradale italiana, situazione che mina alla radice ogni altro sistema e provvedimento per la sicurezza, che, così com’è rappresenta un pericolo in sé.

(Salvatore Viglia)

 

2668-lonorevole-narducci-su-leducazione-stradale-e-la-sicurezza-nella-circolazione

3443

EmiNews 2007

 

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.