2681 Bucchino e Fedi (Ulivo) “E’ necessario stipulare accordi bilaterali con i Paesi di immigrazione”

20070201 15:56:00 webmaster

Interrogazione ai Ministeri Esteri, Lavoro, Economia, Interno

ROMA – Perché il Governo italiano non stipula più da molti anni accordi bilaterali di sicurezza sociale con i Paesi di immigrazione?
Lo chiedono gli onorevoli Gino Bucchino e Marco Fedi (Ulivo) , eletti nella Circoscrizione estero, in una in una interrogazione parlamentare che presentata in questi giorni al Ministero degli Affari Esteri, al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed al Ministero dell’Interno.

L’interrogazione mette in evidenza la mancata stipula delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale già firmate con Filippine e Marocco e l’interruzione dei negoziati con altri Paesi originari dei principali flussi migratori in Italia.
Gino Bucchino e Marco Fedi sottolineano nell’interrogazione come con la stipula di numerose convenzioni multilaterali e bilaterali di sicurezza sociale lo Stato italiano ha garantito nel tempo un buon livello di tutela previdenziale ai lavoratori italiani migranti.
Infatti nell’area dell’Unione Europea, la tutela sociale è assicurata da specifici regolamenti comunitari mentre sul piano bilaterale, l’Italia ha stipulato accordi di sicurezza sociale con i Paesi nei quali sono presenti importanti collettività italiane.
La finalità degli accordi di sicurezza sociale, evidenziano i due parlamentari, è quella di garantire la parità di trattamento di lavoratori e pensionati dei Paesi contraenti e che i contributi previdenziali versati nei vari Paesi di emigrazione non vadano perduti ma possano essere utilizzati per perfezionare il diritto alle varie prestazioni previdenziali e consentire l’esportabilità delle stesse.
Alla luce di queste considerazioni, affermano Bucchino e Fedi, la regolare presenza di lavoratori extra-comunitari immigrati in Italia impone allo Stato italiano l’obbligo di tutelare adeguatamente i diritti previdenziali di tali lavoratori, con i criteri e le modalità con i quali ha tutelato i lavoratori italiani emigrati.
L’Unione Europea ha più volte concluso solennemente che i Paesi membri devono realizzare la parità di trattamento nel settore sociale tra cittadini comunitari e cittadini di Paesi terzi concedendo a questi ultimi un insieme di diritti uniformi ed analoghi a quelli di cui godono i cittadini dell’Unione.
Bucchino e Fedi sostengono che i diritti previdenziali dei lavoratori extra-comunitari immigrati in Italia possono essere adeguatamente tutelati tramite la paritaria applicazione della normativa nazionale in materia di sicurezza sociale ma anche e soprattutto con la stipula di accordi bilaterali di sicurezza sociale con i Paesi di provenienza.
Tali accordi possono contenere disposizioni che riguardino esclusivamente diritti previdenziali acquisiti o in via di acquisizione ed escludere invece l’esportabilità delle prestazioni legate alla residenza ed al reddito.
Nell’interrogazione si evidenzia che lo Stato italiano ha ratificato ad oggi solo due convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con i Paesi di immigrazione, e cioè con Tunisia e Capoverde (sono altresì in vigore accordi con i Paesi della ex Jugoslavia).
Sono stati invece firmati da anni ma non ancora ratificati gli accordi con le Filippine ed il Marocco mentre sono stati avviati ma mai conclusi i negoziati con altri Paesi originari dei principali flussi migratori come l’Egitto.
I due parlamentari quindi, chiedono di sapere quale è la politica del Governo italiano in relazione alla tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori extra-comunitari con regolare permesso o carta di soggiorno e quali sono i motivi per cui gli accordi bilaterali di sicurezza sociale con Paesi di immigrazione già firmati o in corso di stipula non sono stati mai approvati.
I deputati Bucchino e Fedi chiedono infine quali eventuali misure si intendono adottare per verificare le reali implicazioni finanziarie che la ratifica di tali accordi comporta, anche alla luce della possibilità di limitare l’esportabilità delle prestazioni legate al reddito e alla residenza, e se non altro per procedere con la ratifica degli accordi già firmati.
L’obiettivo, sottolineano, deve essere quello di garantire anche ai lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia una tutela socio-previdenziale adeguata e giusta.

 

2681-bucchino-e-fedi-ulivo-e-necessario-stipulare-accordi-bilaterali-con-i-paesi-di-immigrazione

3456

EmiNews 2007

 

Views: 3

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.