2724 CONSULTA DEGLI EMILIANO ROMAGNOLI NEL MONDO: GLI INTERVENTI DELLA PRESIDENTE BARTOLINI E DI ERRANI

20070205 09:38:00 webmaster

CONSULTA DEGLI EMILIANO ROMAGNOLI – LA RELAZIONE DELLA PRESIDENTE DELLA CONSULTA, SILVIA BARTOLINI

RIMINI aiseEminotizie – Gli effetti della nuova legge regionale a favore degli emiliano romagnoli all’estero. Su questo tema si è concentrata, tra l’altro, la relazione di Silvia Bartolini, Presidente della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo, insediatasi oggi, 2 febbraio, a Rimini.
"Un’occasione – ha precisato la Bartolini – di crescita nell’elaborazione delle politiche della Regione nei confronti degli emiliano romagnoli all’estero", frutto "dell’esperienza di oltre trent’anni di lavoro della Consulta". Questo risultato, ottenuto grazie alla collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa ha prodotto, secondo Bartolini, un ulteriore riconoscimento del ruolo dei corregionali nel mondo, considerati parte integrante e attiva della società regionale, come si evidenzia anche nel nuovo nome di "Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo" e non più di "Consulta dell’emigrazione".

Secondo Bartolini, si tratta di segnali di attenzione verso le proprie comunità nel mondo da parte della nostra Regione, "una terra che coltiva la memoria e le proprie radici", dal momento che l’emigrazione è parte integrante della sua storia. "Recuperando il patrimonio di esperienze che ci viene dall’emigrazione – ha sottolineato – potremo più facilmente inquadrare le convulse dinamiche dell’immigrazione straniera in Italia nel più ampio fenomeno delle migrazioni".
Nello specifico, quanto alle novità della legge regionale sugli emiliano romagnoli, con l’approvazione della legge n. 3 del 2006, la Consulta diventa protagonista a tutti gli effetti delle politiche regionali a favore degli emiliano romagnoli all’estero. La legge rafforza il ruolo delle associazioni all’estero e presenta altre due grandi innovazioni: la prima riguarda l’ingresso tra i consultori dei rappresentanti delle autonomie locali (Comuni e Province) e di tre consiglieri regionali. Questa funzione di coordinamento è essenziale, poiché applica alla Consulta il sistema di forte interrelazione tra Regione, Province, Comuni e comunità montane che già costituisce un affermato ed efficace modello di governance nella nostra regione. La seconda innovazione della legge sta nella particolare attenzione rivolta ai giovani, che costituiscono oltre un terzo dei consultori esteri (8 su 23), per dare più forza, vivacità e capacità d’innovazione alle attuali 85 associazioni all’estero.
La presidente ha poi parlato della necessità di rafforzare la rete delle associazioni attraverso l’informatizzazione delle sedi e il potenziamento degli strumenti di comunicazione, a partire da "RadioEmiliaRomagna", dalla rivista "ER" con l’allegata newsletter e dal sito degli emiliano romagnoli nel mondo, ma anche proponendo incontri ed eventi per rafforzare i legami tra gli emiliano romagnoli nel mondo e la Regione stessa. La Bartolini ha presentato quindi alla Consulta il piano triennale per la discussione e l’approvazione, proponendo, tra l’altro, di realizzare a Buenos Aires nel prossimo luglio la "Conferenza dei giovani emiliano romagnoli nel mondo", l’ampliamento e il miglioramento degli stage professionali (Programma Boomerang e a ReportER) e una serie di Conferenze d’area per favorire il processo federativo di associazioni partendo dall’America centrale.
"Le missioni all’estero saranno legate – ha affermato il presidente della Consulta – a ricorrenze di eventi particolari per le nostre comunità, al bisogno di rafforzare la conoscenza e gli scambi, alla necessità di portare eventi culturali di rilievo o, infine, per ricordare figure storiche significative della emigrazione dell’Emilia Romagna, che possono essere oggetto di proficui scambi culturali tra la Regione e i paesi esteri interessati".
In conclusione, la Bartolini ha annunciato l’intenzione di portare avanti altre tematiche, come il rafforzamento del rapporto con il CGIE, la diffusione e valorizzazione della lingua italiana, l’attenzione ai problemi della vita quotidiana degli emiliano romagnoli all’estero e, infine, la valorizzazione dell’emigrazione al femminile.

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RIMINI – Primo giorno di lavoro della Consulta degli emiliano romagnoli che si è insediata oggi, 2 febbraio, a Rimini, dopo l’approvazione della nuova legge di riferimento, che vede il rinnovo dei consultori e l’esordio della presidente Silvia Bartolini, eletta nell’ottobre scorso.
Gli argomenti al centro della giornata sono stati la nuova legge per gli emiliano romagnoli nel mondo, i programmi per il 2007 e il piano triennale della Consulta, che delinea i progetti e indica le possibili prospettive di crescita nel rapporto tra Regione e le sue comunità all’estero.
La mattinata si è aperta con il saluto delle autorità. Sono intervenuti Ferdinando Fabbri, presidente della Provincia di Rimini; il prefetto Domenico Mannino; il vice sindaco di Rimini, Melucci; mentre il vice ministro Franco Danieli, trattenuto da un impegno, ha inviato gli auguri per la miglior riuscita dei lavori. Un apprezzamento sulle attività della Consulta nei riguardi dei giovani è venuto dal segretario generale del Cgie, Elio Corazza, che ha sottolineato come solo l’Emilia Romagna e poche altre, abbiano messo in campo iniziative verso le nuove generazioni tra cui uno strumento di comunicazione agile e coinvolgente come "RadioEmiliaRomagna".
Integrare le politiche della Regione e della Consulta con quelle del sistema Paese, eliminare l’auto-referenzialità, è lo sforzo che il presidente della Regione Vasco Errani ha chiesto di compiere alla Consulta degli emiliano romagnoli del mondo. Molto atteso l’intervento del presidente Errani, che ha ringraziato il presidente uscente Ivo Cremonini per il percorso di crescita e di cambiamento, realizzato nel corso di dieci anni. "Un lavoro – ha precisato Errani – che ha trovato la sua formalizzazione nella nuova legge regionale di riferimento, ma che ha comunque tenuto conto delle radici e delle ragioni che hanno portato alla nascita delle associazioni all’estero". Oggi, secondo il Presidente, riallacciare i legami con la terra d’origine non basta più, è necessario mettere in valore le esperienze anche di successo dei corregionali all’estero. Positivo, secondo Errani, anche l’ingresso di giovani nella Consulta, anche di terza e quarta generazione, che con la loro nazionalità a tutti gli effetti straniera e le loro radici emiliano romagnole possono contribuire a realizzare il nuovo processo che si avvia con la legge regionale.
"Il nostro, il vostro futuro – ha detto il Presidente – risiede nella capacità che avremo di interpretare al meglio l’innovazione radicali che il mondo ci prospetta. E per far questo – ha aggiunto – è necessario integrare le politiche della Regione e della Consulta con quelle del sistema Paese, eliminare l’auto-referenzialità".
Il presidente ha poi invitato i Consultori a rappresentare i valori della Regione all’estero e nello stesso tempo a fornire alla Regione strumenti di conoscenza di realtà lontane. "Vi è il rischio di uno scontro di civiltà – ha sottolineato – e ognuno è chiamato a dare un contributo, aldilà della responsabilità dei Governi, perché questo non accada". Secondo Errani, in un mondo globalizzato e informatizzato, dove non esistono più muri o steccati che tengano, è necessario che si affermi una visione multiculturale della società. "Non c’è alternativa – ha aggiunto – ad una società multietnica e l’esperienza dei corregionali può portare utili elementi di conoscenza". Per Errani sono due i fattori su cui si imperniano i cambiamenti fondamentali dell’economia globale: quello ambientale e il divario tra ricchi e poveri. "Su quest’ultimo – ha affermato il Presidente – noi rappresentiamo un modesto esempio di come si riequilibri la ricchezza. L’Emilia Romagna è la regione più ricca d’Italia, con il reddito pro capite più alto e meglio distribuito. Una ricchezza realizzata sulla consapevolezza che il proprio benessere è fatto anche del benessere dell’altro. La nostra esperienza – ha concluso – può essere un piccolo contributo per cambiare il mondo".

 

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EmiNews 2007

 

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