2703 DOSSIER SPI: Le ricadute della Finanziaria per gli italiani all'estero

20070201 16:44:00 webmaster

LA SCHEDA

LA FINANZIARIA 2007
PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Il lungo iter della Legge Finanziaria 2007 si è concluso in Parlamento, il 21 dicembre 2006, con 337 voti a favore e 262 contrari.

Dopo un avvio difficoltoso la legge è stata via via migliorata anche per gli italiani all’estero, recependo tutta una serie di richieste che hanno visto protagonisti i parlamentari eletti nelle circoscrizioni estere.

Di particolare rilievo, dopo anni di tagli, l’aumento delle risorse stanziate: 24 milioni di euro per il 2007 e 14.000.000 per il 2008 e 2009; un totale di 52 milioni di euro in tre anni destinati alle politiche per le collettività italiane all’estero e la loro integrazione.

Gli interventi in materia di imposte hanno di fatto sancito l’equità fiscale tra cittadini italiani residenti in Italia e all’estero, estendendo le nuove detrazioni anche ai carichi familiari e ai pensionati.

Le vecchie deduzioni per redditi da pensione, lavoro dipendente, lavoro autonomo e altri redditi, vengono trasformate in detrazioni e aumentate, innalzando le soglie della cosiddetta “no tax area”.

Per tutti i pensionati, compresi i non residenti in Italia, la parte di reddito annuo non tassabile passa quindi da 7.000 a 7.500 euro, fino a 7.750 euro per gli ultra 75enni.

Da apprezzare anche la norma che dal giugno 2007 autorizza i Consolati a rilasciare o rinnovare la Carta di Identità a pari condizioni di quelle previste per i cittadini residenti in Italia, evitando agli interessati lunghi e dispendiosi viaggi, spesso da altri continenti, fino al Comune italiano di provenienza.

Segnali positivi sono venuti anche dall’aumento del 50% degli stanziamenti per i paesi in via di sviluppo e con l’incremento delle disponibilità sui fondi per la cooperazione, sacrificati negli anni del Governo Berlusconi.

I problemi che non hanno trovato risposte nella finanziaria sono poi stati accolti in ordini del giorno che impegnano il Governo a intervenire sui temi dell’assistenza sociale e sanitaria, della sanatoria per gli indebiti pensionistici, del trasferimento dei contributi Svizzera-Italia e del monitoraggio dei bisogni.

L’Assegno di Solidarietà per gli anziani residenti all’estero in condizioni di precarietà, che vede il Governo vincolato ad un impegnativo ordine del giorno, seguirà il normale iter parlamentare già avviato.

Roma, 8 gennaio 2007

Dipartimento Politiche Internazionali
Scheda Riassuntiva

LA FINANZIARIA 2007
PER I PENSIONATI ITALIANI ALL’ESTERO

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APPROFONDIMENTI

LA LEGGE FINANZIARIA 2007
PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Il 21 dicembre 2006, con 337 voti a favore e 262 contrari, il Parlamento italiano ha approvato in via definitiva la Legge Finanziaria 2007, chiudendo una fase difficile del Governo Prodi, trovatosi alle prese con la pesante eredità lasciata dal Governo precedente e dall’emergere di insufficienze e contraddizioni al suo interno.
Nel lungo dibattito che l’ha accompagnata per tutto l’iter parlamentare è comunque andata via via prendendo corpo una manovra accettabile, anche se lascia ancora diversi problemi irrisolti, compreso un deficit di comunicazione e dialogo.
Il Sindacato unitario, alla luce dei tanti e impegnativi appuntamenti che ha di fronte, avrà sicuramente luoghi e momenti per una valutazione più complessiva di questa Legge Finanziaria 2007, mentre noi in questa sede ci soffermeremo solo sulle voci principali che riguardano direttamente i pensionati italiani all’estero.

LE RISORSE
Il testo definitivamente approvato sul tema delle risorse per gli italiani all’estero rappresenta un’inversione di tendenza rispetto ai pesanti tagli delle ultime leggi finanziarie, con un reale incremento delle risorse su tutti i principali capitoli di spesa e l’introduzione di alcune importanti innovazioni.
Il Comma 943/519 della legge recita: “Per le politiche generali concernenti le collettività italiane all’estero, la loro integrazione, l’informazione, l’aggiornamento e la promozione culturale a favore delle collettività italiane, la valorizzazione del ruolo degli imprenditori italiani all’estero, il coordinamento delle iniziative relative al rafforzamento e alla razionalizzazione della rete consolare, è autorizzata la spesa di 24 milioni di euro per l’anno 2007 e di 14 milioni per ciascuno degli anni 2008 e 2009".
Nella tabella sottostante riassumiamo alcune voci con le relative differenze, in cifre e in percentuale, tra la finanziaria precedente e l’attuale.

Distribuzione delle risorse per capitoli di spesa*

voce Finanziaria 2006(Governo Berlusconi) Finanziaria 2007(Governo Prodi) Differenza ineuro Differenza in percentuale
Gestione Aire 1.845.000 2.326.000 481.000 + 26 %
Fondi Comites 2.274.000 3.274.000 1.000.000 + 43 %
Enti e Associazioni 2.352.000 3.034.000 682.000 + 29 %
Assistenza Diretta 13.427.000 20.000.000 6.573.000 + 49 %
Cultura e Informazione 2.953.000 3.350.000 397.000 + 13 %
Scuole 28.405.000 29.500.000 1.095.000 + 3,8 %
No tax borse di studio 2.000.0000 2.000.000

51.256.000 63.484.000 12.228.000 + 23,85 %
*Rielaborazione dei dati forniti dal Viceministro Franco Danieli alla conferenza stampa del 20.12.2006 presso la Farnesina.

IMPOSTE E DETRAZIONI FISCALI (NO TAX AREA)
La Legge Finanziaria 2007 pone finalmente rimedio e ordine ad una serie di problemi di natura fiscale che gravavano sui cittadini italiani all’estero, stabilendo la parità fiscale tra residenti e non residenti in Italia, anche per quanto riguarda i carichi famigliari e le conseguenti detrazioni (Comma 1324/793bis).
Com’è noto i non residenti, che hanno prodotto redditi o possiedono beni in Italia, sono tenuti a versare le imposte allo Stato italiano, salvo eccezioni previste da eventuali convenzioni bilaterali per evitare le doppie imposizioni.
Questa la tabella delle nuove aliquote Irpef, confrontate con quelle in vigore durante la legislatura precedente.

Le nuove aliquote Irpef

Scaglioni in euro Aliquote 2006 Aliquote 2007
Fino a 15.000 23 % 23 %
Da 15.001 a 28.000 33 % 27 %
Da 28.001 a 55.000 39 % 38 %
Da 55.001 a 75.000 41 %
Oltre 75.000 43 % 43 %

La nuova determinazione dell’imposta si applicherà anche ai residenti all’estero che potranno esercitare le nuove detrazioni, sulla eventuale imposta lorda dovuta al fisco italiano, con benefici in genere pari o maggiori a quelli derivanti dalla precedente normativa.
Inoltre problemi come quello delle somme trattenute dall’Inps nel mese di novembre – poi restituite a dicembre – sulle pensioni dei residenti all’estero, in seguito alla temporanea abolizione della "no tax area", in futuro non dovrebbero più determinarsi.
Con la Finanziaria 2007 le deduzioni da pensione, lavoro dipendente, lavoro autonomo e altri redditi, vengono infatti trasformate in detrazioni d’imposta ed aumentate.
Per tutti i cittadini, compresi i non residenti in Italia, viene elevato il reddito per il quale non ci sarà prelievo, come indicato nella tabella.

Reddito minimo esente (cosiddetta no tax area)

Categoria No Tax Area 2006 No Tax Area 2007 Differenza
PensionatiPensionati over 75 7.0007.000 7.5007.750 500750
Lavoratori autonomi 4.500 4.800 300
Lavoratori dipendenti – Senza carichi – Solo coniuge – Coniuge e 1 figlio – Coniuge e 2 figli 7.5009.77511.88514.035 8.00010.31012.54014.755 500535655720

Il testo definitivo della finanziaria, con l’estensione delle detrazioni per i carichi di famiglia, ha nella sostanza recepito uno degli ordini del giorno votati alla Camera che impegnavano il Governo su una serie di problemi rimasti in sospeso.

LA CARTA D’IDENTITA’
Tutt’altro che minore la norma che, nella legge Finanziaria 2007, autorizza i Consolati a rilasciare o rinnovare la Carta d’Identità italiana, evitando lunghi e dispendiosi viaggi fino in Italia.
Afferma il Comma 1319/790bis che: A decorrere dal 1° giugno 2007 gli Uffici Consolari sono autorizzati a rilasciare e a rinnovare la carta d’identità a favore dei cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Il costo del rilascio e il rinnovo della carta d’identità è fissato in misura identica a quello previsto per i cittadini italiani residenti in Italia.
Ad oggi infatti solo il Comune del paese d’origine é autorizzato a rilasciare il documento e con la nuova norma, come qualcuno ha affermato, “non ci sarà più bisogno di partire da Caracas o da Mosca per farsi rilasciare la carta d’identità a Canicattì o Cosenza”.

SEGNALI DI CAMBIAMENTO
Segnali positivi sono contenuti nella Finanziaria anche nel settore dell’aiuto pubblico a favore dei paesi in via di sviluppo, con il 50 percento di aumento degli stanziamenti, e nell’incremento delle disponibilità sui fondi per la cooperazione, sacrificata negli anni del Governo Berlusconi.
Anni nei quali la rete diplomatico-consolare è stata sistematicamente sottoposta a drastiche riduzioni dei capitoli di spesa e si trova oggi sotto organico rispetto al minimo previsto, mentre si sono aggiunti altri compiti legati ai nuovi flussi migratori verso l’Italia e all’aumentata attività internazionale.
Le risorse, complessivamente destinate al Ministero degli affari esteri, sono oggi sicuramente ancora insufficienti per svolgere una coerente azione di politica estera e di servizio nei confronti delle comunità italiane nel mondo, ma non c’è dubbio che l’aumento degli stanziamenti di questa Finanziaria è un cambiamento significativo dopo gli anni del declino.
Anche la manifestata volontà del Governo di procedere verso una revisione e un ammodernamento delle sedi e del patrimonio all’estero va in questa direzione, come incoraggianti sono i previsti interventi a favore dell’editoria per gli italiani nel mondo con servizi postali a tariffe agevolate.

I PROBLEMI RIMASTI APERTI
I principali problemi che questa finanziaria non ha risolto sono stati riassunti in una serie di ordini del giorno che vincolano il Governo ad intervenire quanto prima.
Ricordiamo in particolare il problema di un fondo di solidarietà per gli anziani indigenti, la sanatoria sugli indebiti Inps, la soluzione per i contributi dalla Svizzera all’ Italia e la costruzione di un sistema di protezioni sociali e sanitarie più avanzato.
Da non dimenticare i problemi della fiscalità italiana per chi vive all’estero, dalle tasse comunali sulla casa (ici) a quelle sui rifiuti, ma anche le tasse sul passaporto che andrebbero quantomeno abolite per gli ultrasessantenni, come le spese bancarie spesso sproporzionate all’importo della pensione.
La Finanziaria 2007 oggi è legge dello stato, con le sue potenzialità e i suoi limiti. Per noi, per il Sindacato, è un nuovo terreno di impegno e di iniziativa.

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Appunti sulla Legge Finanziaria 2007

QUATTRO ORDINI DEL GIORNO *
PER I PROBLEMI NON ANCORA RISOLTI

I problemi degli italiani e dei pensionati all’estero che non hanno trovato risposte immediate con la Finanziaria 2007 non sono però stati abbandonati. Sono stati accolti quattro ordini del giorno, presentati dai parlamentari dell’Ulivo, che vincolano il Governo ad una serie di impegni sui temi più urgenti.

Assistenza sociale e sanitaria (9/1746-bis/53 Bafile)
La condizione di fragilità e precarietà, in cui vivono molti italiani nei paesi d’emigrazione, trova una delle sue situazioni più insostenibili nell’assenza di un’assistenza sociale e sanitaria adeguata. Con questo ordine del giorno il Governo viene impegnato ad affrontare il fenomeno dell’indigenza di tanti connazionali all’estero, in particolare sui temi delle nuove povertà conseguenti a problemi di salute, anche con nuovi strumenti e forme di integrazione al reddito, in quanto l’assistenza diretta é insufficiente a farvi fronte.

Monitoraggio dei bisogni (9/1746-bis/55 Narducci)
L’ordine del giorno impegna il Governo “ad effettuare una attenta verifica dei bisogni relativi alla rete diplomatico-consolare, a presentare, alle competenti Commissioni della Camera dei Deputati, una relazione dettagliata sui bisogni dei cittadini italiani residenti all’estero prima di procedere alla fase di riorganizzazione delle sedi consolari”. Attraverso un percorso di razionalizzazione si punta anche ad una nuova e più efficace impostazione sul versante delle tecnologie informatiche. Non ultima la necessità di monitorare una serie di accordi bilaterali in materia previdenziale e fiscale, nonché quelli relativi ai visti rilasciati da altri Paesi ai
nostri connazionali all’estero.

Trasferimento contributi Svizzera-Italia (Farina 9/1746-bis/56)
Particolarmente complesso il problema che affronta questo ordine del giorno che impegna il Governo “ad adottare ogni iniziativa utile, anche concordata con le parti sociali, che risponda alle eque aspettative ed esigenze dei lavoratori che hanno trasferito la contribuzione dalla Svizzera in Italia”, ponendo una questione di equità relativa al rispetto dei diritti dei lavoratori. La ricerca di una soluzione mediata, tenendo conto che i ricorsi presentati dai lavoratori hanno ottenuto pareri favorevoli da parte dei Comitati competenti degli istituti previdenziali, dovrebbe consentire la chiusura di una vicenda che si sta trascinando nel tempo.

Sanatoria indebiti pensionistici (9/1746-bis/63 Bucchino)
L’ordine de giorno impegna il Governo a verificare le possibilità concrete di adottare un provvedimento che preveda, in assenza di dolo e per redditi inferiori a determinati limiti individuali e famigliari, l’inesigibilità dell’indebito per i pensionati Inps residenti all’estero. Il provvedimento si concentra in particolare sulla situazione dei pensionati residenti all’estero per i quali l’Inps non ha ancora a regime un sistema di verifica e accertamento dei redditi. Le sporadiche campagne Red, che si sono svolte a molti anni di distanza l’una dall’altra, hanno creato situazioni di gravissimo disagio per pensionati che sono chiamati a restituire quote di pensione all’INPS.

* Un quinto ordine del Giorno sui temi dell’equità fiscale ha trovato risposta nel maxi-emendamento presentato al Senato, che estende le detrazioni fiscali per carichi famigliari anche ai soggetti non residenti in Italia.

Documentazione

Atti Parlamentari Camera dei Deputati
Ordini del Giorno assunti e approvati nella seduta del 18 novembre 2006

Ordine del Giorno sull’
ASSISTENZA SOCIALE E SANITARIA

La Camera,
premesso che:
la comunita` degli italiani all’estero in molti paesi ha raggiunto una perfetta integrazione, ha conseguito risultati di eccellenza e di prestigio e rappresenta un grande patrimonio di ricchezza culturale ed economica sia per i paesi di destinazione che per l’Italia;
nei paesi che hanno vissuto o stanno vivendo gravi crisi economiche vi e`una questione sociale che coinvolge un rilevante numero di cittadini italiani residenti;
in alcuni paesi con importanti collettivita`italiane ed oriunde esistono sacche di indigenza, in particolare tra gli emigrati anziani, che spesso vivono in condizioni di estrema poverta` , talora al limite della
sopravvivenza;
si tratta di italiani che, senza lavoro e privi di altri mezzi di sostentamento, hanno scelto la via dell’emigrazione per necessita` e che, da quando hanno avuto un’occupazione stabile all’estero,
hanno inviato con regolarita` rimesse alle famiglie di origine, contribuendo in modo significativo alla ripresa economica dell’Italia negli anni del dopoguerra;
i paesi con scarse garanzie in materia di tutela e assistenza sociale, le famiglie piu` giovani, a causa di licenziamenti dal lavoro o degli oneri connessi a problemi di salute, vivono gravi difficolta`economiche, che hanno serie conseguenze sulle condizioni di vita, sull’educazione e sull’istruzione dei minori;
sovente in tali paesi le scuole pubbliche sono sovraffollate, e incapaci di garantire un adeguato livello di istruzione;
le scuole private, che hanno un migliore rapporto alunni/docenti e hanno maggiori dotazioni tecniche e professionali, richiedono il pagamento di una retta mensile, che rappresenta una spesa del tutto insostenibile per famiglie che affrontano serie difficolta` economiche;
in molti paesi dove vivono comunita`di italiani la sanita` pubblica e` gravemente carente, quella privata accessibile a pochi, in considerazione dell’alto costo delle prestazioni sanitarie;
una malattia grave o cronica che richieda ricoveri o una lunga degenza o l’assunzione sistematica di medicine, spesso implica spese insostenibili per la famiglia del malato o del disabile che si trova sovente costretta, anche con un reddito medio, a vendere ogni proprieta` fino a trovarsi in una condizione di indigenza;
non di rado i Consolati italiani hanno segnalato « nuove poverta` » tra le comunita` di italiani per le necessita` economiche connesse alla malattia di un familiare;
l’assistenza diretta contribuisce a far fronte a tali necessita` , ma appare insufficiente ad affrontare il fenomeno delle nuove poverta` conseguenti a problemi di salute –:

impegna il Governo

in materia di solidarieta` sociale, a individuare strumenti efficaci per la protezione delle fasce piu` deboli delle collettivita`italiane all’estero, come gli anziani, garantendo il diritto alla salute ed all’assistenza
sociale anche mediante forme di integrazione al reddito che possano contribuire ad affrontare situazioni di particolare indigenza;
in tema di diritto allo studio, a contribuire – anche con opportuni sussidi – all’educazione e all’istruzione dei bambini e degli adolescenti italiani all’estero, in particolare quando, per le condizioni disagiate
dei genitori – anche temporanee, conseguenti a periodi di disoccupazione – o per il sovraffollamento delle strutture scolastiche pubbliche, non sia possibile garantire una frequenza regolare ed un
adeguato livello di istruzione;
ad affrontare il fenomeno delle nuove poverta` conseguenti a problemi di salute.

9/1746-bis/53. (Testo modificato nel corso della seduta)
Bafile, Bucchino, Fedi, Gianni Farina, Narducci, Picchi, Romagnoli.

Ordine del Giorno sulla
SANATORIA INDEBITI PENSIONISTICI

La Camera,
premesso che,
risulta avviata e quasi conclusa, da parte dell’INPS, nei confronti dei pensionati italiani residenti all’estero, una nuova richiesta di accertamento reddituale relativa agli anni 2004 e 2005 onde aggiornare le prestazioni pensionistiche collegate a limiti di reddito; non sono stati ancora esperiti gli
adempimenti della precedente rilevazione reddituale del 2002 e molte sono le situazioni di pensioni gia` ridotte o per le quali e` stato comunicato un indebito;
gli indebiti sono stati di norma determinati dai ritardi dell’INPS nell’approntare un sistema efficace ed efficiente di verifica reddituale annuale;
l’INPS non ha ancora a regime un sistema di verifica e accertamento dei redditi e le campagne RED per l’estero si sono svolte a molti anni di distanza l’una dall’altra, creando situazioni di gravissimo
disagio per pensionati che sono chiamati a restituire quote di pensione all’INPS;
l’inesigibilita` di questi indebiti, in assenza di dolo, risponde ad una esigenza di giustizia in termini di puntualita` delle verifiche, di trasparenza amministrativa e di rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione;
impegna il Governo

ad affrontare il problema della inesigibilita` dell’indebito per i pensionati INPS residenti all’estero.

9/1746-bis/63. (Testo modificato nel corso della seduta) Bucchino, Fedi, Narducci, Gianni Farina, Bafile, Ricardo Merlo, Romagnoli.

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Ordine del Giorno sul
TRASFERIMENTO CONTRIBUTI SVIZZERA-ITALIA

La Camera,
premesso che:
l’articolo 85, comma 6, del disegno di legge finanziaria per il 2007, stabilisce un nuovo meccanismo di liquidazione delle pensioni dei lavoratori i quali hanno gia` trasferito presso l’assicurazione generale
obbligatoria italiana i contributi versati ad enti previdenziali di Paesi esteri in conseguenza di convenzioni ed accordi internazionali di sicurezza sociale (Svizzera in particolare);
la norma in oggetto interpreta con efficacia retroattiva l’articolo 5, primo comma, secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1968, n.488, e successive modificazioni;
l’Inps liquida le prestazioni pensionistiche di questi lavoratori prendendo a riferimento come base di calcolo la retribuzione percepita in Svizzera, ma riparametrata sulla base dell’aliquota contributiva
svizzera notevolmente piu` bassa rispetto a quella vigente in Italia, con conseguente riduzione della retribuzione pensionabile;
la Corte di Cassazione (sentenze 4623/04, 20731/04, 7455/05) ha riconosciuto invece il diritto del lavoratore alla determinazione del suo trattamento pensionistico sulla base della effettiva retribuzione
percepita nell’ultimo periodo lavorativo indipendentemente dall’aliquota contributiva applicata;
i lavoratori possibili beneficiari delle sentenze della Suprema Corte sono circa 167.000 ovvero circa 95.000 nell’ipotesi di una prescrizione decennale;
i lavoratori interessati hanno cominciato a presentare ai Comitati provinciali dell’Inps i ricorsi ed i Comitati di gestione centrali dell’Istituto hanno confermato i provvedimenti dei Comitati provinciali
favorevoli ai ricorrenti;
il mantenimento della norma in oggetto avra` invece come conseguenza il disconoscimento delle sentenze della Suprema Corte e l’adozione da parte dell’Inps del meccanismo di calcolo meno
favorevole per i lavoratori, adottato prima delle sentenze della Corte;

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa utile, anche concordata con le parti sociali che risponda alle eque aspettative ed esigenze dei lavoratori che hanno trasferito la contribuzione dalla Svizzera in Italia.

9/1746-bis/56. Gianni Farina, Fedi, Narducci, Bucchino, Bafile, Ricardo Merlo, Romagnoli.
Ordine del Giorno sul
MONITORAGGIO DEI BISOGNI

La Camera,
premesso che:
la rete diplomatico-consolare e` stata sistematicamente sottoposta a drastiche riduzioni dei capitoli di bilancio relativi al suo funzionamento sia nelle ultime finanziarie che nelle manovre aggiuntive e/o di assestamento di bilancio;
la rete diplomatico-consolare e` oggi dotata di organici che sono inferiori al minimo previsto e non consentono un’adeguata azione di servizio e tutela;
la rete diplomatico-consolare rappresenta il punto di contatto tra i cittadini italiani all’estero e lo Stato italiano, sia per quanto attiene alla rappresentanza che ai servizi ed alla tutela internazionale;
la rete diplomatico-consolare e` stata chiamata ad una mole di lavoro straordinaria in occasione delle consultazioni politiche e referendarie e non e` stata ancora in grado di realizzare un serio aggiornamento dell’elenco elettorale degli italiani all’estero ed in alcuni Consolati, a causa della carenza di fondi e personale, le operazioni di aggiornamento sono state sospese dopo l’ultimo referendum;
la rete diplomatico-consolare adotta prassi amministrative, con una rigida gestione di competenza e per singoli capitoli di spesa, che limitano una razionale gestione della spesa;
la situazione ha raggiunto i livelli dell’emergenza ed in alcune circoscrizioni i Consolati ed i Consolati Generali non saranno neanche in grado di pagare le bollette dell’energia elettrica;
questa situazione si traduce in lunghe attese per i servizi alle comunita` italiane nel mondo, oltre a dare una pessima immagine dell’Italia all’estero;
ogni ipotesi di riorganizzazione della rete consolare non deve tradursi in chiusura di Consolati o riduzione di personale o meno diritti per il personale e le soluzioni debbano comunque essere individuate con il metodo della concertazione;
questa generale precarieta` e queste carenze strutturali della rete diplomaticoconsolare hanno da tempo suscitato le preoccupazioni e le proteste delle comunita` italiane emigrate;

impegna il Governo

ad effettuare una attenta verifica dei bisogni relativi alla rete diplomatico-consolare, a presentare alle competenti Commissioni della Camera dei Deputati una relazione dettagliata sui bisogni dei cittadini
italiani residenti all’estero prima di procedere alla fase di riorganizzazione delle sedi consolari.

9/1746-bis/55. Narducci, Fedi, Gianni Farina, Bucchino, Bafile, Ricardo Merlo, Picchi, Romagnoli.

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Appunti sulla Legge Finanziaria 2007

L’ASSEGNO DI SOLIDARIETA’

La proposta dell’istituzione di un Assegno di Solidarietà per gli italiani pensionati e anziani che si trovano all’estero in condizione di grave disagio, non ha trovato risposta dentro la Legge Finanziaria 2007.

Pur tuttavia nella Finanziaria è stato deciso un significativo aumento delle risorse, da 13.427.000 a 20.000.000 di euro, (+ 49%) per l’assistenza diretta che i Consolati prestano agli italiani all’estero in difficoltà.

L’Assegno di Solidarietà rimane comunque per il Governo e la maggioranza parlamentare un punto centrale delle riforme e degli interventi rivolti all’area delle persone pensionate e anziane, con cittadinanza italiana, residenti all’estero.

Questo è quanto assicurato anche per iscritto dal Viceministro Franco Danieli alla Segretaria generale dello Spi-Cgil Betti Leone.

L’ordine del giorno approvato dal Parlamento, relativo ai bisogni di assistenza sociale e sanitaria, è del resto esplicito nell’impegnare il Governo “in materia di solidarietà sociale, a individuare strumenti efficaci per la protezione delle fasce più deboli delle collettività italiane all’estero, come gli anziani, garantendo il diritto alla salute ed all’assistenza sociale anche mediante forme di integrazione al reddito che possano contribuire ad affrontare situazioni di particolare indigenza;”.

La sua approvazione dovrebbe avvenire attraverso il normale iter parlamentare già avviato alla Camera e, più concretamente, con l’inizio della discussione in Commissione Affari Sociali.

Va infine ricordato che su questo tema si sono registrate importanti convergenze.

Proposto una prima volta da un gruppo di parlamentari dell’Ulivo (primo firmatario Innocenti), nella proposta di legge n. 4763 del 27 febbraio 2004 e successivamente concepito come emendamento alla finanziaria, non poté mai essere discusso in quanto l’allora Governo Berlusconi pose la fiducia.

Ripresentato nuovamente alla Camera dei deputati in questa legislatura, proposta n. 191 del 5 luglio 2006, sempre da un gruppo di parlamentari dell’Ulivo (prima firmataria Bafile), l’Assegno di Solidarietà per gli anziani italiani residenti all’estero in condizioni povertà continua a riscontrare ampie convergenze.

Non bisogna infatti dimenticare che si tratta di un contributo di 123 euro mensili per 12 mensilità, per anziani ultrasessantacinquenni, con un reddito inferiore a 3.000 euro se da soli e 5.000 euro se in copia (più 1.000 euro per ogni figlio a carico) e che l’onere complessivo per lo stato italiano sarebbe nell’ordine di 80 milioni di euro all’anno.

www.spi.cgil.it/Internazionale

 

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EmiNews 2007

 

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