2702 CASSOLA: L'intervento alla Camera su Legge Comunitaria e diritti di italiani e stranieri

20070117 16:38:00 webmaster

Sign. Presidente, Ministro, Colleghe e Colleghi. Visto che siamo alla terza lettura di questa legge, mi limiterò solamente alle modifiche fatte al Senato.

Praticamente, la legge comunitaria e’ stata modificata solo in tre parti.

La prima riguarda l’articolo 10, che introduce disposizioni in materia di mercati degli strumenti finanziari.

Al comma 1c, che prima prevedeva che l’esercizio dei servizi e delle attività di investimento fosse riservato alle banche e ai soggetti abilitati costituiti in società per azioni, viene aggiunta una terza categoria.

Si tratta -limitatamente al servizio di consulenza in materia di investimenti- delle persone fisiche in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e patrimoniali stabiliti con regolamento adottato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentite la Banca d’Italia e la CONSOB.

Mi sembra che non ci sia nulla da eccepire su questo, in quanto garantire che gli operatori e i consulenti finanziari siano messi sotto continuo e scrupoloso scrutinio da parte degli organi preposti dallo stato, costituisca una garanzia in più per i cittadini consumatori.

Definire poi, all’Art. I, Comma H 2), con più precisione gli obblighi di informazione riguardo il grado di rischiosità DI CIASCUN TIPO SPECIFICO DI prodotti finanziari, e’ un atto ulteriore di maggiore tutela del consumatore che si avvale di consulenze finanziarie.

Dopo i vari crac che si sono verificati in questo paese e considerando le varie truffe finanziarie di cui sono state fatte vittime migliaia di italiani da parte di gente senza scrupoli, questi cambiamenti contribuiscono a dare ai cittadini una maggiore sicurezza nelle operazioni finanziarie.

La soppressione all’Art. 27 è d’obbligo onde evitare sanzioni da parte europea.

Infatti, nella realtà di oggi, la presenza delle autorità consolari cozzerebbe contro le procedure di appalto in vigore a livello europeo.

Altro cambiamento importante pervenutoci dal Senato è quello dell’ Art. 12, Comma 1, in cui si definiscono alcuni tra i "gravi motivi", per i quali un cittadino straniero non può essere mandato nel suo paese d’appartenenza o in un paese terzo se "non ritenuto sicuro".

Infatti, adesso il testo specifica che "tra i gravi motivi possono essere comprese gravi discriminazioni e repressioni di comportamenti riferiti al richiedente e che risultano oggettivamente perseguiti nel Paese d’origine o di provenienza e non costituenti reato per l’ordinamento italiano".

Adesso, alcuni colleghi del Centro-Destra stanno facendo una battaglia contro questo articolo che, in Senato, è stato votato anche dai Senatori Storace di AN, Rotondi della DC e Buttiglione dell’UDC.

Ho l’impressione che alcuni colleghi del Centro-Destra vengano presi dalla psicosi sul tema dell’orientamento sessuale e dei matrimoni non contratti tra uomo e donna, tematica che riappare con frequenza nei loro interventi in quest’aula.

L’On. Pini ha parlato in discussione di scardinamento della Bossi-Fini, di snaturamento delle leggi vigenti.

L’On. Germontani di "inganno ben architettato per aggirare attraverso la legge comunitaria la Bossi-Fini".

L’On. Zacchera è stato più esplicito, parlando di ridicolaggine nell’introdurre il concetto della protezione dei gay.

L’On. Barani ha detto chiaramente che bisogna distinguere fra chi è un rifugiato politico e chi un rifugiato gay.

Colleghi, io vi chiedo: Ma perchè questa psicosi? Sapete benissimo che nel programma dell’Unione non si parla di matrimoni fra persone dello stesso sesso.

Si parla invece di una legge che regoli le unioni fra le coppie di fatto ( e ve ne sono vari tipi di queste coppie) e, se l’abbiamo promessa, questa legge dobbiamo farla.

Ma, ritornando all’Articolo 12 della legge comunitaria, ciò che si chiede qui è quello che chiedono tutte le società civili: che vengano tutelati i diritti e l’incolumità di chi rischia la vita per la propria diversità.

Qui non si fa altro che ribadire ciò che è scritto nell’Art. II, Comma 81 della Costituzione Europea dove si specifica che è vietato qualsiasi forma di discriminazione, compresa quella fondata sul sesso o sull’orientamento sessuale.

Chiedo ai colleghi: Voi vorreste consegnare una donna o un uomo a quei regimi incivili le cui leggi permettono la lapidazione delle adultere e la condanna a morte degli omosessuali?

Spero proprio di no. Perchè, in caso contrario, con un atteggiamento del genere si rischia veramente di fomentare l’odio per chi è diverso da noi.

Per favore, non ripetiamo errori del passato.

Avete visto con quale facilità e con quale automatismo si arriva ad accusare tunisini, albanesi, slavi, rumeni, rom di omicidi odiosi e selvaggi?

Per poi scoprire che gli assassini erano Olindo e Rosa, Omar e Erica e altre persone dal sangue italico al cento per cento!

Ebbene, questo accostamento automatico da parte della gente è anche il frutto di dichiarazioni becere fatte nel passato da politici, sullo stile di un Calderoli o di un Borghezio.

Spero proprio che alcuni dei nostri colleghi non vogliano continuare adesso a persistere nel criminalizzare chi è diverso.

Ricordo che il motto dell’Unione Europea, di cui questa legge comunitaria è espressione, è proprio "Uniti nella diversità".

Detto questo, noi verdi diamo il nostro voto favorevole a questa legge non solo perchè risparmierà milioni di euro in multe al popolo italiano ma anche perchè nella sua complessità contribuirà a migliorare la qualità di vita di tutti coloro che abitano in Italia.

E, cosa di non poco conto, un’Italia che si adegua di più alle leggi europee, è un’Italia che dà maggiori garanzie agli oltre due milioni di connazionali che vivono in Europa per godere degli alti standard di stabilità, pace e democrazia che l’Unione Europea ha rafforzato in questi cinquanta anni. Grazie.

 

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EmiNews 2007

 

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