2723 CONTINUA IL VIAGGIO DI BERTINOTTI IN URUGUAY

20070205 09:31:00 webmaster

Il presidente della Camera si interroga sulle condizioni che hanno consentito in molti paesi dell’America Latina il successo delle forze di centrosinistra

(GRTV/Eminotizie) Continua la riflessione del presidente della Camera, Fausto Bertinotti, in visita in America Latina, sulle condizioni di sviluppo della democrazia e dei movimenti di impronta sociale. Dopo il Cile di Allende è ora la volta dell’Uruguay di Tabare’ Vazquez, al governo con il Frente Amplio. Bertinotti si interroga sulle condizioni che hanno consentito in molti paesi dell’America Latina il successo delle forze di centrosinistra e, prendendo spunto dall’esperienza dell’Uruguay ne annota l’originalità: "Si tratta di un’idea assoluta di novità.

Il Frente Amplio non nasce come una forza politico-sociale basata anche sull’unità del movimento dei lavoratori. Il Frente Amplio non è nato per il governo, poi vince e governa. Loro hanno fatto dell’unità la loro stella polare. Si tratta di un’alleanza che resisterebbe in ogni condizione, sia all’opposizione sia al governo". Accompagnata dal sindaco di Montevideo in visita ad un quartiere povero della capitale, al centro comunitario infantile Bella Italia, il presidente della Camera si interessa al percorso di questa esperienza politica che il 5 di gennaio del 2007 compirà i suoi primi 35 anni. Il sindaco narra di come durante il periodo della dittatura (dal 1973 al 1984) mentre i dirigenti principali erano in esilio, il Frente Amplio ha continuato a crescere nelle comunità di base e nelle periferie del Paese per poi, attraverso i vari processi elettorali, giungere alla conquista prima della capitale, con l’attuale presidente della Repubblica, e infine del governo. Con una battuta il presidente della Camera allora afferma: "Una volta che togli i dirigenti vinci tra i poveri". E poi prosegue: ”La ricetta e’ chiara: i dirigenti in esilio, le comunità di base crescono, tornano i dirigenti, si vincono le elezioni e si governa. Ecco come si fa a vincere, come un vincolo di unità costruito sul territorio".

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L’AMAREZZA DI BALDO (MARGHERITA URUGUAY): L’INCONTRO CON IL PRESIDENTE BERTINOTTI A MONTEVIDEO TROPPO FUGACE E LIMITATO

MONTEVIDEO – C’è amarezza nelle parole di Luigi Baldo, rappresentante della Margherita in Uruguay, che, pur avendo incontrato ieri Fausto Bertinotti, in visita a Montevideo (vedi aise del 2 febbraio 2007 h.12.18), lamenta oggi il totale coinvolgimento della comunità italiana che, in realtà, ha potuto incontrare il Presidente della Camera solo fugacemente e limitatamente a poche persone.
Soprattutto Baldo critica l’assenza di iniziativa da parte del Comites che forse, dice, avrebbe potuto organizzare un incontro esteso a tutti i connazionali.
"A meno che la collettività sia oramai ridotta a 4 persone o che noi, gli emigrati, non contiamo più niente o, forse, contiamo solo quando si vota, allora sì il compagno, o ex compagno Bertinotti, ha creduto di averci degnati di un incontro", afferma Baldo, che però precisa di non voler "infierire sulla persona del Presidente della Camera", poiché "sarà stato certamente consigliato dai suoi rappresentanti, siano essi giunti da Roma che locali". Questi ultimi, in particolare, lamenta ancora Baldo, "purtroppo non sono mai visibili tra le nostre comunità, forse troppo volgari per il loro status".
D’altra parte, ricorda il rappresentante della Margherita, a Montevideo c’è un Comites "per eleggere e sostenre il quale ci siamo battuti". E allora, si chiede Baldo, "non avrebbe dovuto organizzare questo incontro?".
Luigi Baldo dichiara, poi, di essere recato personalmente al "Memoriale de los desaparecidos" e di aver potuto lì "stringere la mano" al Presidente Bertinotti. "Solo questo", sottolinea, "ma avrei voluto abbracciarlo e chissà quanti come me lo avrebbero fatto, vedendo in lui, dietro quell’abito blu, il lottatore per i diritti dei lavoratori, quelli più disagiati, che eravamo e, forse, siamo ancora". (aise/Eminotizie)

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DOPO SANTIAGO DEL CILE PROSEGUE A MONTEVIDEO IL VIAGGIO DEL PRESIDENTE BERTINOTTI IN SUD AMERICA

MONTEVIDEO- Dopo il Cile (vedi aise del 31 gennaio 2007 h.16.34), è l’Uruguay la seconda tappa del viaggio in Sud America del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che è giunto ieri, 1° febbraio a Montevideo.
Il giorno precedente, Bertinotti aveva concluso la sua visita a Santiago del Cile incontrando le donne del centro Trilce, laboratorio femminile di produzione artigianale che si trova nel quartiere de La Pintana, uno de più poveri di Santiago. Accolto nel centro, reso possibile grazie al sostegno della Coop Centro Italia ed al centro Mangrovia di Firenze, Bertinotti ha espresso "ammirazione e solidarietà per una iniziativa che tende a valorizzare il lavoro oscuro delle donne in un quartiere disagiato. Sono commosso per questo lavoro meritorio", ha concluso rivolgendosi ai dirigenti dell’iniziativa.
Ieri, poi, l’arrivo a Montevideo dove il presidente della Camera è stato accolto dall’Ambasciatore d’Italia, Guido Scalici, e si è poi recato in visita al "Memorial de los detenidos desaparecidos", per rendere omaggio ai familiari alle vittime di una delle più sanguinose dittature che hanno funestato l’America Latina negli anni Settanta e Ottanta.
Sempre ieri Fausto Bertinotti ha incontrato la comunità italiana residente a Montevideo, mentre l’agenda odierna sarà fitta di incontri politici ad alto livello: sono previsti colloqui con il Ministro dello Sviluppo Sociale, Marina Arismendi, il Ministro degli Esteri, Reinaldo Gargano, ed i Presidenti delle Camere, Julio Cardozo e Rodolfo Nin Novoa.
Domani, 3 febbraio, il presidente Bertinotti si trasferirà a Buenos Aires, in Argentina. Qui, nell’arco di due intensi giorni, incontrerà le madri e le nonne di Plaza de Mayo e visiterà il museo dell’Esma, la Escuela de Suboficiales de mecanica de la armada, che, dal 1976 al 1983, durante la dittatura argentina, funzionò come centro clandestino di detenzione per oltre 5 mila desaparecidos.
Sempre a Buenos Aires, sono in programma numerosi incontri istituzionali con il primo ministro argentino, Alberto Fernandez, il Presidente della Repubblica, Nestor Kirchner, il Presidente della Camera, Alberto Edgardo Balestrini, e il Ministro della Giustizia, Alberto Iribarne.
Il viaggio del presidente della Camera in Sud America terminerà in Brasile, dove Bertinotti incontrerà tra l’altro il presidente Lula, rieletto il 29 ottobre scorso alla guida del Paese. In Brasile è prevista, inoltre, una tappa a Salvador de Bahia, dove Bertinotti visiterà il progetto Ribeira Azul. (aise/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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