2772 Unioni civili, il Papa torna all'attacco. Prodi: sono sereno

20070212 23:57:00 webmaster

«Vi sono norme che precedono qualsiasi legge umana» e che «non ammettono interventi in deroga da parte di nessuno» parte così il nuovo attacco da parte di Benedetto XVI sulle coppie di fatto. Per il Papa "la legge naturale (che ha «applicazioni concrete» sul fronte della difesa della vita umana dal suo inizio alla sua fine naturale e ovviamente anche per il matrimonio) è «in definitiva il solo valido baluardo contro l’arbitrio del potere o l’inganno della manipolazione ideologica».

Continua dunque la guerra del Vaticno sui "dico" dopo il sì al disegno di legge Bindi-Pollastrini dell’esecutivo. Che sia in un discorso pubblico, in un´intervista o a mezzo stampa, ogni giorno il Vaticano ribadisce il suo «no» e chiama i politici cattolici alle barricate per affondare i «Dico» che stanno per arrivare in Parlamento. Così come era avvenuto per la legge sulla fecondazione assistita, le gerarchie ecclesiastiche non ne vogliono sapere della laicità e del diritto a legiferare in piena autonomia da parte di uno stato sovrano e anzi rivendica non solo il diritto-dovere di parlare e di ribadire i propri principi, ma a interviene direttamente per condizionare il legislatore. L´ultima sferrata, sinieme a quella del Papa, arriva anche dal cardinal Ruini. «Sui Dico potrà essere utile che più avanti la Chiesa si esprima in modo impegnativo per coloro che seguono il suo insegnamento e chiarificatore per tutti» dice il presidente della Cei a margine del Convegno dell’Opera Romana che annuncia: «Una parola meditata, una parola ufficiale, che sia impegnativa per coloro che accolgono il magistero della Chiesa e che possa essere chiarificatrice per tutti».

Intanto anche nel centrosinistra la componente ultracattolica del «teodem», viste le pressioni sempre crescenti delle gerarchie ecclesiastiche, già promette limature al ribasso. Mentre la destra, che purtroppo trova sponda nel ministro Mastella, si è completamente allineata alla campagna dei vescovi, anche nella componente liberale, e già annuncia imboscate, in Senato per cominciare. Mentre le polemiche si infittiscono il presidente del Consiglio, Romano Prodi, si dice «sereno, molto sereno»

La domanda che sorge spontanea è? Ma come è possibile che la Chiesa, così come le componenti ultra-teo (di destra e di sinistra) della politica non vedano l´Italia reale che dovrebbero rappresentare? Già da tempo sondaggi e statistiche ci dicono che in Italia non solo ci si sposa sempre di meno (un dato in calo dal 1972) ma si sceglie di formare una famiglia al di fuori del vincolo del matrimonio: secondo i dati Istat aggiornati al 2005 e resi noti lunedì, sono infatti oltre 500 mila le coppie di fatto, un «fenomeno in rapida espansione (solo 10 anni fa erano meno della metà), anche se in Italia le libere unioni non sono ancora così frequenti come in altri paesi europei».

Che cresca l’accettazione sociale della convivenza come modalità di formazione della famiglia alternativa al matrimonio lo confermano i dati sulle coppie di fatto con figli. L’incidenza di bambini nati al di fuori del matrimonio è, attualmente, intorno al 15%, cioè quasi 80mila nati all’anno, quasi il doppio rispetto a 10 anni fa, quando questo valore era pari all’8%.

www.unita.it

 

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EmiNews 2007

 

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