2798 BERTINOTTI: “GLI ITALIANI D’ARGENTINA, AVAMPOSTO DEI NUOVI RAPPORTI BILATERALI

20070216 15:30:00 webmaster

BUENOS AIRES. FAUSTO BERTINOTTI: “GLI ITALIANI D’ARGENTINA ALL’AVAMPOSTO DEI NUOVI RAPPORTI BILATERALI”

Gli italiani d’Argentina sono chiamati a occupare i primi posti nei nuovi rapporti bilaterali che ormai hanno trovato la strada di riavvicinamento. Questa è stata un po’ la sintesi di quanto ha detto nei confronti degli italiani qui residenti l’onorevole Fausto Bertinotti, Presidente della Camera della Repubblica d’Italia, durante la conferenza stampa del 5 febbraio nella Casa Rosada.

Ci sarà anche la partita di calcio tra le squadre dei due Parlamenti a scopo di beneficenza. Ci si impegna ad aumentare la cooperazione e la solidarietà tra i due paesi, per la lotta alla povertà e sui diritti umani, contro la pena di morte.
L’on. Bertinotti, che durante la sua visita ha avuto un’agenda assai piena di incontri politici e culturali, durante la conferenza stampa che si è tenuta dopo la riunione con il Capo del Gabinetto dei Ministri della Repubblica Argentina, Alberto Fernández, ha sottolineato l’importanza dei rapporti tra l’Argentina e l’Italia che risalgono nella storia dei due paesi: “l’Argentina è una scelta strategica non scontata”, ha detto.
“Il nostro impegno – ha aggiunto Bertinotti durante la conferenza stampa – si basa su rapporti particolari tra l’Italia e l’Argentina sul terreno culturale e politico. Si tratta in qualche misura di una scelta strategica, non scontata. È una scelta quella di fare dei nostri due paesi, utilizzando i vincoli di storia e di comunanza, dei fattori propulsivi a un nuovo rapporto tra l’Europa e l’America Latina nel mondo nei rapporti con le Nazioni Uniti, nelle Nazioni Unite, negli interscambi politici, culturali ed economici, nell’impegno per la lotta per la pace contro la guerra e il terrorismo e per la conquista dei diritti umani”.
Per quanto riguarda i diritti umani, l’onorevole Bertinotti ha segnalato che “questo impegno comune sui diritti umani vorrei che venisse sottolineato. E qui va il nostro apprezzamento per le politiche del governo Kirchner nel senso che accoglie la domanda di giustizia e verità delle Madres e delle Abuelas de Plaza de Mayo; l’Italia stessa ospita in questi giorni un processo importante che riguarda la vicenda tragica dell’ESMA (Escuela de Mécanica de la Armada), che abbiamo visitato sabato, e che risulta indicativo della volontà di costruire impegno comune perché i diritti umani siano un valore assoluto non negoziabile”.
La sera del 4 febbraio, infatti, durante una cerimonia all’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires è stata consegnata la onorificenza di commendatore della Repubblica a Vera Vigevani Jarach, una delle madri di Plaza de Mayo impegnatesi in questi anni nella battaglia per non dimenticare le tragedie della dittatura militare.
Nell’attestazione da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si ricorda che Vera Vigevani è stata testimone di due tra le più grandi tragedie del Novecento: la Shoah e la vicenda dei desaparecidos. Milanese, 79 anni, Vera Vigevani è fuggita in Argentina dall’Italia nel momento della promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista. Il 25 giugno 1976 l’unica figlia, Franca, scomparve nella repressione voluta dal generale Videla. Scrittrice e ricercatrice, Vera Vigevani ha creato in questi anni un premio dedicato alla figlia per gli alunni del Liceo Nacional di Buenos Aires, al quale la ragazza era stata iscritta.
Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che ha consegnato l’onorificenza insieme al vicepresidente dell’Argentina, Daniel Scioli, e all’ambasciatore d’Italia, Stefano Ronca, ha ricordato: “L’impegno delle madri di Plaza de Mayo nel conservare la memoria”, un impegno “che costituisce una vera ricchezza per i nostri due popoli”.
Durante la conferenza stampa del 5 febbraio Bertinotti ha ribadito “l’impegno nella lotta alla povertà e alla disuguaglianza che propone sia un terreno di solidarietà politico-culturale e quindi e di vicinanza in questa battaglia che è anche di cooperazione. Cooperazione che abbiamo voluto approfondire anche negli incontri che terrei che riguardano la cultura che costituisce un asse fondamentale delle nuove economie, le piccole e medie aziende, la politica energetica anche come contenuto ad affrontare in termini ecologici e la cooperazione anche favorendo le organizzazione non governative”.
Per quanto riguarda la lotta contro la povertà, uno dei temi fondamentali della visita, l’on Bertinotti è andato a visitare due progetti di formazione imprenditoriale finanziati dalla cooperazione italiana nel distretto di San Martin, un sobborgo povero della grande area metropolitana di Buenos Aires.
“E necessario che i governi, a prescindere dal colore politico, facciano della lotta alla povertà un obiettivo comune fondamentale”. “Perché nella lotta contro la povertà bisogna far valere i risultati: questa è la latitudine comune tra governi che possono avere caratteristiche diverse” ha detto ancora Bertinotti che, al termine del suo incontro alla Casa Rosada con il capo del Gabinetto del governo argentino ha lodato il governo di Nestor Kirchner per aver dimezzato il numero dei poveri in Argentina da quando è stato eletto alla presidenza della Repubblica. Questo risultato “prova una politica”. Ed è ricorso ad una massima di Deng Xiao Ping, l’ex presidente cinese. ”Il gatto può essere bianco o nero; l’importante è che prenda i topi. Questa è la latitudine comune tra governi che possono avere caratteristiche diverse”.
Bertinotti ha anche accolto l’iniziativa di cui si era parlato tempo addietro, di un incontro amichevole delle squadre di calcio dei due Parlamenti: “abbiamo anche parlato (con Alberto Fernández) di un’altra forma di collaborazione che non ha questo livello d’impegno ma che nella storia culturale dei nostri paesi non è irrilevante :le squadre di calcio dei parlamenti argentino e italiano avranno modo di realizzare una competizione a scopo di beneficenza”, ha detto.
In chiusura della conferenza stampa alla domanda de L’eco d’Italia, su quale ruolo tocca alla comunità italiana in Argentina nel contesto di questa scelta strategica che l’Argentina è per l’Italia, il presidente della Camera ha risposto: “Forse di avamposto di questa cooperazione, perché stando qua e avendo un peso così rilevante nella storia dell’Argentina, credo che possa essere una sollecitazione molto forte all’interno dell’Argentina e nel ponte con l’Italia affinché questa politica di riavvicinamento molto forte si produca con grande intensità”.
Il presidente della Camera ha ribadito la necessità di intensificare le relazioni diplomatiche tra Italia ed Argentina. Si è trattato anche di un sentimento condiviso dal rappresentante del governo argentino: “’Penso – ha sottolineato Fausto Bertinotti – che qualunque occasione di incontro tra i massimi livelli di rappresentanza dei due paesi sia utile e benvenuto. Siamo davanti ad un aumento considerevole delle relazioni che mi pare necessario e positivo”.
La visita in Argentina ha anche coinvolto sabato 3 febbraio il presidente della Camera all’inaugurazione della sede Comites all’interno del nuovo edificio del Consolato d’Italia. “Questa è é l’occasione – ha sottolineato – per manifestare il riconoscimento della Repubblica Italiana per il lavoro che i nostri connazionali hanno fatto in Argentina. L’Italia non vi ha dimenticato. L’Italia non è soltanto quella del territorio italiano, è anche quella che vive nei nostri emigrati in America Latina specialmente in Argentina”.

(María Josefina Cerutti, L’eco d’Italia)

 

2798-bertinotti-gli-italiani-dargentina-avamposto-dei-nuovi-rapporti-bilaterali

3573

EmiNews 2007

 

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.