2796 RILEVAZIONE NIDIL/CGIL, LA BUSTA PAGA DEL CO.CO.PRO.E' pari a 10 MILA EURO L'ANNO

20070216 15:26:00 webmaster

Un milione e mezzo di collaboratori, con uno stipendio in larga maggioranza inferiore a 10.000 euro l’anno. E’ questa la fotografia del lavoro parasubordinato in Italia, rivelata oggi da Nidil Cgil in occasione dell’assemblea nazionale dei quadri e delegati che si svolge a Roma. Stando ai dati della gestione separata previdenziale dell’Inps, i collaboratori sono 1.475.111, più 209.960 lavoratori con partita Iva individuale. Circa la metà è costituita da co.co.pro (collaboratori a progetto), mentre per il 32 per cento sono amministratori e sindaci di società.

Il 58 per cento dei collaboratori denuncia compensi annuali inferiori a 10.000 euro, appena il 7 per cento del totale può contare su redditi annui superiori a 50.000 euro.
“Vincere la precarietà, estendere i diritti” questo il tema dell’assemblea nazionale cui partecipano 204 lavoratori precari e 92 dirigenti territoriali di Nidil in rappresentanza di circa 27 mila iscritti. Come spiega Nidil, governo e sindacati devono definire "nuove norme rispondendo alle legittime aspettative di milioni di persone che, ormai da anni, lavorano in assenza di diritti e tutele”.
L’indagine di Nidil sottolinea come i redditi siano molto diversi secondo le caratteristiche professionali degli iscritti alla gestione separata. Gli amministratori e sindaci di società hanno un reddito medio imponibile nel 2005 di 26.660 euro, mentre i collaboratori e similari (co.co.pro, dottorandi, venditori porta a porta) hanno avuto un reddito medio nell’anno di 8.334 euro. Il primo gruppo ha un’età media di 48 anni, il secondo non supera i 37. Tra gli amministratori e sindaci le donne rappresentano appena il 22,4 per cento, tra i collaboratori sono la maggioranza.
Dall’indagine emerge chiaramente come la stragrande maggioranza dei collaboratori iscritti alla gestione separata sia composta da ”monocommittenti”, ossia da persone legate a un solo rapporto di collaborazione.Sono i cosiddetti parasubordinati e assomigliano – spiega la ricerca – ”più a lavoratori dipendenti tradizionali che a free lance d’impresa”.
Su quasi un milione e mezzo di collaboratori iscritti alla gestione separata, infatti, oltre 1 milione e 300 mila ha un solo committente, mentre appena 156.857 (il 10,63%) ne ha più di uno. Le donne rappresentano la maggioranza dell’area con un solo committente e redditi inferiori a 9.000 euro, quella a maggiore rischio precarietà.
Poco più del 17% dei collaboratori è occupato nell’industria (256.536 persone) e appena l’1,26% nell’agricoltura mentre la stragrande maggioranza è impiegato nei servizi. Nel commercio lavorano oltre 216.000 collaboratori mentre oltre 194.000 sono occupati nei servizi alle imprese e nella consulenza. Oltre 46.000 persone hanno committenze dalla pubblica amministrazione. I collaboratori sono occupati soprattutto in Lombardia (il 24,87% pari a 366.829 persone) e nel Lazio (il 15,32% pari a 225.963 persone) mentre Emilia Romagna (9,71%) e Veneto (8,89% seguono a grande distanza. In Val D’Aosta sono iscritte alla gestione separata come collaboratori solo 3.008 persone, lo 0,20% del totale.
(www.rassegna.it, 6 febbraio 2007)

 

2796-rilevazione-nidilcgil-la-busta-paga-del-co-co-pro-e-pari-a-10-mila-euro-lanno

3571

EmiNews 2007

 

Views: 4

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.