2785 COLOMBIA:‘BOTTINO’ DEI PARAMILITARI INVESTITO IN IMPRESE ALL’ESTERO?

20070213 21:35:00 webmaster

I principali comandanti degli ex-paramilitari delle disciolte Autodifese unite della Colombia (Auc) manterrebbero “interessi milionari” in almeno sei paesi stranieri, latinoamericani ed europei, che potrebbero essere confiscati per garantire il diritto a un indennizzo alle migliaia di vittime della loro ventennale guerra senza quartiere contro la guerriglia e la popolazione civile. Secondo un “inventario preliminare” frutto di un’inchiesta giornalistica realizzata dai reporter colombiani Martha Elvira Soto e Ignacio Gómez insieme alla collega spagnola Salud Hernández, “la fortuna delle Auc è stata investita nel mercato dei gioielli all’Isla Margarita (Venezuela), affari in borsa e centri turistici in Costa Rica e Panama, immobili in Spagna, Italia, Ecuador”.

Solo nel caso dell’ex-‘numero 1’ delle ‘autodifese’, Salvatore Mancuso, sarebbero stati individuati “interessi in tenute agricole in Costa Rica, Italia, Spagna e Venezuela, in una centrale termo-elettrica a Panama, in ville sull’isola panamense di Contadora e in almeno 60.000 ettari di terra in Colombia”.

Altri ‘comandanti’ paramilitari avrebbero investito “in negozi, miniere d’oro, imprese agricole, di autotrasporti e di sicurezza oltre a milioni di terre di cui si sono appropriati grazie al narcotraffico”. Insieme a Mancuso, i giornalisti citano anche Rodrigo Tovar Pupo, alias ‘Jorge 40’, il capo paramilitare da cui è partito lo scandalo sui legami tra la politica e le Auc e il narcotrafficante e pluriomicida Diego Fernando Murillo, alias ‘Don Berna’.

www;misna.org

 

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EmiNews 2007

 

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