2830 Michele Schiavone: “Verso il congresso dei Democratici di Sinistra in Europa”

20070220 15:20:00 webmaster

ZURIGO – Il prossimo congresso nazionale dei Democratici di Sinistra, che si celebrerà a Firenze nella seconda metà del mese di aprile, ha tutti gli attributi per essere ritenuto un appuntamento cruciale con la storia italiana e dal quale può felicemente ripartire il futuro politico del nostro Paese. A questo evento si stanno preparando anche le organizzazioni del nostro Partito all’estero che, come quelle italiane, sono sollecitate a ricercare le giuste motivazioni per contribuire attivamente al dibattito sull’evoluzione politica e culturale che dovrà assumere il più grande partito socialista europeo.

Le esperienze delle nostre organizzazioni all’estero saranno tanto utili al dibattito nazionale quanto più convinta sarà la scelta del nostro partito di aprirsi al mondo per far affermare nel nostro paese i valori di una democrazia moderna, praticata, condivisa e compiuta. Tema del dibattito congressuale è la costituzione di un partito nuovo nel quale possano trovare piena cittadinanza e rappresentanza tutte le esperienze riformiste italiane di riferimento socialiste, cattoliche e repubblicane alle quali affidare la modernizzazione delle istituzioni, dell’economia e della società italiana. In questo progetto non può essere ritenuto marginale il grado d’integrazione sociale e politica raggiunto dalle nostre comunità all’estero, che invece può arricchire di idee e di contenuti il proscenio del futuro partito democratico.
La ricerca di un orizzonte ideale nel quale collocare le attuali forze riformiste, socialiste, socialdemocratiche, progressiste e democratiche italiane all’estero, assieme alla grande rete dell’associazionismo, rappresenta il traguardo in cui far confluire l’ impegno comune di storie e tradizioni politiche, che per molti decenni hanno usato linguaggi diversi anche all’estero. Solo negli ultimi anni, con le elezioni dei Com.It.Es e del Cgie e quelle dello scorso mese di aprile per il rinnovo del parlamento italiano queste hanno riscoperto un alfabeto identitario, che le ha rese protagoniste delle sorti delle comunità italiane all’estero e determinanti per la formazione dell’attuale governo del nostro paese.
I riflettori della ribalta, oramai, sono puntati sul futuro del nostro partito e sul dibattito politico che si è aperto dentro le sezioni e nell’opinione pubblica italiana in merito al percorso costituente del Partito Democratico e al suo futuro ancoraggio internazionale. Contestualmente la scena si sposta anche sulle organizzazioni e sugli organismi presenti all’estero. Intorno ad esse c’è una rinnovata attenzione e tanta curiosità rispetto all’incidenza che potranno avere nel dibattito nazionale. Perciò siamo convinti che questa grande opportunità vada colta per dare alla politica italiana gli atout necessari per ricomporre il tessuto etico politico della nazione lacerato dai troppi fallimenti degli ultimi anni e per dare all’Italia un’idea nuova di se in un Europa che ha urgente necessità di diventare attore politico globale.
In una democrazia difficile come quella italiana, che mostra punti di debolezza del suo profilo ideale e culturale, l’idea di costruire una forza unitaria nuova capace di guidare l’Italia in nome di un progetto all’altezza di un mondo che cambia, può servire a ridare forma alle relazioni umane, a dare alla società un nuovo ordine di valori, connessioni e regole condivise.
Allora nella discussione congressuale che ci accingiamo ad aprire all’estero la domanda spontanea che più o meno dovremmo porci è la seguente: che apporto al dibattito può venire dalle esperienze maturate dalle nostre comunità all’estero per risollevare le sorti di un paese divenuto improvvisamente troppo piccolo in un mondo sempre più grande? E in questo mondo globalizzato le nostre comunità all’estero come potranno costruire le reti di relazioni sociali, politiche, di solidarietà, di cooperazione, di beni collettivi con il nostro paese?
Non c’è ragione di dubitare che le risposte potranno essere all’altezza delle aspettative se tra le nostre comunità all’estero il nostro partito saprà far affermare il senso della politica e della partecipazione continuando, anche in un progetto nuovo, a saldare il contatto con la società e con le nuove generazioni.

Michele Schiavone, Segretario Ds Europa e consigliere CGIE

 

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EmiNews 2007

 

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