20070223 15:47:00 webmaster
Crisi di governo, i numeri di Prodi al Senato
Il Parlamento vota (fonte l’Unità)
In attesa della conclusione delle consultazioni si fanno già i calcoli per capire se al Senato Prodi avrebbe o no la maggioranza necessaria per ottenere la fiducia. Infatti l’ipotesi più probabile è che il presidente Napolitano rinvii Prodi alle Camere per chiedere la fiducia. Ma, allo stato die fatti, i calcoli difficili vista la situazione estremamente fluida. Se il senatore Fernando Rossi (ex Pdci)- dopo aver bocciato la politica estera di D’Alema – giura che voterà la fiducia a Prodi incerto è invece l’eletto in Argentina, Luigi Pallaro, che finora aveva sempre votato per il governo.
Al momento la situazione a Palazzo Madama, su 322 senatori, sembra essere la seguente: l’ Unione 157 (101 Ulivo, 27 Prc, 11 Verdi-Pdci, 10 Autonomie, 4 Idv, 3 Udeur, 1 Pdm). Tuttavia, se Rossi conferma il suo voto, bisogna togliere quello del presidente Marini, che tradizionalmente non vota, e con ogni probabilità anche quello di Franco Turigliatto, il senatore dissenziente del Prc, che come Rossi ha contribuito alla crisi del secondo governo Prodi. Quindi, 155 voti a cui dovrebbero aggiungersi quelli di 4 senatori a vita: Scalfaro, Levi Montalcini, Colombo e Ciampi, per un totale di 159.
Sul fronte della Cdl i numeri sono: 71 Fi, 41 An, 20 Udc, 13 Lega Nord, 10 Dc per le autonomie, per un totale anche in questo caso di 155.
Da approfondire la posizione dei senatori a vita Andreotti, Cossiga (contrario ieri al rinvio di Prodi alle Camere e oggi ancora ostile alla riconferma di D’Alema alla Farnesina) e Pininfarina, che comunque non hanno votato la mozione della maggioranza sulla politica estera. Pallaro e il senatore Sergio De Gregorio (ex Idv) ieri hanno detto no al Prodi-bis e sì alle larghe intese, ma De Gregorio ora è contento del nuovo programma di Prodi e soddisfatto dell’accantonamento dei Dico. Quindi è un sì. Mentre Marco Follini, leader dell’Italia di mezzo, chiede una svolta centrista e non ha ancora sciolto la riserva sui 12 punti di Prodi. SecondoMarina Sereni, vice capogruppo dell’Ulivo, stamane dai microfoni di Radio Città Futura, ci sarebbe una sua disponibilità di massima sia di Follini sia un interessamento del Movimento per l’Autonomia siciliano di Lombardo e anche il senatore Luigi Pallaro.
Il regolamento del Senato prevede che le deliberazioni sulla fiducia, a chiamata nominale, siano prese a maggioranza dei senatori che partecipano alla votazione, presumendo che l’assemblea sia in numero legale. I senatori che sono assenti per incarico avuto dal Senato e in ragione della loro carica di ministro non sono computati per fissare il numero legale. In caso di parità di voti la deliberazione si intende come non approvata.
www.unita.it
2859-crisi-di-governo-pallaro-ago-della-bilancia-per-il-sostegno-a-prodi
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EmiNews 2007
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