2890 Governo, verso la fiducia: i numeri al Senato

20070227 21:30:00 webmaster

PALLARO DICE SI’

Già Piero Fassino aveva assicurato che i numeri in Senato ci sono. Con o senza senatori a vita. Dopo Marco Follini, in queste ore altri voti potrebbero cambiare colore. Per il "no" si è espresso Sergio De Gregorio, eletto per l´Unione ma passato a destra, ricoverato in ospedale per una colica, ma che ha giurato di andare in Senato anche in barella pur di votare contro il governo Prodi. "Sì" anche se «distante» del senatore ex di Rifondazione Franco Turigliatto che però annuncia una fiducia intremittente, che dipenderà da provvedimento a provvedimento e lui è contrario soprattutto alla missione in Afghanistan e alla Tav in Val di Susa.

Giulio Andreotti e l’industriale Sergio Pininfarina dovrebbero votare sì, secondo quanto hanno dichiarato martedì in mattina, facendo alzare la pattuglia dei senatori a vita favorevoli al governo Prodi a sei su sette («Senza i Dico, voterò sì», ha annunciato l’eterno Andreotti anche se tra solo quindici giorni il ddl Bindi-Pollastrini sarà in discussione al Senato. Parola dello stesso ministro Barbara Pollastrini). E se il senatore a vita Giulio Andreotti voterà la fiducia a Prodi, alla fine lo farà anche Luigi Pallaro, senatore indipendente eletto all’estero che ha già confermato il suo sostegno all’esecutivo.

I senatori sono 322. Se tutti sono presenti il governo per passare il voto di fiducia ha bisogno di 161 voti. Se il numero dei senatori presenti in aula scende, scende anche il quorum. Fatti un po’ di calcoli il governo ha l’appoggio di 158 senatori. Cioè i 100 dell’Ulivo, i 38 di Rifondazione, gli 8 del gruppo misto (3 udeur, 4 Idv, più Fuda), 10 delle Autonomie più Pallaro e Follini. Il centrodestra ne ha 156.

Però ci sono anche i 7 senatori a vita (Scalfaro, Cossiga e Ciampi che hanno diritto al seggio senatoriale come ex presidente della repubblica; Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo, Sergio Pininfarina e Giulio Andreotti che sono stati nominati da Cossiga, Ciampi e Scalfaro). Quattro di loro (Ciampi, Montalcini, Scalfaro e Colombo) hanno sempre votato a favore del governo Prodi. Se tutti i potenziali sì, incluso Andreotti, più Follini, votassero la fiducia, Prodi potrebbe contare al massimo su 164 voti in un quorum di 161. Gli mancherebbe comunque il voto di Francesco Cossiga che ha ribadito il suo no mentre alla prima fiducia aveva votatro a sostegno del governo di centrosinistra.

 

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EmiNews 2007

 

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