2916 L'ON. FRANCO NARDUCCI (Unione) SULLA RICHIESTA DI FIDUCIA AL GOVERNO

20070302 11:54:00 webmaster

"Voterò a favore della mozione di fiducia al Governo presieduto dall’On. Romano Prodi, coerentemente con il voto da me espresso all’atto della sua costituzione e nella difficile fase dell’approvazione della Legge finanziaria. Voterò sì per convinzione e per senso di responsabilità verso gli italiani residenti all’estero che mi hanno eletto e hanno condiviso un programma fondato sul rilancio e la valorizzazione della nostra rete strategica di presenze nel mondo.

Voterò a favore della mozione di fiducia al Governo presieduto dall’On. Romano Prodi, coerentemente con il voto da me espresso all’atto della sua costituzione e nella difficile fase dell’approvazione della Legge finanziaria. Voterò sì per convinzione e per senso di responsabilità verso gli italiani residenti all’estero che mi hanno eletto e hanno condiviso un programma fondato sul rilancio e la valorizzazione della nostra rete strategica di presenze nel mondo.

I 12 punti “prioritari e non negoziabili” indicati dal Presidente Prodi e dall’intera coalizione dopo che il Governo era stato messo in minoranza sulla politica estera, indicano una linea realistica e di continuità con gli obiettivi contenuti del Dpef, obiettivi che rappresentano in pari tempo il caposaldo e il percorso obbligato per dare una prospettiva corrispondente alle esigenze del Paese.

Il Governo ha dimostrato la capacità occorrente per risanare l’economia del Paese, avviare i processi di riforma e le liberalizzazioni che esige il nostro sistema economico e sociale. Ma le priorità presentate da Prodi indicano anche l’azione che il Governo intende perseguire in politica estera, che tante tensioni ha generato. Onorevoli colleghi, io credo che sulla politica estera del Governo siamo troppo presi dai giudizi della stampa e dalle beghe di casa nostra e poco attenti a quelli provenienti dall’estero, che da mesi valutano positivamente la linea impostata dal Ministro D’Alema. Una linea che ha ridato una politica estera dignitosa all’Italia e ha recuperato prestigio nel contesto internazionale. Abbiamo abbandonato il corso della politica estera unilaterale e l’abbiamo ricondotta sotto lo scudo del multilateralismo, nel rispetto degli obblighi determinati dalle nostre alleanze in Europa e nel mondo, nel rispetto della nostra vocazione alla pace sancita dalla Costituzione e delle decisioni stabilite in ambito Onu.

Voto la fiducia al Governo Prodi perché è in continuità con la scelta fatta dagli elettori che hanno avuto fiducia in noi, consapevoli che la coalizione raggruppava partiti, idee e persone diverse tra di loro, ma che trovano in Prodi il punto di sintesi sancito dalle primarie.

Non ci sono maggioranze alternative: lo hanno decretato gli elettori, anche se nell’ambito di una legge elettorale che per giudizio unanime va cambiata in fretta, e per questo lavoreremo insieme. E io la ringrazio Signor Presidente Prodi per avere indicato la riforma del sistema elettorale tra le priorità da affrontare con urgenza, perché governabilità, stabilità e rappresentanza democraticamente scelta sono esigenze vere di questo Paese, che non hanno raffronti nei nostri partner europei. Al Governo chiediamo più attenzione per le politiche verso i giovani, che hanno bisogno di prospettive e certezze sul futuro. Manca un sistema di orientamento professionale vero, svolto dalle istituzioni, così come avviene nella maggior parte dei Paesi europei industrializzati. Ed è preoccupante constatare come tanti giovani laureati non rientrano in Italia dopo le esperienze fatte all’estero nel campo della ricerca scientifica e scelgono altre destinazioni dove mettere a frutto il nuovo sapere acquisito. La rapida attuazione dei corridoi europei merita una sottolineatura particolare, che del resto coincide con le affermazioni del Presidente Prodi. Se oltre un secolo non avessimo realizzato la galleria del San Gottardo e del Sempione, i rapporti tra i paesi europei non si sarebbero sviluppati con rapidità e tanto meno si sarebbe affermata una economia di pace tra Nord e Sud Europa. Oggi abbiamo le tecnologie e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide delle infrastrutture e la Svizzera lo sta dimostrando con la costruzione di due nuove trasversali alpine.

Onorevoli colleghi, il Presidente Prodi ha trasformato l’episodio della crisi di Governo in un momento di rilancio ed anche in una necessaria riflessione sulla strada da percorrere per la crescita dell’intero sistema Paese. Con questa fiducia vogliamo rilanciare un governo più forte, capace di rendere l’Italia sempre più europea, con un’assunzione di ruoli più impegnativi, che trovano già espressione nella presenza del nostro Paese nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu, nella cooperazione atlantica e in quella allo sviluppo, nella presenza delle nostre forze di pace e sicurezza dal Kossovo fino al Libano e all’Afghanistan. Testimoniamo che la linea di questo governo è di grande dignità agli occhi del mondo, contrariamente alla sicumera che caratterizza la competizione politica. Come italiani nel mondo siamo orgogliosi di questo governo, portatore di una presenza dell’Italia sia nelle istituzioni internazionali che nei punti di crisi e di sofferenza secondo i valori della dignità della persona. Per questo, signor Presidente, confermo la mia fiducia al governo!

On. Franco Narducci/eletto nella Circoscrizione Estero

 

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EmiNews 2007

 

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