2946 Franco Danieli: Cosa sta cambiando per gli italiani in Germania

20070309 10:01:00 webmaster

COLONIA – Cosa sta cambiando per gli italiani in Germania? Il periodico del Comites di Colonia, nel numero di marzo di prossima uscita, " lo ha chiesto direttamente al Vice Ministro degli Affari Esteri Franco Danieli. Ne anticipiamo il testo.

Secondo quanto previsto dalla Finanziaria, entro il 30 aprile, dovrebbe essere emanato un regolamento che razionalizzi la rete consolare all’estero. Per quanto riguarda la Germania, questo significa una riduzione del numero dei Consolati e quindi più disagi per i connazionali?
La rete diplomatico- consolare italiana sta attraversando una fase difficile, legata ,da un lato, allo strutturale, progressivo contenimento delle risorse per il suo funzionamento e, dall’altro, all’incremento negli ultimi anni degli adempimenti a carico della rete stessa. La “mappatura” che è stata realizzata recentemente dalla D.G.I.E.P.M. ci ha permesso di avere un quadro completo della situazione della rete estera sotto il profilo dell’operatività, ulteriormente integrata con il monitoraggio della rete consolare richiesto ai Comites.
Per quanto riguarda la Germania non è prevista nessuna chiusura di Consolati ad eccezione di una piccola struttura consolare che comunque non interessa particolarmente la collettività italiana. Si intende invece agire per razionalizzare i servizi esistenti, potenziandoli attraverso il ricorso alle nuove tecnologie.
In questa prospettiva è stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di esaminare le modalità di realizzazione delle innovazioni nell’erogazione dei servizi consolari e nelle procedure di lavoro. E’ prevista la realizzazione, entro il 2007, di un nuovo importante sistema per l’integrazione delle varie funzioni consolari che prevede, tra l’altro, la costituzione di un’anagrafe centralizzata e consentirà l’aumento dei servizi offerti per via telematica senza la necessità per il connazionale di recarsi nella sede consolare.
Ciò consentirà di ri-orientare molte delle risorse umane disponibili in modo da ottenere nel medio periodo una concreta ristrutturazione e un effettivo potenziamento dei servizi offerti dall’intera rete consolare.
Tra le novità che il suo Ministero vuole introdurre per gli italiani all’ estero, vi è quella denominata " il consolato a casa", ovvero la possibilità di ottenere servizi consolari e certificati, collegandosi in rete con il proprio computer direttamente da casa. Un’ iniziativa lodevole e senza dubbio utilissima. In Germania, purtroppo, sono moltissimi i connazionali che non solo non hanno accesso alla rete, ma che non posseggono nemmeno un P.C. Avete pensato a soluzioni "alternative" per i cittadini che non hanno accesso ad internet?
E’ proprio quello di cui abbiamo parlato al punto precedente. Per tutti coloro che non dispongono di un Pc i servizi rimangono gli stessi, con la differenza però che ci saranno più risorse umane rese disponibili grazie all’informatizzazione.
I capitoli di spesa per gli italiani all’ estero che riguardano l´assistenza diretta e quella indiretta hanno avuto un incremento per il 2007. Di che ordine è l’ incremento e come concretamente ne beneficeranno i connazionali? Prevedete un assegno di solidarietà per gli indigenti?
Il capitolo dell’assistenza diretta è quello che, nella Finanziaria 2007, ha registrato il più significativo incremento. Lo stanziamento infatti passa da 13 milioni di euro allocati nel 2006 a 20 milioni di euro. Un aumento di oltre il 49%. Anche il capitolo relativo all’assistenza indiretta, cioè i contributi erogati ad enti ed associazioni all’estero che svolgono attività assistenziale a favore dei connazionali indigenti, aumenta di quasi 700.000 mila euro, con un differenziale del 29% rispetto al precedente stanziamento.
Si passa dall’assistenzialismo vecchio stampo ad una forma di tutela sociale più avanzata nei confronti dei connazionali indigenti che vivono all’estero.
Infatti, d’intesa con la Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie e secondo l’orientamento maggioritario espresso dai parlamentari della circoscrizione estero, abbiamo deciso di avviare un ampliamento sistematico del ricorso al sistema di polizze assicurative di assistenza sanitaria in favore dei connazionali indigenti. Il sistema è stato varato a titolo sperimentale due anni or sono in Colombia, e sta per essere attuato in Venezuela dove è in corso la gara per la stipula di una Convenzione assicurativa. Nei prossimi mesi saranno prese le opportune decisioni riguardo le altre sedi, soprattutto in America Latina dopo aver verificato l’esistenza delle condizioni per la realizzazione di analoghe iniziative. Gli altri paesi extra-europei non sono esclusi dal nuovo sistema di assistenza, ma va tenuto presente che esso può essere attivato solo quando il livello di assistenza offerto in loco dalle strutture pubbliche è da ritenersi complessivamente inferiore a quello garantito in Italia.
Sempre in campo assistenziale, la DGIT ha avviato la procedura di modifica della circolare che disciplina l’erogazione di sussidi e prestiti agli indigenti. Gli obiettivi sono quelli di aumentare di circa il 50% l’importo, (portandolo da 1032 a 1500 euro) del sussidio ordinario – cioè quello che non richiede l’autorizzazione del Ministero- nonché di poter suddividere, a discrezione del Console, il sussidio in più quote nel corso dell’anno, permettendone l’uso più razionale da parte del beneficiario.
Uno dei più grossi problemi che tocca gli italiani residenti in Germania, ma in generale gli italiani all’ estero, é quello del successo scolastico e della formazione professionale. In Germania l´offerta di corsi di lingua e cultura italiana è destinata a scomparire. Prevedete nella Finanziaria interventi mirati di sostegno, o di collaborazione, con quei Länder che ancora li propongono? C´ è intenzione, da parte dell’ Italia, di sovvenzionare direttamente i corsi?
Sostenere una politica attiva per la diffusione della lingua e della cultura italiana è tra gli obiettivi prioritari del Governo in tema di interventi a favore della comunità italiana residente all’estero. A tal riguardo, la Finanziaria 2007 ha previsto un aumento delle risorse pari a più di un milione di euro rispetto agli stanziamenti degli anni precedenti.
In considerazione della crescita dello studio della lingua italiana in molte parti del mondo, si sta procedendo ad una razionale riorganizzazione e ad un mirato potenziamento delle strutture per l’insegnamento dell’italiano all’estero, includendo tutta la rete dei soggetti coinvolti a vario titolo e livello. Da un punto di vista qualitativo e quantitativo, ritengo che per migliorare l’offerta didattica dell’italiano sia necessario passare attraverso la riforma della L. 153/1971 che regola la promozione linguistico-culturale a favore della collettività italiana all’estero, nonché attivare una serie di altre iniziative, tra le quali ricordo il riordino della rete degli Istituti Italiani di Cultura, la riorganizzazione della Dante Alighieri, la stipula di convenzioni per l’inserimento dei corsi di italiano nei curricula scolastici locali, l’aumento di corsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti, l’utilizzo di nuovi strumenti di didattica informatici ed audiovisivi e la creazione di un sistema unitario di certificazione della conoscenza dell’italiano.

(Intervista a cura di Luciana Mella-Comites per tutti noi/Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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