3022 Ratzinger contro Bruxelles: «L'Europa verso l'apostasia»

20070325 13:20:00 webmaster

Come in un comizio politico, tra gli applausi dei suoi fan scatenati, il Papa lancia moniti sempre più duri contro l´Europa e arriva a proclamare apostasia e obiezioni di coscienza contro l´Unione a 25. È un Ratzinger senza freno quello che in un crescendo sempre più tragico, sfrutta l´incontro con i vescovi europei, ma soprattutto il cinquantenario dei Trattati di Roma, per descrivere gli scenari apocalittici a cui le istituizioni europee andranno incontro se non inserisco nella nuova Costituzione un accenno alle radici cristiane. La punizione divina non si farà attendere: estinzione, apostasia ed egoismo.

Il primo anatema che il papa è il rischio per il Vecchio Continente di «congedarsi dalla storia», se dimentica i valori e il cristianesimo. «Si deve purtroppo constatare – ha detto il Papa – che l’Europa sembra incamminata su una via che potrebbe portarla al congedo dalla storia». «Ciò- ha spiegato – oltre a mettere a rischio la crescita economica, può anche causare enormi difficoltà alla coesione sociale e soprattutto favorire un pericoloso individualismo, disattento alle conseguenze per il futuro». Secondo il Papa, «si potrebbe quasi pensare che il Continente Europeo stia di fatto perdendo fiducia nel proprio avvenire». E per lui, la soluzione è semplice: ci si è arrivati perdendo il contatto con le proprie radici. Una «singolare forma di apostasia da se stessa prima ancora che da Dio» caratterizza l’Europa odierna, portandola «a dubitare della propria identità», ha rilevato Ratzinger. E a questo punto è giunta la proposta già avanzata da Giovanni Paolo II e dal cardinal Camillo Ruini: «Non si può pensare di edificare un’autentica casa comune europea trascurando l’identità propria dei popoli di questo nostro Continente. Si tratta infatti di un’identità storica, culturale e morale, prima ancora che geografica, economica o politica. Un’identità costituita da un insieme di valori universali, che il Cristianesimo ha contribuito a forgiare, acquisendo così un ruolo non soltanto storico, ma fondativo nei confronti dell’Europa».

Infine, giunge l´appello all´obiezione di coscienza contro un´Europa come questa. «Il diritto all’obiezione di coscienza va salvaguardato ogniqualvolta i diritti umani fondamentali fossero violati». Parlando di «diritti fondamentali» dell’uomo il Papa teologo si riferisce ovviamente ad aborto ed eutanasia, ma anche a materie come la ricerca sulle cellule staminali embrionali e alla difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.

Gli applausi a scena aperta, oltre che dai vescovi presenti, sono giunti anche da alcuni esponenti del centrodestra, come la forzista Isabella Bertolini o il leghista Calderoli, che è arrivato a dire: «Se Ratzinger non fosse papa lo vorrei come premier».

www.unita.it

 

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EmiNews 2007

 

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