3079 ASSISTENZA FAMILIARE DOMICILIARE IN UMBRIA

20070410 15:50:00 redazione-IT

ROMA (Migranti-press/Eminotizie) – É all’esame della III Commissione del Consiglio regionale dell’Umbria la proposta di legge (n. 592) recante “Interventi per il sostegno e la qualificazione dell’attività di assistenza familiare domiciliare”.
Il progetto è diretto a garantire alle persone disabili e/o anziane non autosufficienti, la possibilità di accedere a servizi di cura domestici.

Per attività di assistenza familiare domiciliare si intende il lavoro di cura e aiuto prestato a domicilio da persone singole, non in rapporto di parentela con l’assistito, anche straniere, a favore di persone anziane o diversamente abili in situazione di non autosufficienza.
Al fine di conseguire le finalità indicate, sono promosse e attuate iniziative di:
a) formazione;
b) promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro;
c) informazione, assistenza, supporto e consulenza;
d) sostegno economico,
e) monitoraggio e verifica degli interventi.
In particolare, la proposta prevede che la Regione possa stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati per la ricerca, selezione e prima formazione nei Paesi d’origine di persone da impiegare nell’assistenza familiare domiciliare in ambito regionale. Alle persone individuate è garantito titolo di preferenza nell’ambito delle quote d’ingresso di lavoratori stranieri extracomunitari assegnate alla Regione.
Spetta ai Comuni garantire l’attività di informazione, assistenza e consulenza destinate alle famiglie e al personale addetto all’assistenza familiare domiciliare. Tali attività sono rivolte a sostenere le persone singole e le famiglie nell’avvio e nella gestione del rapporto di lavoro, con riferimento agli aspetti di natura sia amministrativa che relazionale, e a garantire al personale addetto all’assistenza familiare domiciliare regolari condizioni di vita e di lavoro.
La Regione sostiene le persone singole e le famiglie che si avvalgono di personale addetto all’assistenza domiciliare, tramite contributi mensili.
I contributi sono rapportati alla durata e modalità d’impiego del personale addetto all’assistenza familiare domiciliare e alla situazione economica della persona o del nucleo familiare beneficiario. Compete alla Giunta regionale stabilire con proprio regolamento i limiti massimi dei contributi mensili nonché la loro graduazione. Il regolamento deve anche prevedere i limiti massimi di reddito oltre i quali non vi è titolo ai contributi stessi. (P.A.)

 

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EmiNews 2007

 

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