3077 DETRAZIONI FISCALI PER I RESIDENTI ALL’ESTERO: FEDI E BUCCHINO SCRIVONO A PADOA-SCHIOPPA

20070408 15:20:00 redazione-IT

Preoccupati del ritardo dell’emanazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze del Decreto sulle detrazioni per carichi di famiglia per i residenti all’estero previsto dalla legge finanziaria 2007, gli Onorevoli Marco Fedi e Gino Bucchino hanno scritto una lettera al Ministro Tommaso Padoa-Schioppa.

I due deputati eletti nella Circoscrizione estero evidenziano nella lettera che a oltre tre mesi dall’entrata in vigore della legge finanziaria per il 2007 non è stato ancora emanato il Decreto che deve individuare la documentazione necessaria da presentare alle autorità fiscali italiane competenti, da parte dei soggetti residenti all’estero, per dimostrare il diritto alle detrazioni per carichi familiari.

Come è noto tali detrazioni, grazie soprattutto alle iniziative dei parlamentari eletti all’estero, sono state estese per gli anni 2007, 2008 e 2009 dalla legge finanziaria per il 2007, comma 1324, anche ai soggetti non residenti in Italia a condizione che essi dimostrino, con idonea documentazione, che i familiari ai quali tali detrazioni si riferiscono non possiedano redditi, compresi quelli prodotti fuori dal territorio dello Stato, superiori al limite di legge e di non godere, nel Paese di residenza, di alcun beneficio fiscale connesso ai carichi familiari.

La legge finanziaria per il 2007 stabiliva altresì al comma 1324, che la documentazione probante delle condizioni su citate doveva essere individuata con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge e cioè entro il 31 gennaio u.s.

Gli Onorevoli Fedi e Bucchino sottolineano nella lettera a Padoa-Schioppa l’importanza che riveste tale Decreto al fine dell’applicazione concreta della normativa che ha, secondo i due parlamentari, molto opportunamente equiparato, ancorché provvisoriamente, in materia di detrazioni per carichi familiari, i soggetti residenti all’estero a quelli residenti in Italia. In assenza delle necessarie istruzioni che devono essere indicate nel Decreto, i benefici fiscali a favore dei nostri connazionali non possono essere ancora praticamente concessi.

I parlamentari rilevano nella lettera che se da un lato il legislatore ha accolto le giuste rivendicazioni dei connazionali, dall’altro non si può nascondere il disagio in merito al ritardo nell’emanazione del Decreto e ne sollecitano quindi la pronta emanazione.

 

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EmiNews 2007

 

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