3129 CONGRESSO DS: L'intervento di Michele Schiavone, Segretario della federazione dei Ds in Europa

20070422 17:15:00 redazione-IT

Siamo qui per partecipare da protagonisti al processo costituente del Partito Democratico. Il voto all’estero oltre ad aver colmato un vuoto di rappresentanza politica di una consistente parte di cittadini italiane ha rafforzato il legame ed il senso di appartenenza dei nostri connazionali all’estero. La fiducia espressa nel riconoscimento del voto è stata ripagata con una grande partecipazione, spesso in condizione oggettivamente difficili. Un atteggiamento responsabile che cozza con certe immagini caricaturistiche fatte dalla stampa italiana sugli emigrati.

All’estero i Ds si sono presentati in una formazione più aperta perché nel partito hanno trovato rappresentanza anche rappresentanti delle associazioni. Così siamo riusciti a d eleggere 10 parlamentari su 18. 4 senatori su 6 sono determinanti per la vita del Governo, tra loro 5 sono espressione dei Ds.
La presenza dei 18 eletti all’estero rinforza i legami tra le comunità dentro e fuori dell’Italia. Allo stesso modo faremo confluire le nostre esperienze all’interno del Pd.
Solo in questo modo la politica torna a riappropriarsi del suo ruolo rendendo in questo modo i cittadini italiani soggetti di diritto.
Il nuovo Pd avrà l’onore e l’onore di far incontrare i nuovi linguaggi dell’alfabeto della modernità con le tradizioni maturate dai nostri connazionali all’estero. Siamo convinti che nell’epoca della globalizzazione, la dimensione normale della politica sarà sempre più quella indotta da cittadini protagonisti di esperienze vissute in diverse parti del pianeta. La nostra percezione dell’emigrazione deve cambiare. Muoversi nella società globale per vivere sarà sempre di più una normale condizione di vita. Siamo convinti che il bagaglio di esperienze che molti di noi hanno maturato nel passato sia una risorsa capace di arricchire la qualità della politica e del Paese.
La comunità degli italiani all’estero non richiede necessariamente assistenza o diritti, ma soprattutto sempre di più forme di avanzate di conoscenza e potenzialità economica che necessitano di un adeguamento della rappresentanza politica. Ci facciamo promotori della costituzione del Partito Democratico all’estero, mettendo a punto i rapporti con le forze politiche associative con cui quotidianamente ci confrontiamo e che fanno riferimento all’internazionale socialista. Molti di noi militano in due partiti: questo lo facciamo oggi per il nostro partito in Italia, domani lo faremo per il Pd.
L’odg che abbiamo presentato oggi, nel quale parliamo delle specificità degli italiani all’estero sarà messo a disposizione delle federazioni regionali, metropolitane e provinciali italiane per creare rapporti di collaborazione condivisi. Contestualmente chiediamo l’impegno del Segretario Piero Fassino e del Presidente Massimo D’Alema per affermare la nostra presenza dentro gli organismi del Partito Democratico. Abbiamo dimostrato di saper fare da soli ed oggi siamo disponibili a costruire insieme un nuovo soggetto politico anche oltre i confini nazionali per dare il nostro contributo al cambiamento e alla modernizzazione dell’Italia in una Europa luogo di diritti, per svolgere un ruolo di playmaker nel mondo.

 

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EmiNews 2007

 

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