3127 INTERPELLANZA DELL'ON. NARDUCCI SUL PAGAMENTO DELLE PENSIONI ALL'ESTERO

20070421 16:58:00 redazione-IT

Interpellanza a risposta immediata

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere – premesso che:
l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale eroga mensilmente circa 410.000 pensioni a cittadini italiani residenti all’estero (di vecchiaia, reversibilità ed altre.); in questi giorni molti di detti pensionati italiani Residenti all’estero sono stati informati dagli istituti bancari, presso i quali riscuotono la prestazione, che dal mese di maggio 2007 il pagamento della pensione sarà effettuato da un altro istituto bancario;

gli estensori della predetta informazione non hanno fornito informazioni sulla identità dell’ente che provvederà nel merito. In alcuni casi viene addirittura riferito che non si
conoscono le modalità di pagamento della pensione in futuro;
gli enti di patronato stanno ricevendo numerosissime telefonate e accessi ai propri uffici, da parte di persone allarmate che chiedono notizie in merito;

non risulta che l’Inps abbia emanato disposizioni al riguardo, mentre risulta invece che l’affidamento del servizio di pagamento delle prestazioni Inps ai beneficiari residenti all’estero sarebbe stato oggetto di appalto europeo fin dal 2006;

quali iniziative intenda assumere il Ministero del lavoro e della previdenza sociale affinché l’Inps possa rimediare tempestivamente a questo ritardo e cosa intende fare per porre rimedio alla generale situazione di disorientamento creatasi, in particolare per quei pensionati che hanno una assoluta necessità anche di somme modeste per i bisogni elementari di sussistenza.

17 aprile 2007
On. Franco Narducci

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Modalità di erogazione delle prestazioni INPS a favore dei cittadini italiani residenti all’Estero, n. – Illustrazione in aula

FRANCO NARDUCCI – Signor Presidente, Signor rappresentante del Governo, oltre 40 parlamentari si sono rivolti al Governo con questa interpellanza urgente per
rappresentare l’apprensione e la preoccupazione di 410mila cittadini italiani anziani che
riscuotono all’estero – dove risiedono – le prestazioni pensionistiche corrisposte dall’INPS. In
questi ultimi giorni, infatti, i nostri concittadini pensionati residenti all’estero hanno ricevuto
una informativa dagli Istituti bancari che fino ad ora hanno erogato le prestazioni, con cui si
comunica che dal mese di maggio 2007 il pagamento delle pensioni sarà effettuato da altro
istituto bancario.
In effetti, a partire dal prossimo mese di maggio, il pagamento delle prestazioni è stato
appaltato all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, una decisione che cambia poco
sotto il profilo sostanziale, ma che modifica il quadro organizzativo e procedurale. In
particolare, l’aspetto che maggiormente ha innescato preoccupazioni è identificabile nelle
modalità di pagamento preannunciate in fretta e furia. I pensionati che finora riscuotevano la
pensione presso uno sportello bancario sono confrontati con il cambiamento dell’Istituto
bancario e la rimessa dell’assegno mensile sarà effettuato soltanto dopo la compilazione del
modulo di riscossione della pensione. In realtà non è così semplice come sembra poiché
stiamo parlando di estensioni geografiche enormi, a cui si aggiunge la scarsa dimestichezza
degli interessati a livello di comprensione del modulo redatto in lingua italiana e lingua
inglese. Si potrebbe obiettare che sarebbe sufficiente aprire un conto corrente per semplificare
i problemi, ma basta richiamare le ben note vicende dei depositi bancari in alcuni Paesi
dell’America Latina in cui vivono comunità di cittadini italiani numericamente consistenti.
Con questa interpellanza desideriamo sottolineare la tardiva informazione diramata
dall’INPS e dall’Istituto bancario, come pure la carente valutazione dei problemi generati
dalla decisione adottata. Eppure la campagna per gli accertamenti reddituali – realizzata
grazie al forte impegno profuso dagli Enti di Patronato e dai Consolati – ha evidenziato con
chiarezza a quali difficoltà vanno incontro i nostri cittadini pensionati residenti in Paesi
diecine di volte più estesi dell’Italia: telefonate estenuanti, centralini ingolfati e lunghi viaggi.
Non posso esimermi anche dal sottolineare alcuni aspetti riprovevoli sotto il profilo del
rispetto dei cittadini aventi diritto alle prestazioni, ovunque essi risiedano, ma anche sotto il
profilo dell’efficienza e dell’immagine del nostro Paese:
1) l’Inps tende a scaricare tutte le responsabilità sulla Banca che ha vinto l’appalto quasi che
il soggetto erogatore delle pensioni fosse l’ Istituto Casse Popolari Italiane
2) l’Inps nei mesi scorsi ha inviato il certificato di pensione ed il Cud e sapendo che il
vecchio appalto scadeva ad Aprile non ha pensato di inviare già una comunicazione che
dal mese di maggio sarebbero cambiate le modalità di pagamento
3) nella lettera che è stata invitata a tutti i pensionati (che le stanno ricevendo) c’è un numero
verde internazione che ad oggi non risulta attivo, mentre per l’Agentina c’è il numero
verde della banca Itau)
4) la scelta di inviare le lettere e i moduli a tutti in italiano e inglese è un grave errore di
comunicazione, che tra l’altro sta creando problemi perché le banche svizzere o tedesche,
ad esempio, non firmano un modulo in Italiano o Inglese per l’accredito nei loro conti
correnti.
5) il pagamento avviene in Euro (e questo è molto positivo) salvo disposizioni monetarie dei
paesi di residenza . Ad oggi non si sa quali siano questi Paesi perciò un cittadino svizzero
che non ha l’accredito in banca si vedrà arrivare l’assegno in Euro a casa (fino a che non
avrà riempito il modulo) e se va in qualsiasi banca diversa da quella “sorella” delle ICBPI
dovrà pagare laute commissioni
6) incredibilmente, l’Inps dichiara di non sapere se paga le pensioni a persone già morte e
anche qui scarica tutto la ICBPI, che come da contratto dovrà procedere agli accertamenti.
Concludo Signor Presidente, chiedendo al rappresentante del Governo quali misure
urgenti si prevedono per porre rimedio alla situazione di difficoltà imputabile alle cause testé
illustrate, ma anche per allentare la forte pressione che si è riversata sugli Enti di Patronato e
sulla già bistrattata rete consolare, sottoposta a migliaia di richieste di informazioni, senza
avere elementi di risposta da dare.
LAURA MARCHETTI – Sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e
del mare.
In merito all’interpellanza dell’On. Narducci, sulla base di quanto comunicato dall’INPS
faccio presente, a nome del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, quanto segue.
L’Istituto, per l’affidamento del servizio di pagamento delle prestazioni INPS a
beneficiari residenti all’estero, ha esperito il processo di licitazione privata che si è concluso
con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 39 del 2 aprile 2007 e
sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità europea S/58 del 23 marzo 2007.
Il nuovo servizio, che raggruppa tutte le Aree estere in un unico lotto ed inizierà il 1°
maggio prossimo, è stato aggiudicato all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane
(I.C.B.P.I.), il quale svolgerà tale servizio presso la propria sede di Roma.
Allo scopo di migliorare e rendere più sicuro il pagamento delle prestazioni, sono state
apportate alcune innovazioni. Si è stabilito che la moneta di pagamento sarà l’euro, salvo le
diverse disposizioni politico – valutarie del paese estero interessato.
Il pensionato ha la facoltà di scegliere la modalità di pagamento, tramite accreditamento
in conto corrente, bonifico bancario domiciliato a suo nome presso un istituto di credito,
oppure può riscuotere in contanti o con carta ricaricabile.
I pagamenti saranno effettuati, con cadenza mensile, il primo giorno bancabile utile del
mese. A tal fine, INPS precostituisce i fondi presso l’istituto di credito due giorni precedenti a
quello del pagamento.
Per quanto concerne l’importo dei pagamenti, questi sono sempre eseguiti franco spese
per i beneficiari, in quanto le commissioni bancarie corrisposte dall’INPS all’istituto di
credito sono comprensive di tutti i compensi e gli oneri connessi allo svolgimento del
servizio, inclusa l’assistenza al beneficiario e le commissioni di cambio, qualora il pensionato
intenda ricevere la pensione in valuta locale, nonché delle spese postali e di recapito.
In merito all’indirizzo e alla residenza, l’istituto di credito, prima di procedere al
pagamento, verifica – minimo annualmente – l’esistenza in vita, l’indirizzo e la residenza del
pensionato, provvedendo a trasmettere alle sedi dell’istituto, utilizzando la procedura
telematica appositamente predisposta, l’indirizzo e la residenza acquisiti, nonché gli eventuali
decessi.
L’INPS poi, con messaggio dell’ 11 aprile ultimo scorso, ha fornito le istruzioni per gli
immediati adempimenti operativi delle sedi ed ha provveduto inoltre ad inviare una
comunicazione a tutti i pensionati residenti all’estero in merito al nuovo servizio di
pagamento.
Faccio presente infine che, per facilitare la fruizione dei servizi e fornire ogni utile
informazione relativa ai pagamenti, per i pensionati residenti all’estero, è stato attivato
dall’istituto bancario menzionato il numero verde “dedicato”.
PRESIDENTE – L’onorevole Narducci ha facoltà di replicare.
FRANCO NARDUCCI – Signor presidente,
sono un po’ sconcertato. Infatti, il rappresentante del Governo – che evidentemente
ringrazio per le informazioni rese – ha evidenziato aspetti contenuti nell’accordo con l’istituto
bancario, che non rispondono ad alcuna delle questioni derivanti da questa nuova procedura,
che poteva essere studiata in modo diverso e predisposta per tempo, visto e considerato che
soltanto pochi mesi fa sono stati inviati i certificati CUD a questi 410 mila pensionati.
Pertanto, non posso che dichiarare la mia totale insoddisfazione.

 

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3900

EmiNews 2007

 

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