3181 “Seconda generazione” Fiction radiofonica in 5 puntate

20070502 15:17:00 redazione-IT

Dedicata ai figli di migranti nati in Italia
in onda dal 30 aprile al 4 maggio su Radio 2
Lo sceneggiato si può anche ascoltare online a questo link
http://www.radio.rai.it/radio2/sceneggiato/luoghinoncomuni/index.cfm?Q_EVID=200933

Lidia Riviello: scrittrice e autrice dello sceneggiato “Seconda generazione”: Il programma “Luoghi non comuni”, in onda dal 15/1 al 18/5 alle 12.10 su Radio 2. Radio 2 dà voce ai giovani autori, per guardare il mondo di oggi con l’occhio disincantato di chi non ha ancora raggiunto i 35 anni.

La rassegna prevede 18 autori under 35, di diversa provenienza geografica e non solo: c’e’ chi scrive narrativa, chi per il teatro, chi per il cinema o per la tv, alcuni di loro si cimentano per la prima volta con la fiction radiofonica.

Sinossi di Seconda generazione
Salah, Farida, Amina e Mohamed sono la famiglia Mansour.
Amina e Mohamed, i genitori, vivono a Roma da vent’anni e lavorano uno in un ristorante, l’altra in un’asilo.
Salah e Farida sono i figli, nati a Roma, studiano, suonano, amano il cinema e fanno la vita di due adolescenti.
Salah sta per compiere diciotto anni, e pensa di poter iniziare da qui una strada, quella del cantante. Farida, dalla sua parte ha un ragazzo italiano, ed è una simpaticissima, sveglia ragazza della sua età.
Ma Mohamed e Amina hanno preso una decisione che metterà a dura prova la relazione in famiglia e creerà uno “scontro generazionale e culturale” fra i quattro. La decisione è quella di comprare una casa in Tunisia, e di tornare a vivere definitivamente a Tunisi, quella che Amina e Mohamed considerano la loro vera casa.
Ma i ragazzi non ci stanno, loro si sentono italiani, e non potrebbero vivere altrove. Per Amina e Mohamed, i loro figli sono tunisini, perché la tradizione, l’origine conta più dell’essere nati in un altro paese.
Mohamed ripete a Salah, il figlio con una personalità accesa e intraprendente, quella che è una realtà del nostro paese, che non basta essere nati in Italia, per un figlio di immigrati, per considerarsi italiani. Ma per i ragazzi basta eccome. Hanno amici, sogni, progetti, la loro vita, il loro destino, il maktoub degli arabi, non è lo stesso dei genitori. Durante le cinque puntate si evidenzieranno sempre con maggiore intensità tutti i problemi, i conflitti, i temi dell’identità, attraverso un colloquio fitto e intenso fra genitori e figli, come gli altri, ma che in più hanno la fortuna o sfortuna di essere STRANIERI.

http://www.radio.rai.it/radio2/sceneggiato/luoghinoncomuni/index.cfm?Q_EVID=200933

 

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EmiNews 2007

 

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