20070510 10:29:00 redazione-IT
ROMA – “L’elemento chiave per un rilancio vero e duraturo del CGIE è quello di un coinvolgimento serio dei giovani italiani all’estero, anche quelli che vi risiedono temporalmente“. Ad affermarlo a margine della seconda giornata dell’assemblea plenaria del Consiglio generale degli Italiani all’estero è Eugenio Marino, Vice responsabile DS Italiani nel Mondo.
“Si è aperta una fase nuova – continua Marino – e andranno rimodulate funzioni e obiettivi del Consiglio. La relazione di ieri del Segretario generale Carozza fa efficacemente il punto sulle indicazioni e proposte emerse negli ultimi mesi nei dibattiti che per la prima volta hanno visto coinvolti nelle Commissioni Continentali anche Comites e Intercomites“.
“Sono assolutamente convinto che il CGIE dovrà svolgere una efficace funzione di raccordo con i parlamentari, i Comites, le istituzioni, gli enti e le associazioni che, sia in Italia che all’estero, si occupano della comunità italiana nel mondo. A questa funzione consegue necessariamente che il Consiglio venga eletto indirettamente, lasciando ai parlamentari e ai Comites la funzione di rappresentanza diretta“.
“E’ infine vitale – conclude Marino – che la collocazione del CGIE rimanga all’interno del MAE, mentre può essere utile ripensare quella della Conferenza permamente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE, nell’ottica di una riorganizzazione autonoma e svincolata, ma in più stretto contatto con la Conferenza Stato-Regioni“.
(Inform/Eminotizie)
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EmiNews 2007
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