3221 CGIE: La Relazione di Governo del Vice Ministro degli Affari Esteri Sen. Franco Danieli

20070510 10:17:00 redazione-IT

Care e cari Consiglieri,
sono lieto d’intervenire a questa Assemblea, che coincide anche con il primo anno di attività del Governo.

Il primo problema che il Consiglio si trova ad affrontare è la sentenza del TAR del Lazio che ha annullato il decreto, del Presidente del Consiglio, dei ventinove membri di nomina governativa chiamati ad integrarlo. Nella scelta delle Organizzazioni sindacali e dei Patronati, il Governo si è limitato ad applicare le disposizioni di legge ed a tener conto delle indicazioni emerse dalla precedente sentenza dell’ottobre 2005 pronunciata su un analogo ricorso.

Senza voler entrare nel merito di una pronuncia della magistratura amministrativa, mi limito ad osservare che essa rischia di aprire un dilemma di non facile soluzione stante l’impossibilità, con soli nove posti a disposizione, di attribuire, cito testualmente dalla sentenza, "…..quella "rappresentatività più ampia possibile di interessi diversificati con riguardo non solo alla composizione numerica, ma anche al tipo di interesse coinvolto". Queste questioni comunque potranno essere approfondite e compiutamente affrontate in occasione della predisposizione della proposta di riforma del CGIE.

Si è quindi ritenuto di dover comunque promuovere l’appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza in questione, chiedendone contestualmente la sospensiva.

In merito alla riforma del CGIE vorrei ribadire alcuni punti che ho avuto modo di esprimere nell’assemblea precedente e cioè, in primo luogo, che è necessario trasformare le indicazioni raccolte nel corso della vostra proficua consultazione delle istanze interne e delle comunità italiane in proposte di riforma che il governo considererà in fase di predisposizione della legge di riforma. In secondo luogo, ritengo che debbano essere salvaguardate le principali funzioni del Consiglio: quella consultiva e quella di rappresentanza delle collettività da coniugare con le funzioni di raccordo con i Comites e il tessuto associativo di base, con la delegazione parlamentare e con le istituzioni regionali e locali.

Infine reputo utile che il Consiglio Generale resti incardinato nel Ministero degli Affari Esteri in ragione del raccordo che questa amministrazione svolge per l’intera attività all’estero del Governo e delle istituzioni italiane. Solo così il Consiglio manterrà il peso e il significato che merita nel quadro della politica estera nazionale.

Vorrei ora sottolineare come, nonostante le difficoltà economiche che ci siamo trovati ad affrontare al momento di assumere le responsabilità di governo, siamo riusciti a "pensare in positivo" e a varare alcune iniziative che possono migliorare la qualità del rapporto tra italiani all’estero e il nostro Paese.

Mi riferisco in primo luogo alle polizze assicurative in campo sanitario che, superate alcune comprensibili resistenze degli organi di controllo competenti, sono state stipulate in Venezuela sulla base di quanto fatto a titolo sperimentale in Colombia. La polizza firmata a Caracas è particolarmente vantaggiosa e va dato atto alle nostre Autorità consolari di averla negoziata con buoni risultati. Con un valore annuale di circa 700mila euro, potremo assistere nella maniera migliore mille connazionali in stato di necessità ed inoltre consentiremo anche agli altri italiani colà residenti di aderire al contratto stipulato con una delle migliori compagnie presenti in quel Paese. Essa ha inoltre il vantaggio di mantenere per il singolo connazionale la copertura assicurativa con pochissime eccezioni e soprattutto senza tetti di spesa specifici. In tal modo a nessuno potrà essere negata l’assistenza prevista dal contratto per ragioni di carattere finanziario, salvo dover prevedere la possibilità di reintegro nell’esercizio successivo. Stiamo lavorando per poter fare altrettanto tra breve in Messico, mentre seguiamo da vicino i negoziati che svolgono le nostre Ambasciate in Argentina e Brasile, dove il numero di connazionali coinvolti induce a una doverosa cautela nel prendere decisioni che modificano l’attuale sistema di assistenza delle persone in difficoltà.

Inoltre abbiamo aumentato il limite del sussidio ordinario per tenerlo al passo con l’evoluzione del costo della vita in numerosi Paesi , passando da 1’032 a 1’500 euro. Infine abbiamo ottenuto la possibilità di offrire, attraverso un più ampio ricorso ai prestiti consolari, un’assistenza più efficace in favore dei connazionali che si trovano all’estero per turismo o comunque temporaneamente, ma che talora non dispongono delle risorse sufficienti a far fronte a spese impreviste a seguito di incidenti o malattie. Per giungere a tali risultati è stato necessario prevedere la modifica della circolare che disciplina l’erogazione dell’assistenza. L’Assemblea plenaria è per questo chiamata ad esprimere il necessario parere – come richiesto al Segretario Generale – così da poter definire il quadro normativo di riferimento.

Un analogo intervento è richiesto al Consiglio anche per la revisione della circolare sul finanziamento dei COMITES, pronta ormai da oltre due anni e di recente ulteriormente migliorata. Il punto essenziale è quello di liberare sempre di più i COMITES dai condizionamenti che ne limitano l’autonomia e talvolta frustrano l’impegno di tanti volontari, non escludendo anche qualche opportuno intervento normativo. Nella circolare prevediamo la possibilità di accorpare il Capitolo di spesa che riguarda le riunioni dei presidenti dei COMITES con quello generale di funzionamento degli Enti così da assicurare maggiore flessibilità ed efficacia.

Per quanto concerne le future iniziative del Consiglio Generale, confermo che ritengo prioritaria l’organizzazione della prima "Conferenza dei giovani Italiani nel Mondo" che avrà luogo a Roma nel 2008.

A questo proposito sto per presentare in Parlamento il provvedimento legislativo che permetterà di sostenere sforzo organizzativo che occorrerà affrontare per rispondere alle attese maturate da tempo in molte parti del mondo. Dobbiamo pensare a politiche innovative nei confronti delle giovani generazioni che utilizzino forme di comunicazione attuali e che realizzino strutture di aggregazione pensate dagli stessi giovani .

Sempre avendo in mente le nuove generazioni ho auspicato sin dall’inizio del mio mandato il sostegno ad una politica attiva per la diffusione della lingua e della cultura italiana, insistendo per inserire i nostri corsi nei curricula scolastici ordinari e per ridurre gli indici di insuccesso scolastico ancora troppo elevati in alcuni Paesi europei, come ho constatato di persona nella recente missione in Germania. In quella occasione ho replicato in maniera molto netta alla decisione assunta dal Comune di Rastadt di chiudere i corsi di italiano e ho espresso il forte sostegno del governo alle iniziative assunte in sede giudiziaria dalle 12 famiglie interessate al provvedimento. Consapevole della complessità del problema, ho incaricato la nostra Ambasciata a Berlino di organizzare per il 18 giugno prossimo, a Stoccarda, un seminario finalizzato ad approfondire tale problematica e ad individuare le migliori soluzioni per garantire l’intervento formativo e il successo scolastico degli alunni italiani nelle scuole tedesche.

Il rafforzamento dell’insegnamento dell’italiano all’estero richiede però la revisione della normativa vigente, ancora legata a schemi del passato e a strumenti oramai superati. Per questo è mia intenzione promuovere per il prossimo mese di giugno qui al Mae, una giornata di riflessione sulla riforma della Legge 153 che vedrà riunite le categorie di operatori del settore, i funzionari delle Amministrazioni interessate, i rappresentanti parlamentari. Mi auguro che da questo incontro possano scaturire indicazioni concrete sui contenuti di una riforma oramai ineludibile e che intendo, come già comunicato, presentare prima dell’estate.

Un’altra riforma da lungo tempo attesa è in fase di completamento. Mi riferisco alla Legge 91 del 1992 sulla cittadinanza. Il Parlamento ha avviato la discussione del provvedimento di riforma che prevede, in primo luogo, la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza e, in secondo luogo, la completa equiparazione della discendenza anche per linea materna prima del 1948 ai fini del riconoscimento della cittadinanza. Questo provvedimento comporterà un ulteriore aggravio del carico di lavoro per le sedi consolari, in modo particolare in America Latina e richiederà quindi anche la necessaria riorganizzazione funzionale e l’aumento degli organici, a contratto e di ruolo, pari almeno al 50 percento della situazione attuale, per cui abbiamo già avanzato la richiesta per la relativa copertura finanziaria.

Il miglioramento dei servizi è parte integrante delle strategie moderne di gestione di qualunque attività sia essa pubblica che privata A questo scopo abbiamo istituito un gruppo di lavoro delegato ad individuare meccanismi che consentano ai connazionali di poter svolgere alcune pratiche senza doversi recare in Consolato. La prima tappa è consistita nella messa a disposizione nei siti web degli Uffici consolari di modelli e formulari che possono essere scaricati, compilati e spediti per via postale. A seguito del completamento entro la fine dell’anno, del nuovo sistema di funzioni integrate consolari, che comprende la nuova anagrafe consolare, sarà poi possibile ottenere i servizi consolari anche per via telematica, grazie all’assegnazione a ciascun utente di un apposito Pin.

Ancora abbiamo allo studio dei sistemi di servizio telefonico centralizzato -i cosiddetti call-centers – con l’obiettivo di affrontare le inefficienze che si riscontrano nelle richieste di informazioni alla rete consolare, determinate anche dalle carenze di organico.

Per comprendere meglio le ragioni delle difficoltà insorte in materia di pagamento delle pensioni INPS all’estero, ho incontrato nei giorni scorsi il responsabile dell’Istituto. Sono stato informato che il ritardo nella comunicazione delle nuove procedure agli Uffici consolari e ai patronati sarebbe dipeso dalla pendenza di un ricorso innanzi al TAR da parte di un Istituto di credito. Abbiamo comunque concordato l’istituzione di un tavolo tecnico MAE- INPS nel quale discuteremo criticità e problemi. Comunque il nuovo sistema consentirà di gestire con più efficacia e trasparenza le pensioni pagate annualmente dall’INPS in 134 Stati per un ammontare di i milardo e 300mila euro.

Dopo una lunga serie di incontri con le altre Autorità nazionali, posso oggi annunciare che si stanno definendo le modalità di rilascio delle carte di identità per i connazionali residenti all’estero.

A partire dal prossimo mese di giugno questo nuovo servizio sarà in una prima fase disponibile nei Consolati europei, che rilasceranno la carta nella sua tradizionale versione cartacea e poi all’inizio del 2008 quella elettronica.

Proprio in questi giorni stiamo completando la definizione di una iniziativa sul rilascio di carte di sconto. Un’iniziativa che avevo anticipato alcuni mesi orsono e che è stato possibile realizzare grazie all’individuazione di alcune società ed enti quali partners del progetto, curato dalla Direzione Generale degli Italiani all’Estero. A partire dalla fine di giugno quindi i connazionali che lo desiderino potranno rivolgersi ai rispettivi uffici consolari e richiedere l’assegnazione di queste carte –denominate "It.card"- che consentiranno loro quando verranno in Italia di usufruire di una serie di sconti e benefici già ora significativi, ma che contiamo di ampliare ancora nei prossimi mesi. A titolo di esempio, si tratta di sconti per alberghi, viaggi ferroviari, cinema e teatri, noleggio di vetture, tour cittadini, biglietti aerei, rete museale.

Mi auguro che in tal modo si possa incentivare il turismo di ritorno e offrire un tangibile segnale di attenzione al connazionale che preferisce l’Italia quale meta dei suoi viaggi. Ho tenuto quindi ad informare il Consiglio su questo progetto prima di lanciare ufficialmente l’iniziativa.

Quest’anno ricorre il centenario della tragedia mineraria di Monongah (West Virginia), nella quale persero la vita, ufficialmente, 171 italiani di fatto molti di più a causa della consuetudine dei minatori di farsi accompagnare dai propri familiari. Stiamo preparando questa ricorrenza con tutta l’attenzione che un così grave sacrificio umano e di lavoro comporta, con il proposito – di onorare la memoria degli scomparsi, e

– di concorrere alla ricostruzione del profilo storico e sociale di un’importante comunità di origine come quella statunitense;

– di contribuire, sia pure in termini culturali, alla lotta contro le morti sul lavoro, emergenza nazionale e priorità del governo.

Per questo ci proponiamo:

– di costituire un Comitato per le celebrazioni, composto da alte personalità delle Istituzioni italiane e americane;

– di risistemare il piccolo cimitero dove le tombe dei caduti versano in completo abbandono, accogliendo sollecitazioni dell’onorevole Bucchino e modificando ad hoc la relativa disposizione regolamentare;

– di promuovere iniziative – d’intesa con le Regioni interessate – dedicate alla storia dell’emigrazione italiana negli USA e della sicurezza del lavoro. – di predisporre una pubblicazione che faccia riemergere la memoria e le problematiche del lavoro italiani agli inizi del ‘900.

Dovranno poi essere realizzati i seminari previsti dalla Conferenza Stato- Regioni¬CGIE affinché dalla sessione del 2008 scaturiscano indicazioni utili anche sul piano istituzionale.

E’ mio compito riferirVi , ai sensi di Legge, sul progetto di ristrutturazione della rete diplomatico consolare e degli Istituti di cultura, prevista, come è noto, dalla Finanziaria 2007. L’Amministrazione ha predisposto, nei tempi previsti, uno schema di provvedimento che stabilisce le modalità tecniche con cui si intende operare privilegiando misure di razionalizzazione delle strutture esistenti attraverso:

– accorpamento di rappresentanze permanenti presso Organizzazioni Internazionali aventi sede nella stessa città;

– istituzione di cancellerie consolari in ambasciate, in alcune capitali in cui operano anche Uffici consolari;

– assegnazione di addetti culturali ad ambasciate ed a Uffici consolari in alcune località oggi sede anche di Istituti di cultura.

Le risorse umane e finanziarie recuperate e i nuovi fondi da acquisire anche attraverso una quota degli introiti consolari, saranno quindi utilizzate per l’istituzione di nuove sedi tenuto conto anche di quanto emerso dalla mappatura della rete consolare recentemente effettuata.

Nei prossimi giorni sarà finalmente firmata la nuova convenzione tra il governo e la Rai per quanto riguarda Rai International con un budget di 70 milioni di euro l’anno divise a metà tra Azienda e Stato. La convenzione prevede di passare da una strategia di tipo quantitativo ad una di tipo qualitativo. Per quanto riguarda il Governo nella convenzione vi è la previsione della diffusione di Rai International anche in Italia e in Europa, la revisione degli attuali meccanismi di distribuzione del segnale e palinsesti rispettosi dei diversi fusi orari. Contestualmente accanto al canale "generalista" di Rai International vi saranno altri due canali, uno riservato allo sport ed un altro "All News" da realizzare quest’ ultimo in sinergia con "Rai News 24". L’obiettivo è quello di offrire un bouquet che renda più forte e competitiva l’offerta internazionale della Tv pubblica.

Voglio ancora comunicare che nelle prossime due settimane sarà bandito l’avviso del Ministero del Lavoro per la formazione professionale dei connazionali all’estero con risorse pari a 50 milioni di euro e che, a differenza del passato, grazie anche al rapporto instaurato con il CGIE, saranno realmente finalizzate allo scopo in maniera ottimale.

Queste sono alcune delle iniziative e delle sfide dell’oggi e del prossimo futuro. Ciascuno dei soggetti e delle Istituzioni coinvolti è chiamato a svolgere il suo ruolo: Autorità diplomatico-consolari, Organismi rappresentativi rinnovati, comunità motivate e Parlamentari nazionali eletti nelle Circoscrizioni estere, costituiscono un mosaico organico e coerente che possiede tutti gli strumenti per offrire del nostro Paese una immagine forte e positiva.

Questo è l’impegno che attende tutti noi.

Ringrazio per la cortese attenzione e auguro buon lavoro. (Franco Danieli)

 

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EmiNews 2007

 

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