3220 CGIE: Il Vice Ministro Franco Danieli e il Segretario Generale Elio Carozza aprono l’Assemblea Plena

20070510 10:13:00 redazione-IT

ROMA – Un CGIE a ranghi ridotti quello che si è riunito nel pomeriggio di martedì 8 maggio per la prima Assemblea plenaria del 2007. Tra i consiglieri mancano infatti – anche se presenti in qualità di invitati – nove dei ventinove componenti di nomina governativa, cioè i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei patronati. Conseguenza della sentenza del TAR del Lazio, che ha accolto anche il secondo ricorso del patronato Epasa-Cna nei confronti del decreto del presidente del Consiglio.

Come ha spiegato il vice ministro agli Affari Esteri senatore Franco Danieli proprio in apertura della sua relazione, il governo, e per esso la presidenza del Consiglio ed il ministero degli Esteri, ha ritenuto di appellarsi al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva della sentenza del Tribunale amministrativo. Scelta identica a quella adottata dopo la prima sentenza, che però questa volta non ha determinato il blocco dell’attività del Consiglio Generale essendo stato annullato il decreto governativo solo nella parte riguardante la nomina dei nove rappresentanti di sindacati e patronati.

Della sentenza del Tar del Lazio si riparlerà nel corso dell’Assemblea, essendo uno dei punti all’ordine del giorno nella seduta di giovedì 10 maggio. Intanto, nella relazione del Comitato di Presidenza, il segretario generale Elio Carozza ha esortato l’Amministrazione a sanare al più presto i “perniciosi effetti” della sentenza stessa.

Nella relazione di governo Danieli ha toccato tutti gli argomenti su cui l’Assemblea è chiamata ad occuparsi, a cominciare dalla riforma del CGIE, per la quale dovrà predisporsi una nuova e aggiornata legge istitutiva. Tra le iniziative varate in favore dei connazionali all’estero il vice ministro ha citato in primo luogo le polizze assicurative in campo sanitario stipulate in Venezuela ma che si pensa di estendere ad altri paesi dell’’America Latina per assistere i connazionali in difficoltà.

Punto importante della relazione, oltre alla revisione della circolare sul finanziamento dei Comites, l’organizzazione della prima Conferenza dei giovani Italiani nel mondo, che avrà luogo a Roma nel 2008 e per la quale sarà presto presentato il relativo provvedimento legislativo.

Altre riforme attese quella della legge 153 sugli interventi scolastici e della normativa sulla cittadinanza oggi in vigore. Per la prima Danieli intende promuovere in giugno una “giornata di riflessione”, mentre l’altra è all’esame del Parlamento (applausi dell’Assemblea per la prevista riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza). Il provvedimento è “calendarizzato” per il 28 maggio nell’aula di Montecitorio, e sarà in autunno all’esame del Senato.

L’istituzione di un tavolo tecnico Mae-Inps consentirà di superare i problemi che si sono determinati con le nuove procedure per il pagamento delle pensioni agli italiani all’estero, mentre si stanno definendo le modalità di rilascio delle carte di identità, che dall’inizio del 2008 saranno in versione elettronica. Altra iniziativa, il rilascio dalla fine di giugno ai connazionali interessati di carte di sconto denominate “It.card”, mediante le quali si potranno ottenere vantaggi di vario genere durante i rientri in Italia (il cosiddetto turismo di ritorno).

Punto dolente la doverosa celebrazione, quest’anno, del centenario della tragedia mineraria di Monongah (West Virginia) per lungo tempo ignorata. Altro punto (forse) dolente la ristrutturazione della rete diplomatico-consolare e degli istituti di cultura, che prevede tra l’altro l’istituzione di cancellerie consolari presso le ambasciate in alcune capitali dove ora operano anche uffici consolari, e l’assegnazione di addetti culturali ad ambasciate e uffici consolari in alcune località oggi sede di istituti di cultura.

Per la nuova convenzione riguardante Rai International, che sarà firmata nei prossimi giorni, Danieli ha parlato di passaggio “da una strategia di tipo quantitativo ad una di tipo qualitativo”. Se ne saprà di più dopo l’audizione del direttore Piero Badaloni durante la seduta della Plenaria dedicata all’informazione. Ultima iniziativa segnalata, il bando del ministero del Lavoro per la formazione professionale degli italiani all’estero, con una dotazione di 50 milioni di euro, attesa per le prossime due settimane. (Inform/Eminotizie)

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L’auspicio del segretario generale Elio Carozza: “Tener conto delle diverse anime e orientamenti presenti in Assemblea”

“Trovare le opportune forme per assicurare ad ognuna di esse un’adeguata e giusta presenza di tutti negli organi dirigenti del Consiglio Generale”

ROMA – Nella relazione del Comitato di Presidenza all’Assemblea plenaria del CGIE, il nuovo segretario generale Elio Carozza ha ricordato le contestazioni seguite all’elezione, nella precedente Assemblea del dicembre 2006, di alcune cariche interne resesi vacanti a seguito delle dimissioni di parlamentari componenti del Consiglio Generale. Polemiche che hanno influenzato negativamente, in alcuni Paesi, il dibattito sulla riforma, sul ruolo e sul futuro del CGIE. Un errore che forse abbiamo commesso tutti, ha aggiunto, ribadendo la necessità di “tener conto delle diverse anime e orientamenti presenti in Assemblea, trovando le opportune forme per assicurare ad ognuna di esse un’adeguata e giusta presenza di tutti negli organi dirigenti del Consiglio Generale”.

Carozza ha poi indicato le linee che ha cercato di seguire in questi cinque mesi il Comitato di Presidenza. Un metodo di lavoro volto non a limitare il dibattito ma a valorizzare il ruolo delle Commissioni tematiche continentali, lasciando alla Plenaria il compito della sintesi e della ricerca di un largo consenso. Così è stato per i due argomenti principali all’ordine del giorno, riforma del CGIE e questione dell’informazione, sui quali sono stati predisposti i relativi documenti che, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea, saranno consegnati al governo e al Parlamento. Questioni su cui è stato alimentato un ampio dibattito anche all’interno dei Comites e degli Intercomites.

Prima dell’Assemblea plenaria del prossimo autunno, entro maggio giugno e luglio, ci saranno riunioni straordinarie delle commissioni tematiche “Sicurezza e Tutela Sociale, “Scuola e Cultura”, “Formazione ed Impresa”. Riunioni che insieme alla Cabina di Regia della Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, prepareranno i quattro seminari su Riforma dello Stato, Internazionalizzazione, Lingua cultura e formazione professionale, Ambito sociale e tutela dei diritti. I quattro seminari saranno indetti prima della convocazione della terza Assemblea plenaria della Conferenza permanente che dovrebbe tenersi entro il prossimo anno. Conferenza permanente – ha precisato Carozza – che “dev’essere vissuta come uno strumento d’azione articolata e concertata dai diversi soggetti istituzionali che hanno poteri di intervento”; è quindi necessario “che lo Stato, le Regioni e le Province autonome guardino alla Conferenza permanente con più attenzione e convinzione”.

Lungamente si è poi soffermato Carozza sulle potenzialità legate alla presenza delle comunità italiane e di origine italiana nel mondo: “Spetta oggi al Paese Italia nel suo insieme – ha detto – aprire una nuova prospettiva, creare le condizioni di collegamento capaci di cogliere le opportunità che esistono e si manifestano”. Così come si è riallacciato al tema della rappresentanza delle comunità italiane all’estero – quindi alla riforma del CGIE – e alla questione dell’informazione e della legge sull’editoria. Su quest’ultima “la Commissione tematica ha proposto un documento che è stato poi portato, come quello sulla riforma del CGIE, alla discussione nei vari Paesi sollecitando e ottenendo la partecipazione dei Comites e della nostra comunità. Ognuna delle Commissioni continentali, per altro, ha potuto far rilevare le proprie specificità e particolarità”.

Le questioni aperte sono però tante, e Carozza le ha elencate: cittadinanza, riforma della legge sulla lingua e cultura italiana, assistenza, assegno sociale, riorganizzazione della rete consolare e dell’anagrafe. Inoltre il CGIE dovrà “lavorare in permanenza per preparare adeguatamente la prima Conferenza nazionale dei giovani italiani nel mondo”. Pur registrando con soddisfazione che la finanziaria 2007 ha incrementato i capitoli di spesa a favore degli italiani all’estero, il segretario generale ha constatato che non ci sono sufficienti notizie su come e dove queste risorse saranno impegnate e che soprattutto mancano indicazioni o richieste di parere; così pure il CGIE è privo di informazioni sulla ristrutturazione della rete consolare.

Nell’ultima parte della relazione Carozza ha affrontato la questione della sentenza del Tar che ha comportato la decadenza dei nove rappresentanti dei sindacati e patronati, auspicando “che il legislatore, nel porre mano alla riforma del CGIE”, voglia tenere “in debita considerazione questi recenti episodi e introdurre nella legislazione gli elementi di chiarezza necessari al buon funzionamento del Consiglio Generale”. Si è infine soffermato su “l’ennesima incresciosa iniziativa dell’INPS”. L’Italia – ha detto – “sembra essere l’unico Paese al mondo dove l’Istituto di previdenza sociale, dovendo periodicamente cambiare la banca che gestisce i servizi di pagamento, non è in grado di gestire i propri archivi in modo da mantenere le esatte coordinate anagrafiche e bancarie dei propri clienti, né impone alle banche di trasmettere la propria massa di dati alla nuova banca aggiudicataria”. Una operazione “che sta comportando un danno economico vero e proprio per molti nostri concittadini pensionati”.

(Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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