3218 CGIE: Documento finale della V Commissione tematica “Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione”

20070510 11:10:00 redazione-IT

La predisposizione del nuovo Avviso del Ministero del Lavoro e della P.S. per la formazione degli italiani residenti all’estero è stata realizzata attraverso il contributo di un Gruppo Tecnico che ha visto la partecipazione, oltre ai referenti dello stesso Ministero, anche di rappresentanti ed esperti del MAE, del CGIE, dell’ISFOL e di Italia Lavoro.

Come noto il Ministero del Lavoro ha accolto una reiterata richiesta del CGIE di inserire un proprio rappresentante nel Gruppo Tecnico ed il Presidente di questa Commissione è stato designato dal Consiglio a farne parte, quale suo delegato.

Il Gruppo si è incontrato, ad oggi, 7 volte (19.10.2006; 16.11.2006; 11.12.2006; 12.02.2007; 08.03.2007; 04.04.2007; 03.05.2007). In tutte le occasioni è prevalso il confronto aperto da cui poi sono scaturiti orientamenti condivisi.

Gli interventi del Delegato CGIE tesi alla valorizzazione di tutte le figure tipiche in emigrazione potenzialmente interessate a questi corsi, sono state attentamente considerate e la sua richiesta di maggior coinvolgimento dell’Organismo rappresentativo (COMITES) è stata accolta.

Anche alcune note del coordinamento degli Enti di Formazione professionale italiani in Svizzera, sono state oggetto di attenta riflessione del Comitato Tecnico.

Per l’elaborazione dell’Avviso è stato adottato un “nuovo approccio”, che affida alle Rappresentanze consolari e alle Comunità degli italiani all’estero un ruolo centrale nel percorso di individuazione degli interventi formativi. In particolare, ai Consolati è stato attribuito il compito, attraverso la consultazione dei Comites, di far emergere i fabbisogni di conoscenze e di competenze professionali degli italiani residenti nelle circoscrizioni consolari considerate. In questo modo si è inteso assicurare una più forte rispondenza delle iniziative di formazione finanziate alle effettive esigenze dei territori, una maggiore efficienza del processo e l’efficacia degli interventi.

Dal processo di consultazione sono pervenute 64 Schede di rilevazione dei fabbisogni inviate da altrettante Rappresentanze consolari; poco meno della metà di queste hanno chiesto di finanziare interventi formativi a favore degli italiani residenti per migliorarne l’occupabilità e per sviluppare l’adattabilità delle aziende italiane alle innovazione tecnologiche e organizzative che sono intervenute nei sistemi produttivi.

Nella riunione del 3 maggio 2007 sono state ritenute in via definitiva n. 29 SCHEDE PAESE.

Dalle Schede di rilevazione dei fabbisogni pervenute risulta che accanto a realtà territoriali relative a Paesi non appartenenti alla Comunità Europea tradizionalmente raggiunte dai finanziamenti del Ministero del lavoro (Argentina e Svizzera tra queste), emergono necessità formative espresse da Aree sino ad oggi rimaste ai margini degli interventi del Ministero del Lavoro. Ci si riferisce soprattutto a territori dell’Africa che propongono attività formative sia a favore di disoccupati e in cerca di primo impiego, sia di occupati e tra questi soprattutto imprenditori e lavoratori autonomi. Al contrario alcune aree extra UE, come il Brasile, dove in passato si è concentrato un numero considerevole di interventi finanziati dal Ministero del lavoro, hanno espresso specifici fabbisogni formativi soltanto in un numero limitato di Circoscrizioni consolari.

Complessivamente, tenuto anche conto del carattere sperimentale dell’iniziativa, il risultato raggiunto è soddisfacente, ma potrà sicuramente essere migliorato attraverso una più ampia partecipazione dei Comites al processo di individuazione dei fabbisogni formativi.

Questa Commissione raccomanda, in particolare, che i Comites assumano l’iniziativa di invitare i responsabili dei progetti a fornire loro una completa informazione al fine di rendere più agevole la fase decisionale.

Alcuni punti salienti del provvedimento: i progetti dovranno essere realizzati entro 12 mesi; il MAE effettua le verifiche in itinere sullo svolgimento delle attività formative informando i COMITES sulle date previste di questi controlli sì che i rappresentanti delle collettività potranno accompagnare i rappresentanti del MAE nelle visite; i pagamenti prevedono : 30% 1° anticipo; 50% 2° anticipo, 20% a seguito di verifica amministrativo-contabile (attivando e responsabilizzando professionista locale reperito dal Consolato o Ambasciata); risorse destinate complessivamente a questo “Avviso” : 30/60 milioni di Euro (in attesa di conferma politica). La parte residuale sarà oggetto di ulteriore “Avviso” a completo utilizzo di questa assegnazione (2007).

I funzionari del MAE, membri del Comitato, con estrema sensibilità hanno sostenuto e condiviso le indicazioni e le esigenze espresse dal CGIE.

Si sottolinea con forza la valida collaborazione fornita con esperienza, capacità, partecipazione intelligente dalla V^ Commissione che ha dimostrato di costituire un gruppo coeso, un esempio palese che il confronto, duro quando necessario, ma sereno e rispettoso, è foriero di risultati proficui e positivi per le comunità dei connazionali all’estero.

Nell’ultima riunione sono stati apportati ulteriori ritocchi; alcuni, proposti dalla Direzione generale del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, richiedono approfondimenti per superare le difficoltà evidenziate: farà subito seguito la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle Schede Paese già perfezionate.

Individuati i progetti, questi saranno sottoposti alla valutazione di una “Commissione composta da esperti tecnici nominati con apposito Decreto”: l’auspicio è che della stessa sia ancora chiamato a farne parte il CGIE e all’unanimità la Commissione avanza formale richiesta al Segretario Generale che sia indicato il proprio Presidente per assumere l’incarico, per avvalersi della ormai consolidata esperienza e conoscenza dei temi in discussione, così completando il mandato ricevuto e che per i prossimi Bandi previsti nel corso del 2008 il CGIE sia rappresentato da 2 membri.

La Commissione all’unanimità esprime vivo apprezzamento per il puntuale ed esaustivo lavoro fin qui svolto dal proprio Presidente.

La partecipazione di un rappresentante del CGIE ha consentito finalmente l’ascolto in una Commissione ministeriale dell’opinione di un delegato tecnico eletto dagli italiani all’estero, consapevole delle esigenze e dei problemi delle comunità.

Il lavoro della V Commissione ha avuto uno sbocco concreto ed ha contribuito a produrre benefici per i nostri connazionali.

E’ anche una risposta a quanti continuano a sostenere l’inutilità del Consiglio: esso deve mantenere la sua funzione di punto di incontro e di sintesi degli interessi delle diverse aree continentali.

Questa Commissione, inoltre, informa che sono ad un punto decisivo le assegnazioni finanziarie del Ministero del Lavoro per azioni innovative del Fondo Sociale europeo per il periodo 2007 – 2013.

La Direzione generale per gli Italiani all’estero del MAE ha richiesto al Ministero del Lavoro di poter usufruire di una dotazione di 60 milioni di euro, complessivi, per il periodo 2007 – 2013 per realizzare un progetto di innovazione del sistema formativo italiano attraverso la valorizzazione delle professionalità degli italiani all’estero.

Il progetto vuole rafforzare l’apertura europea ed internazionale dell’offerta formativa delle Regioni del Mezzogiorno grazie al coinvolgimento delle competenze degli italiani all’estero che potrebbero essere la sponda estera di tutte le iniziative formative destinate all’utenza regionale e nazionale chiamata ad operare in un mercato del lavoro sempre più europeo ed internazionale.

Il MAE costituirebbe una rete di progettazione europea poggiandosi sulle sedi diplomatico-consolare e sui Comites, con la collaborazione del CGIE.

Indubbio il valore strategico del progetto che approderebbe all’effettivo coinvolgimento delle comunità (qualificate) italiane all’estero tramite la realizzazione di bandi pubblici rivolti a Istituti formativi italiani che fossero in grado di attivare reti e gemellaggi con comunità italiane all’estero nella qualità di fornitrici di servizi formativi ad alto valore aggiunto (progettazione, docenza, stage, attività di studio e ricerca, supporti di rete, nuovre metodologie, formazione a distanza, e così via).

Visto il buon esito della collaborazione con il Ministero del Lavoro per i fondi destinati alla formazione degli italiani residenti all’estero in Paesi non appartenenti alola Comunità Europea, la Commissione auspica che anche su questo importante e strategico versante di innovazione il Ministero del Lavoro riconosca l’importanza di questa iniziativa, dotandola dei giusti finanziamenti richiesti.

Per definire la fattibilità del progetto è previsto un ulteriore incontro tra il MAE (DGIEPM) ed il Ministero del Lavoro il 10 maggio prossimo, presente il CGIE.

Un’altro punto all’ordine del giorno porta l’attenzione sui prossimi seminari che sviluppano temi di grande rilevanza per un “sistema Italia” correttamente inteso; essi sono dietro l’angolo.

La V Commissione rivolge un particolare interesse al seminario originariamente previsto per il prossimo autunno relativo al Tema “Internazionalizzazione”.

L’ultimo documento di cui questa Commissione è a conoscenza è il verbale relativo alla riunione del Comitato di Presidenza del 9/10 febbraio 2007. Da esso traspare che l’organizzazione dei seminari risulta ancora non definita sia per problemi legati al reperimento delle risorse necessarie sia per la mancata definizione dei gruppi di lavoro che avrebbero dovuto preparare i seminari.

Nel frattempo, per quanto riguarda il tema del seminario che ci è più vicino è opportuno sottolineare che la legge 31 marzo 2005, n. 56 “Misure per l’internazionalizzazione delle Imprese”, entrata in vigore il 5 maggio dello stesso anno, che si poneva l’obiettivo di offrire all’imprenditoria italiana, con gli Sportelli Unici Italia, nuovi strumenti operativi, di coordinamento e di raccordo, che avrebbero consentito da un lato un’accresciuta presenza all’estero delle imprese nazionali e dall’altro favorito la sinergia degli almeno 15 organi ed enti oggi operanti nel settore, non è praticamente mai entrata in applicazione.

Tuttavia questa Commissione, costituita in Gruppo di lavoro “Internazionalizzazione”, sottolinea che essa aveva prodotto e consegnato alla cabina di regia in data 25 ottobre 2005 un documento che, integrato dalle proposte contenute nel documento finale dei lavori della commissione in data 2 dicembre 2005, può costituire tuttora una valida base per un proficuo e concreto lavoro di organizzazione.

Con l’occasione ricorda che nello stesso documento, al fine di una migliore definizione degli argomenti da esaminare nel corso del seminario veniva richiesta la riunione straordinaria della Commissione entro il successivo mese di gennaio.

La richiesta veniva accolta, ma non applicata a causa della nota sentenza del TAR.

La Commissione prende atto delle preoccupazioni relative alla proposta di alcuni esponenti politici svizzeri di ridurre la misura del ristorno delle imposte raccolte a carico dei frontalieri previste dall’accordo italo-svizzero sull’imposizione fiscale a beneficio dei comuni italiani di frontiera e sostiene l’azione che il CGIE vorrà intraprendere per impegnare il Governo su tale problema.

La Commissione ha, inoltre, preso atto dell’iniziativa in corso da parte dell’Agenzia Italia Lavoro per lo sviluppo di progetti in Argentina, Uruguay, Brasile, volti a facilitare la selezione di lavoratori, ma non a migliorare la loro qualificazione e richiede di ottenere maggiori informazioni preventive sull’argomento.

7 maggio 2007. Il Presidente: Franco Santellocco

 

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EmiNews 2007

 

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