3242 FAMILY DAY: GOVERNO A DUE PIAZZE

20070514 17:48:00 redazione-IT

Due manifestazioni si sono fronteggiate a distanza, a cominciare dai numeri: da una parte il Family Day (un milione secondo organizzatori, 250 mila secondo questura), dall’altra il Coraggio Laico (circa 10.000 secondo gli organizzatori).
Si sono dati appuntamento a piazza Navona, lo stesso storico luogo della capitale dove, il 12 maggio di 33 anni fa, si festeggiò la vittoria del "no" al referendum abrogativo della legge sul divorzio. Obiettivo, ricordare una delle più grandi vittorie laiche dell’Italia del dopoguerra. E oggi erano tutti là, dai socialisti ai radicali, dai Verdi al Prc fino a Sinistra Democratica e un gruppo di giovani della Sinistra giovanile, evidentemente in disaccordo con il loro segretario nazionale che qualche giorno fa aveva reclinato l’invito. A mancare, a piazza Navona, era la Quercia che, alla manifestazione del Coraggio Laico, ha fatto la parte del convitato di pietra.

Il 12 maggio del 1974, gli italiani sancirono con il loro voto il principio per cui il fondamento della famiglia doveva essere una libera scelta di amore e non un’imposizione di legge.
Una vittoria, come hanno sottolineato i promotori del Coraggio Laico, alla quale contribuirono in modo determinante milioni di elettori cattolici, senza il cui voto, espresso in contrasto con le indicazioni del Vaticano, non sarebbe stato possibile raggiungere la maggioranza di cittadini favorevole al divorzio.

"Siamo qui perché c’eravamo nel ’74" ha ricordato il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis, che ha sottolineato le diverse posizioni all’interno del Partito democratico osservando come "sono già divisi tra le due piazze, anzi, un pezzo non è né qui né là". Ancora più esplicito Roberto Villetti della Rosa nel Pugno, che prima chiarisce che "abbiamo promosso questa manifestazione perché ci sembrava strano che Roma festeggiasse a San Giovanni con una manifestazione di rivincita rispetto alle grandi lotte civili" e poi parla di "atteggiamento ecumenico" e "sconcertante" di Piero Fassino. Dispiaciuto per la decisione di alcuni di restare a casa, il segretario dello Sdi, Enrico Boselli: "Le assenze pesano, e molto" ha detto. E di "assenza vistosa" ha parlato anche il sottosegretario agli esteri Bobo Craxi, un’assenza "che preoccupa perché il partito che guida il centrosinistra è un partito che non ha scelto e maschera con l’ambiguità le proprie divisioni".

La presenza di esponenti del Governo, che hanno dato il via libera al Ddl sui diritti alle coppie di fatto, è incoerente. Lo afferma il ministro dell’Università e la ricerca, Fabio Mussi, intervenendo a piazza Navona. "Mi sembrava – osserva Mussi commentando la partecipazione di Mastella e Fioroni al Family Day – che tutti avessimo votato il Ddl sui Dico, trovo contraddittorio, quindi, stare in una piazza dove campeggiano scritte come "Dico no" o "Dico mai", e quindi contro una legge del Governo". Una legge, sostiene Mussi dal palco, che è "meno di quanto sarebbe necessario, frutto di un compromesso, ma è comunque qualcosa, un passo. Oggi invece – fa notare – un’altra piazza si fa scandalo di una legge che hanno tutti i Paesi protestanti e cattolici, ma perché in Italia no?".
Per Mussi, quello della laicità dello Stato "è un principio non negoziabile, uno spazio di libertà per tutti anche per la Chiesa, perchè la laicità non è contro la religione, ma anzi il fondamento della libertà religiosa. La Chiesa – aggiunge – deve avere piena libertà di esprimersi sulla vita, sull’uomo e sulla morale, ma passa i confini che pone la laicità dello Stato quando dice che quei principi sono prescrittivi per i cattolici in politica. Qui si va oltre i confini del patto che lega e separa Stato e Chiesa". Il ministro, spiegando di essere a piazza Navona per "difendere tre parole: accoglienza, rispetto e libertà", ammette dal palco che non avrebbe creduto di dover partecipare, a 33 anni dalla battaglia sul divorzio, a una manifestazione come questa: "Ma se è necessario – assicura – partecipiamo. L’Italia non deve tornare indietro".
E un altro ministro, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, sottolinea come l’iniziativa di piazza Navona sia "in sintonia con il programma di governo che parla di laicità" e dice che "in tutta Europa i partiti democratici sono a favore dei conviventi, vorrei che anche in Italia lo fosse il Partito democratico. Vorrei che l’Italia avesse un sussulto di laicità come la Turchia". Una spaccatura, quella nel governo e nella maggioranza sul tema della famiglia, che secondo il segretario del Prc Franco Giordano "va superata" rispettando la Costituzione "che è laica" e facendo "ritornare la centralità dei diritti civili per tutte le coppie, etero e omosessuali".
A San Giovanni, secondo gli organizzatori, i manifestanti hanno superato un milione di presenze. 200 mila secondo la Questura. E un lungo applauso s’è levato dalla piazza gremita quando sul maxi schermo è stato proiettato un video inedito di Papa Wojtyla in cui il pontefice esorta a difendere la famiglia.

www.aprileonline.info

 

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EmiNews 2007

 

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