3304 RAI INTERNATIONAL, Il commento di Rocco Di Trolio, consigliere CGIE Canada

20070524 12:15:00 redazione-IT

Vancouver – Ha vissuto da protagonista la battaglia degli Italiani in Canada per il ritorno di Rai International. La raccolta delle firme, e poi il lungo braccio di ferro con la Crtc, la Commissione del Canada sulla Radio Televisione che si opponeva alla pubblica visione della tv di stato italiana nel grande Paese nordamericano.
Come presidente del Comites di Vancouver prima, e come Consigliere CGIE poi, Rocco Di Trolio, esponente di spicco della comunità italiana della British Columbia è sempre stato in prima fila per i diritti di informazione dei connazionali all’estero. Anche quando è arrivata la Rai, ancora sotto la direzione Magliaro, non si è fermato:

da campano caparbio quale è, Di Trolio ha sempre preteso che si attuasse una riforma della programmazione, che si rispettasse prima di tutto la qualità e la pluralità di informazione.
Ora, sotto la nuova e recente gestione Badaloni, Di Trolio, ancora oggi Consigliere CGIE Canada, si dice finalmente soddisfatto di quanto sta facendo Rai International, che ha attuato "tagli" sensati a trasmissioni come Porta a Porta preferendo quindi inserire appuntamenti televisivi di prim’ordine come Anno Zero e Ballarò. Finalmente anche gli italiani all’estero, commenta Di Trolio "possono seguire personaggi come Biagi che ha fatto la storia del giornalismo oppure Fabio Fazio che ci racconta l’Italia con ironia e sarcasmo. Non posso che fare un plauso al nuovo Direttore Badaloni e al suo staff per quanto stanno facendo in queste ultime settimane".
Di Trolio risponde anche alle critiche del centro destra che non manca di attaccare Rai International, in particolare di recente sulla questione dei tagli a Porta a Porta e l’inserimento di nuovi programmi ritenuti inutili e non adatti. Di Trolio dice la sua: "Premesso che è un compito difficile quello di pensare e articolare un palinsesto in grado di accontentare i gusti di un pubblico vasto ed eterogeneo come quello degli italiani all’estero. Premesso che il tema del pluralismo nel servizio pubblico e – più in generale – nell’informazione e comunicazione radiotelevisiva, è oggetto di discussioni e polemiche che si arricchiscono continuamente di nuovi elementi. Confesso di essere rimasto vivamente stupito delle critiche apparse i scorsi giorni a proposito dell’inserimento nel palinsesto di RAI International di programmi come Ballarò e Anno Zero. RAI International, in Nordamerica è l’unica fonte televisiva per le informazioni dall’Italia. Non è come in Europa dove sono accessibili tutti e tre i canali RAI. È giusto che la nuova linea editoriale apra i suoi palinsesti ai programmi di tutte e tre le reti. La sera quindi non solo RAI Uno con Porta a Porta. In questo modo, nella diversificazione dei contenuti editoriali e culturali e nella qualità della programmazione si rafforza e si migliora l’attività di servizio pubblico. E’ necessario che RAI International garantisca una pluralità di voci all’interno del palinsesto, riconosca spazi nei quali sia possibile raccontare la società italiana in tutti i suoi aspetti. Questa è una responsabilità e un compito che la nuova direzione di RAI International si sta prendendo. E se ancora è molta la strada da percorrere per arrivare ad un canale che rispecchi totalmente i desideri delle nostre comunità, i segnali che ci sono giunti in queste settimane sono incoraggianti. Questo va dato atto al direttore Piero Badaloni".

(fonte: Newsitaliapress)

www.newsitaliapress.it

 

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EmiNews 2007

 

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