3290 LA COMUNITÀ ITALIANA IN BRASILE SOLLECITA PIÙ ATTENZIONE DAL MAE

20070523 10:45:00 redazione-IT

COMUNITÀ ITALIANA IN BRASILE SOLLECITA PIÙ ATTENZIONE DAL MAE

San Paolo – 21 maggio 2007 – Com’era già successo durante la visita in Brasile del Presidente Romano Prodi, anche in occasione della recente visita a San Paolo del Vice Ministro per gli Italiani all’Estero, Franco Danieli, un gruppo di italiani e discendenti di emigrati italiani, che si riuniscono virtualmente per discutere genealogia, cultura e argomenti legati alla comunità italobrasiliana, si sono organizzati per consegnare al Vice Ministro Danieli una relazione contenente diverse richieste, che rappresentano quello che più affligge la nostra grande comunità di più di 25 milioni di discendenti di italiani, sparsi per tutto il Brasile, ma che trova a San Paolo e dintorni la più grande concentrazione.

Il Gruppo Brava Gente, che in un certo senso riproduce le grandi questioni che affliggono un po’ tutta la comunità italiana in Brasile, ha evidenziato a Danieli le carenze operative dei nostri consolati, la loro carenza di funzionari, i modi troppo spesso irrispettosi ed offensivi in cui questi ultimi trattano il pubblico, oltre alle code che si formano per strada davanti ai nostri consolati. Ha esposto anche il problema ancora non risolto delle richieste di riconoscimento della cittadinanza (che ammontano a più di mezzo milione di persone), elencando una serie di suggerimenti che, se adottati, diminuirebbero le difficoltà adesso presenti e che sappiamo affliggono, sebbene in minore grado, gli altri paesi latinoamericani.

Sono stati pure abbordati problemi interni brasiliani. Infatti è stato richiesto un intervento ufficiale del governo italiano presso i responsabili a Brasilia, in tema di riconoscimento mutuo delle lauree; un convegno con le poste per permettere l’invio di piccole somme in denaro e la firma degli accordi di L’Aia per il riconoscimento dei documenti ufficiali brasiliani senza la necessità della consolarizzazione, misura che diminuirà le richieste operative presso i nostri consolati.

Da parte sua il Vice Ministro Danieli ha promesso di studiare le misure da adottare per attaccare, in forma definitiva, questi (ed altri) problemi ,ed ha già incaricato l’Ambasciatore a Brasilia, Michele Valensise, di mantenere contatti con le autorità locali per risolvere quelle richieste che dipendono dal governo brasiliano.

Segue il testo integrale della lettera consegnata dal Gruppo Brava Gente al Vice Ministro Franco Danieli.
(vezio nardini / rivista Oriundi)

_________________

Eccellentissimo Signor
Senatore Franco Danieli
Vice Ministro degli Affari Esteri

Egregio Vice-Ministro,

Noi sottoscritti cittadini brasiliani per nascita, secondo il principio del –“jus solis” – ma anche, quali discendenti in linea diretta di emigrati italiani, aventi diritto alla cittadinanza italiana secondo il principio del “jus sanguinis”, previsto dalla Costituzione Italiana,- ci rivolgiamo a Lei per metterla al corrente delle difficoltà incontrate dagli italobrasiliani che richiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana, per proporle soluzioni e chiederle un suo impegno per ottenere risultati concreti in termini brevi.

Superfluo sarà qui prolungarci sulla importanza del contributo italiano alla formazione della nazionalità brasiliana, un contributo dei nostri avi che a questa terra si sono dedicati interamente, come se qui fossero nati, sebbene non abbiano mai dimenticato il vincolo con la lontana Italia che, a malincuore, sono stati obbligati a lasciare. Secondo dati della stessa Ambasciata Italiana a Brasilia, siamo circa 27 milioni di discendenti, numero che ci qualifica come la maggiore popolazione di discendenti italiani al mondo, fuori dall’Italia.

Siamo appena una piccola parte di questi discendenti, una comunità virtuale denominata Brava Gente, in omaggio alla tenacia di tutti coloro che qui sono arrivati. Un piccolo gruppo composto pure da italiani nati; altri che sono già in possesso della doppia cittadinanza, altri ancora che intendono acquisirla, o che solamente sono interessati nella ricerca genealogica dei loro antenati. Tuttavia, siamo un gruppo che, in essenza, rappresenta la comunità italo brasiliana in cerca di soluzioni per molti problemi comuni. In fondo siamo tutti cittadini italiani che, in conformità con la Costituzione Italiana, hanno uguaglianza di diritti con quei cittadini che sono nati in patria. Siamo italiani per sangue. Siamo nati, cresciuti italiani, viviamo e moriremo con questa certezza. Trasmettere l’italianità è un prezioso legame offerto a ogni nuova generazione.

Malgrado ci identifichiamo fortemente con l’Italia, attualmente ci troviamo di fronte ad una situazione insostenibile nei Consolati italiani in Brasile. Sappiamo che il problema le è già noto, perciò ne parleremo brevemente:

La struttura dei consolati italiani in Brasile è non adatta allo scopo precipuo dei consolati i quali sono incapaci di fare fronte alle richieste ed alle necessità dei cittadini .
Il servizio è inefficiente, moroso e burocratico all’estremo;
Oltre alla carenza di funzionari, a quelli che qui lavorano, manca una preparazione adeguata e la conoscenza delle leggi e delle circolari;
Frequentemente, il pubblico è ricevuto in maniera maleducata ed irrispettosa della dignità personale, e ciò avviene non solo nel consolati, ma anche negli altri organi attraverso i quali passano i processi di cittadinanza
Diversi consolati ricevono giornalmente un numero limitato e prestabilito di persone – in genere un numero piuttosto basso, nei diversi settori delle loro attività;
Come conseguenza, , si formano lunghe code che creano, di riflesso, l’odioso fenomeno della "vendita" dei posti in coda;
Da più di un anno, diversi Consolati – Curitiba, per esempio – non accettano nuove richieste di riconoscimento della cittadinanza, fatto che di per sé costituisce uno scandaloso atto di non rispetto ad un diritto costituzionale indiscutibile;
Pure i trattamenti dichiarati "preferenziali", come l’iscrizione all’anagrafe di chi è figlio di un cittadino italiano, sono in pratica paralizzati.

Questo rappresenta un piccolo quadro della situazione attuale vissuta dagli italobrasiliani, che giustifica, in un certo senso, l’esistenza di mezzo milione di discendenti richiedenti la cittadinanza, con tempi di attesa che in molti casi è di più di 30 anni. È un quadro che non solo fa paura ai postulanti, ma che ferisce l’immagine dell’Italia come il paese culla del Diritto universale.

È una situazione che, a quanto sappiamo, non è presente in nessun altro paese al mondo. Per questo le chiediamo di dedicare un’attenzione speciale ai nostri consolati. Con una comunità così grande, in un paese così vasto, è naturale che le nostre esigenze siano differenziate e richiedano un trattamento speciale.

Riconosciamo le difficoltà esistenti, delle quali purtroppo non siamo colpevoli, e non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo essere penalizzati per fatti che non sono di nostra responsabilità. Se abbiamo un diritto costituzionale, che esso sia garantito a tutti i cittadini italiani, in qualunque parte del mondo.

Con queste considerazioni, con l’appoggio di discendenti di italiani sparsi per tutto il territorio brasiliano, fiduciosi e sicuri che Lei e l’attuale governo italiano sapranno rispettare i diritti dei concittadini, italiani per diritto di sangue, sollecitiamo la sua intercessione per quanto segue:

Per il riconoscimento della cittadinanza italiana:

Istituire una task-force nei consolati italiani in Brasile
con l’utilizzo di volontari, patronati e imprese collaudate, per l’analisi e per l’evasione delle richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana giacenti nei consolati;

Facilitare il Permesso di Soggiorno in Italia, per i richiedenti che là si rivolgono;

Rimettere al comune di origine, automaticamente o a richiesta dell’interessato, di tutta la documentazione di chi richiede il riconoscimento in un comune diverso;

Fornire, in anticipo, la dichiarazione di Mancata Rinuncia assieme alla consolarizzazxione dei documenti

Riapertura dell’accettazione delle richieste di riconoscenza della cittadinanza in tutti i Consolati;

Attivare un servizio di ricevimento di richieste di cittadinanza per via postale o per Internet pure nei consolati che non lo hanno

Adeguamento del numero dei Consolati

Creare nuovi consolati, o vice-consolati con autonomia operazionale, considerando specialmente le enormi distanze esistenti tra le città brasiliane;

Uniformare le procedure, più difficoltose nei consolati dove le code sono maggiori e dove più forti sono le denuncie di "vendita" di agevolazioni;

Creare organi in grado di analizzare e valutare critiche e suggerimenti in tutta la rete consolare;

Adeguare le istallazioni, addestrare meglio i funzionari e garantire un servizio al pubblico con conforto e qualità.

Accordi governativi

* L’intesa con il governo brasiliano per il riconoscimento mutuo delle lauree;

* L’intesa tra le Poste dei due paesi per permettere l’invio di piccoli valori monetari.

Per terminare, vorremmo sottolineare che non abbiamo l’intenzione di "invadere" l’Italia. Vorremmo solo una maggiore integrazione tra i due paesi. Vorremmo continuare ad essere un pezzo dell’Italia trapiantato in Brasile, con l’orgoglio di poter dire, con il possesso del riconoscimento della cittadinanza, di essere veramente italiani.

La ringraziamo per la sua attenzione, nell’attesa dell’ impegno del suo Ministero e del Governo di cui fa parte, affinché si possano raggiungere soluzioni rapide e effettive per i problemi esposti.
Con rispetto e considerazione,

GRUPPO BRAVA GENTE
Renato L. C. Gagliardi / Fatima Rinaldi
rappresentanti del gruppo

http://it.groups.yahoo.com/group/bravagente/

 

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EmiNews 2007

 

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