3329 San Paolo del Brasile: Esposto alla Procura della Repubblica per eliminazione docenti di italiano

20070523 12:05:00 redazione-IT

Il Governo Italiano, nell’ambito di tagli alle spese previsti dall’ultima finanziaria, ha ridotto di 70 unità, passando dalle 1193 unità attuali a 1123, il contingente del personale da destinare alle scuole italiane all’estero sotto la responsabilitá del Ministero degli Affari Esteri (MAE).
Vale la pena ricordare che le scuole e le istituzioni scolastiche all’estero, della cui importanza nessuno dubita, dovrebbero avere per legge un organico di 1400 unità, tra personale docente, Ata e dirigente e che nel corso degli anni, per effetto di tagli non sempre giustificati e forse di inadempienze ed omissioni di varia natura, l’organico effettivamente impiegato è sceso ben al di sotto di quei parametri.

San Paolo (Brasile), 21/05/2007

Al Signor Procuratore della Repubblica di Roma
Piazzale Clodio
00195 ROMA (RM)
Fax. 00 39 06 39736135

Via Fax, E-mail e Raccomandata R.R.

C/c (via E-mail): Sen. Edoardo Pollastri, On. Massimo D’Alema, On. Romano Prodi, Sen. Franco Danieli, On. Silvio Berlusconi, On. Gianfranco Fini, On. Pier Ferdinando Casini, Organi di Stampa.

Il sottoscritto Lorenzo Parodi, nato a Genova il 5/11/1964 e residente a San Paolo (Brasile) nella Al. Sarutaia 96/112, CAP 01403-010, espone i fatti di seguito riportati affinché il signor Procuratore ne possa valutare gli aspetti legalmente rilevanti e possa avviare le necessarie indagini:

Il Governo Italiano, nell’ambito di tagli alle spese previsti dall’ultima finanziaria, ha ridotto di 70 unità, passando dalle 1193 unità attuali a 1123, il contingente del personale da destinare alle scuole italiane all’estero sotto la responsabilitá del Ministero degli Affari Esteri (MAE).
Vale la pena ricordare che le scuole e le istituzioni scolastiche all’estero, della cui importanza nessuno dubita, dovrebbero avere per legge un organico di 1400 unità, tra personale docente, Ata e dirigente e che nel corso degli anni, per effetto di tagli non sempre giustificati e forse di inadempienze ed omissioni di varia natura, l’organico effettivamente impiegato è sceso ben al di sotto di quei parametri.
Non entriamo nel merito della decisione in sè, in quanto presumibilmente (e sperabilmente!) dipendente da considerazioni di politica economica delle quali il governo è responsabile.
Entriamo invece nel merito delle conseguenze determinate dalla pratica attuazione di tale decisione: in condizioni normali, si dovrebbe supporre che la riduzione del 6% (70 su 1193) sia ripartita proporzionalmente tra le varie comunitá italiane all’estero, tenendo conto del numero di cittadini italiani presenti e quindi interessati.
A tal riguardo ritengo opportuno sottolineare che la comunità di cittadini italiani della Regione Metropolitana di San Paolo (Brasile) conta circa 100.000 persone (oltre 50.000 elettori). Si stima, inoltre, che esistano oltre 10 milioni di discendenti da italiani ancora senza cittadinanza: è la terza maggiore comunità italiana all’estero e può costituire la base per promuovere ed intensificare rilevanti sviluppi di relazioni dell’Italia con un paese di grandi prospettive.
Nel caso specifico di San Paolo, la locale scuola italiana, intitolata ad Eugenio Montale, aveva fino ad oggi due soli insegnanti ministeriali !
Già un numero di insegnanti così limitato a fronte di una comunità tanto numerosa dovrebbe essere motivo di meraviglia e forse di un esame approfondito.
Sarebbe, tra l’altro, interessante sapere con quali criteri e da chi sono stati assegnati gli altri 1191 dipendenti del MAE, visto che, se si mantengono le proporzioni di 2 insegnanti per una comunitá di 100.000 abitanti, dovremmo avere altre 595 comunitá di queste dimensioni ovvero quasi 60milioni di cittadini italiani all’estero serviti dagli altri 1191 funzionari del MAE. Ciò è ovviamente irreale (secondo l’AIRE sono circa 3,5 milioni i cittadini italiani all’estero) e prova come la comunità di San Paolo era già pesantemente sottovalutata e penalizzata.
Orbene, sorprendentemente, date le premesse, il 100% degli insegnanti ministeriali assegnati alla scuola italiana di San Paolo (Brasile) sono stati inclusi nella riduzione di personale. Ossia sono stati eliminanti tutti e due gli insegnanti che la scuola aveva. Uno, in particolare, a San Paolo da meno di 2 anni (contro un contratto minimo di 3 anni) e responsabile delle prime classi della scuola elementare notoriamente molto delicate e sensibili ai cambiamenti degli insegnanti.
In pratica ciò equivale a dire che la terza maggiore comunitá italiana all’estero non è sufficientemente rilevante da aver diritto alla sua quota dei 1123 funzionari del MAE restanti, e che, quindi, esistono, o dovrebbero esistere, molte altre comunitá piú importanti ove inviare tale personale.

Tutto ciò determina gravissimi danni agli utenti e, ritengo, al più generale bene pubblico.

L’insieme dei fatti esposti, per quanto a me noto, palesemente inspiegabili e sicuramente al principio, antico ed imprescindibile, di isonomia attiva dei cittadini, potrebbe configurare, a parere dello scrivente e di molti altri concittadini di questa comunità, la possibilità concreta che esistano illeciti nelle modalità e nei criteri di assegnazione degli insegnanti. Tale stato di cose potrebbe essere deteminato dal prevalere di interessi differenti da quelli pubblici o di indebite, ma efficienti, pressioni da parte di comunitá meno rilevanti, ma “meglio rappresentate” presso gli enti o le persone cui spettano le decisioni.
Quanto sopra anche in considerazione del disposto dalla L. 153/71 e dal D.L. 297/94.

Richiedo gentilmente di essere informato sull’evoluzione delle indagini, e con l’occasione porgo distinti saluti.

Lorenzo Parodi
Al. Sarutaiá 96/112
01403-010 São Paulo – SP
Brasile
Fax + 55 11 30521204
E-mail: lorpar@terra.com.br

 

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EmiNews 2007

 

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