3355 ACCORDI CON CANADA E CILE IN DIRITTURA D’ARRIVO: PREMIATO L’IMPEGNO DI BUCCHINO E FEDI

20070531 12:00:00 redazione-IT

Finalmente il Governo italiano, come preannunciato con soddisfazione dal Ministro D’Alema al Tavolo Italia-Canada tenutosi lunedì 28 al MAE, ha deciso di rispettare gli impegni presi con i Governi del Canada e del Cile, e con le collettività italiane residenti in questi due Paesi, e ratificare gli accordi di sicurezza sociale da anni firmati ma mai stipulati.

Le numerose interrogazioni, le iniziative diplomatiche e le pressioni politiche attuate da Gino Bucchino e Marco Fedi, deputati eletti nella Circoscrizione estero per l’Ulivo, hanno contribuito ad accrescere la consapevolezza dell’inadempienza dell’Italia ed a sensibilizzare le autorità competenti sull’importanza e sull’urgenza della stipula dell’accordo con il Cile e del rinnovo di quello con il Canada.

I due deputati ricordano che l’accordo con il Cile è stato firmato nel 1998 e lo stesso anno approvato dal Parlamento cileno, mentre quello con il Canada è stato firmato addirittura nel 1995, approvato dal Parlamento canadese e abbandonato nel dimenticatoio dallo Stato italiano.

Il Ministero degli Affari esteri è ora riuscito a trovare la copertura finanziaria per i due accordi e di concerto con gli altri Ministeri competenti avvierà celermente l’iter conclusivo che si concreterà con la presentazione in Parlamento del Disegno di legge di ratifica.
Gli accordi entreranno quindi in vigore successivamente allo scambio degli strumenti di ratifica da parte degli Stati contraenti.

I deputati dell’Ulivo ricordano che il nuovo accordo con il Canada era nato dall’esigenza di considerare l’evoluzione normativa intervenuta nelle legislazioni dei due Paesi dall’entrata in vigore dell’accordo attualmente vigente (1979), di migliorare la qualità di uno strumento di tutela sociale dei lavoratori migranti e di garantire una più rapida erogazione delle prestazioni previdenziali rispetto a quanto assicurato dall’accordo in vigore. Il nuovo accordo infatti conferma e consolida i benefici già previsti dal 1979 ma prevede miglioramenti relativi alle prestazioni pensionistiche, ai distacchi dei lavoratori ed ai collegamenti tra gli enti previdenziali dei due Paesi, che rendono più ampia, equa ed aggiornata la tutela socio-previdenziale. In futuro sarà sufficiente uno scambio di lettere tra le autorità competenti per eventualmente aggiornare l’accordo.

L’accordo con il Cile invece – sottolineano Bucchino e Fedi – era nato dall’esigenza di completare il quadro degli accordi bilaterali di sicurezza sociale stipulati dall’Italia con i maggiori Paesi di emigrazione ed in particolare di tutelare finalmente i lavoratori italiani emigrati in Cile ed i lavoratori cileni emigrati in Italia, consentendo così a coloro i quali hanno versato contributi nelle assicurazioni dei due Paesi, anche in anni remoti nel tempo, di maturare il diritto ad una prestazione pensionistica.

I due parlamentari dell’Ulivo assicurano che si impegneranno affinché il Disegno di legge, quando arriverà in Parlamento, sia approvato il più presto possibile.

 

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EmiNews 2007

 

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