3373 Danieli in Uruguay: Parla l'Ambasciatore Scalici

20070607 16:22:00 lagenteditalia

Gente d’Italia il quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia in edizione speciale per la visita in Uruguay del viceministro Franco Danieli
Scalici:”La visita del ministro Danieli è il segnale di un rinnovato interesse del nostro governo per il Sudamerica”

dal nostro inviato a Montevideo Federica Manzitti

Non c’è nessuno nei corridoi dell’ambasciata italiana a Montevideo. Sono le 13.30, la luce azzurrina filtrata dagli alberi del quartiere di Pocitòs bagna i grembiuli bianchi dei bambini che escono da scuola, e alle scrivanie della sede diplomatica nessuno è seduto. L’ambasciata è chiusa? E’ giorno di riposo? Errore. La calma è apparente. L’ambasciata è in realtà in piena attività. Tutti sono riuniti per un briefing prima della visita del vice Ministro Franco Danieli, prima delle cene ufficiali, degli incontri con le comunità italiane, con gli imprenditori, prima delle inaugurazioni di nuove sedi diplomatiche, prima delle onorificenze che saranno conferite a quattro ministri, un sottosegretario, una senatrice e una deputata. Una riunione alla vigilia di un momento importante per gli italiani di Uruguay.
"La missione uruguayana del Vice Ministro Danieli è il segnale di un interesse rinnovato dell’Italia per l’America Latina e per il Sudamerica in particolare". L’ambasciatore Guido Scalici, il numero uno, si sottrae alla riunione il tempo di rispondere alle nostre domande. "L’interesse dell’Italia per questa parte del mondo è generale, ma possiamo dire che è particolarmente spiccato per il cono sud dove esistono tanti legami di sangue e legami culturali, che con la presenza dei discendenti degli italiani non si sono mai interrotti". L’ambasciatore sembra parlare con sincera partecipazione del rapporto tra gli uruguayani, l’Italia e viceversa. Ricorda che il quaranta percento degli abitanti di questo paese è discendente diretto di un italiano e tiene a sottolineare che " anche se siamo arrivati alla terza, quarta generazione, resiste un sentimento di orgoglio per le proprie origini italiane". Una consapevolezza diffusa in Uruguay che non sempre ha trovato la giusta sponda dall’altra parte dell’oceano.
"L’attuale governo da Roma ha rilanciato con forza i legami con questa parte del mondo. In una delle prime occasioni ufficiali lo stesso Ministro degli Esteri Massimo D’Alema", ci tiene a precisare l’Ambasciatore, " si è impegnato a potenziare i rapporti con l’America Latina e la linea è stata accolta e recepita dagli amici uruguayani. Per la prima volta l’Italia è stata invitata ad una cumbre dei paesi latinoamericani, per la prima volta nel nostro governo esiste un sottosegretario delegato a tenere vive le relazioni tra l’Italia e questa parte del mondo, e si si tratta di una persona che ha grande esperienza e competenza in questo campo". Il diplomatico si riferisce ovviamente al sottosegretario Donato Di Santo, che lo scorso novembre partecipò a Montevideo alla cumbre mercosuriana. La difesa dell’operato del nuovo governo in materia di relazioni internazionali non è lasciato alla sola buona volontà dell’ambasciatore Scalici. Prima e dopo le visite del sottosegretario Di Santo sono venuti a Montevideo il presidente del Senato Fausto Bertinotti, il segretario dei Democratici di Sinistra Piero Fassino, domani arriverà il vice Ministro Franco Danieli e poi ancora la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso a metà giugno, e dopo in fase di definizione la sottosegretario agli esteri Patrizia Sentinelli, a luglio. Se non è interesse questo, sembra dire Scalici. E non c’è nulla da rispondergli. Ma c’è un’altra visita sudamericana che vogliamo ricordare al numero uno della comunità italiana di Uruguay, è quella che lo stesso Danieli fece poche settimane fa in Brasile. Due i fronti principali di interazione con i connazionali l’assitenza e l’impresa. Assistenza per gli italiani in difficoltà e imprese come potenzialità di sviluppare interessi economici in questi che sono paesi in ascesa. "Penso che entrambi i temi siano importanti per la comunità dell’ Uruguay. Sul piano dell’assistenza stiamo lavorando già da tempo. Il Consolato ha stipulato un accordo con delle compagnie di assicurazioni locali che garantiscono la copertura delle spese mediche a circa centocinquanta italiani che ne hanno bisogno. Per quanto riguarda le pensioni, anche qui in Uruguay vengono percepite dai nostri connazionali come nel resto del mondo. Ma è un tema importante perchè assistiamo ad un progressivo invecchiamento della popolazione e dobbiamo tenerne conto. Questo è un settore in cui il governo uruguayano sta facendo molto e noi partecipiamo a questo lavoro importante".
Intanto fuori la luce azzurra del cielo sta lasciando piano piano il posto ad una foschia che dopo qualche ora non concederà più spazio nemmeno all’orizzonte.
"Sul piano economico posso dire che questo è un paese in forte ripresa. Dopo la crisi del 2002 gli indicatori sono tutti positivi" secondo l’ambasciatore che ha alle spalle trentasette anni di carriera diplomatica che lo ha portato da Malta a Rio de Janeiro, a Sidney e a Singapore, per citare alcune delle destinazioni del suo percorso, crede che per gli italiani questo paese offra diverse opportunità di investimento. "Il turismo è capace di attrarre grandi interessi. Punta del Este è un posto incantevole. E quando si dice Punta del Este non si intende solo la cittadina, ma sessanta, settanta kilometri di costa. Un piccolo paradiso che offre lagune, spiagge, entroterra e ha anche un aereoporto internazionale. La scommessa è di estendere la stagione oltre i mesi classici dicembre gennaio febbraio. Adesso le coste di Punta del Este sono frequentate soprattutto da argentini e brasiliani. E’ un turismo affidato alla volontà di privati che comprano o affittano casa per le vacanze durante la chiusura delle scuole. Gli alberghi sono pochi e quindi sempre pieni. Ma la zona ha potenzialità tali e i tempi sembrano maturi per incoraggiare un tipo di turismo residenziale. La stagione è favorevole perchè in Uruguay c’è il vantaggio della controstagione estiva, rispetto al calendario europeo". Un aspetto quello del turismo che lo stesso intendente di Montevideo Ricardo Erlich con una delegazione ha affrontato con il sindaco di Roma. E tra le due città su questo tema sarebbe sul punto di nascere un gemellaggio.
Ancora all’ambasciatore, poniamo il tema della lingua italiana.
"La Farnesina sta lavorando per cercare nuove forme per veicolare la lingua italiana è una lingua di tradizione, di cultura. L’italiano ovviamente non compete con l’inglese sul piano della diffusione, ma ha un suo valore speciale. Qui è in corso un dibattito sull’insegnamento della lingua nella scuola media superiore. Abbiamo una scuola italiana che copre tutto il percorso didattico dei bambini dall’asilo al liceo. C’è un migliaio di allievi che impara l’italiano. Nelle scuole statali è in corso un processo di riorganizzazione degli studi con più spazio ad inglese, informatica, e a tutte le discipline economiche sacrificando l’italiano". Quindi l’italiano non più nei banchi di scuola. "Puntiamo sulla promozione culturale con l’Istituto di Cultura. La nostra lingua va diffusa con gli strumenti adatti all’approccio dei fruitori di questo insegnamento, quindi cinema, musica, la stampa mirata, (e l’ambasciatore non nasconde apprezzamenti per la diffusione quotidiana di Gente d’Italia)". Si parlerà un po’ di italiano e sarà una cerimonia all’ombra della bandiera tricolore anche quella che venerdì all’ambasciata vedrà il conferimento delle onoreficenze OMRI al Ministro degli Esteri Reinaldo Gargano, al Ministro del Turismo Hector Lescano, al Ministro dell’Industria Jorge Lepra, al Ministro dei Trasporti Victor Rossi, al sottosgretario all’Agricoltura Ernesto Agazzi, alla senatrice Margarita Percovich, e alla deputata Silvana Charlone. Tutti loro saranno designati Cavalieri OMRI nella cerimonia di venerdì sera. In quel momento tutto il personale dell’ambasciata italiana sarà al lavoro a pieno ritmo. Poi una breve pausa prima della prossima visita ufficiale, della governatrice del Piemonte, nella seconda metà di giugno. E qualche giorno prima un’altra riunione che svuoterà le scrivanie per dare poi il meglio durante la missione.

 

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EmiNews 2007

 

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