3469 IMMIGRAZIONE:'Permesso day', contro i ritardi delle Poste. Iniziativa di Cgil, Cisl e Uil

20070714 14:14:00 redazione-IT

I sindacati hanno organizzato a Milano un sit-in di protesta per i ritardi nei rinnovi dei permessi di soggiorno. Crippa (Cgil): ”A rischio posti di lavoro. Il malcontento sta aumentando”

MILANO – "C’è il rischio che prima o poi scoppi qualche rivolta come nelle banlieu parigine": per Maurizio Crippa, responsabile del Centro immigrati della Cgil di Milano, i ritardi nei rinnovi dei permessi di soggiorni stanno esasperando gli stranieri. A Milano, dal primo gennaio al 30 maggio, sono stati rilasciati 5.300 permessi di soggiorno. I tempi di attesa sono di circa sette mesi. "Prima che le Poste fossero incaricati di raccogliere le domande -racconta Maurizio Crippa-, la Questura milanese riusciva invece a smaltire circa 200 mila permessi all’anno.

Adesso è di fatto tutto bloccato: il database delle Poste non riesce a dialogare con quello della Questura e i ritardi si accumulano". È da mesi che Cgil Cisl e UIl denunciano questa situazione e più passa il tempo più diventa drammatica. Per domani, dalle ore 9.30 alle 13, hanno organizzato il "Permesso day", sit in di protesta in piazza Cordusio, di fronte alle Poste. "Migliaia di immigrati rischiano di perdere il posto di lavoro, non possono rinnovare la tessera sanitaria oppure non possono tornare nel loro paese – aggiunge Maurizio Crippa -. Per loro la vita diventa molto più complicata".

Secondo i sindacati, che citano dati forniti dal ministero dell’Interno, a Milano, 7.000 domande di rinnovo, presentate agli uffici postali, non risultano pervenute agli uffici della questura. Inoltre 5700 permessi di soggiorno giacciono al Poligrafico dello stato in attesa di essere stampati. "Si è creato un gran pasticcio – commenta Maurizio Crippa – Sono aumentati i passaggi fra enti diversi, che causano disservizi e ritardi".

Cgil, Cisl e Uil chiedono che la ricevuta, rilasciata dalla poste in attesa del rinnovo, sia considerata documento valido che sostituisce temporaneamente il permesso di soggiorno. "In questo modo gli immigrati possono uscire e rientrare dal nostro Paese – spiega Maurizio Crippa -, accedere anche a tutti i servizi pubblici e mantenere il posto di lavoro". Per risolvere la situazione che si è creata, chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico di monitoraggio locale per le realtà più complesse come Milano, Roma e Napoli. "Da tempo sosteniamo che le pratiche per i rinnovi del permesso di soggiorno e per i ricongiungimenti devono diventare di competenza dei comuni – conclude Maurizio Crippa -. La procedura Poste-Questura è stata un disastro". (dp)

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EmiNews 2007

 

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