20070711 16:21:00 redazione-IT
“Tutti quelli che stanno intervenendo in queste ore strumentalmente sul video pubblicato da La Repubblica credo che non l’abbiamo neppure visto, altrimenti difficilmente si sarebbero avventurati in una polemica fondata sul niente”. Lo afferma il Coordinatore dell’Esecutivo della Circoscrizione Estero della Margherita e componente del Coordinamento de L’Unione nel Mondo che aggiunge : nessuna persona seria infatti può dare credito ad un filmato nel quale i voti, prima ancora di essere fotografati, sono suggeriti sotto dettatura.
Tra l’altro con vistosi errori sia di carattere politico ( voto per candidato de L’Unione segnato su Forza Italia) sia di carattere procedurale ( schede inserite nella busta sbagliata che ne avrebbe determinato l’annullamento).
La verità è che ancora una volta i cittadini italiani all’estero sono usati come carne da macello, come olio combustibile per riaccendere polemiche, tutte interne alla realtà “italiana”, sulla inattendibilità del voto che ha mandato il centrodestra all’opposizione.
La fragilità e le contraddizioni del sistema politico e istituzionale italiano, ma dello stesso sistema di informazione, non risparmiano neppure il primo dei diritti di cittadinanza, quello del voto, che – prosegue Luciano Neri – continua ad essere rimesso in discussione per quei “figli di un dio minore” come sono stati sempre considerati gli italiani all’estero. La verità è che il video de La Repubblica, al di là delle stesse intenzioni del giornale, sta diventando solo un pretesto per rilanciare il proposito di destabilizzazione del quadro politico che è la sola attività politico-parlamentare di cui il centro destra ha saputo dare prova in questa legislatura.
Si facciano dunque tutti gli accertamenti, ad ogni livello, e però sarebbe anche ora che qualcuno cominciasse a pagare il dazio di fronte a comportamenti così spregiudicati, inverosimili, privi di etica e responsabilità pubblica.
La si smetta di utilizzare gli italiani all’estero per questo sconcio politico e soprattutto nessuno pensi di mettere le mani su un fondamentale diritto di cittadinanza, quale è il voto, che certamente può essere meglio regolamentato dal punto di vista delle procedure e delle garanzie, ma non cancellato se non si vogliono escludere milioni di cittadini dalla vita democratica del Paese”.
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EmiNews 2007
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