3510 Luciano Neri (Margherita) parla della costruzione all’estero del Partito Democratico

20070724 13:56:00 redazione-IT

“Non disperdiamo l’esperienza unitaria delle elezioni politiche e presentiamo liste comuni alle prossime primarie per il nuovo Pd”

ROMA – Luciano Neri (Margherita), del coordinamento dell’Unione all’estero, in questo periodo partecipa, in vari paesi di residenza dei nostri connazionali, ad incontri volti alla costituzione del Partito democratico all’estero. Un lavoro di aggregazione abbastanza complesso che però parte da alcuni punti fermi già acquisiti dopo la vittoria del centrosinistra nelle ultime elezioni politiche.

“Il processo di costruzione nel mondo del Partito democratico – spiega infatti Neri – è più avanzato ed unitario di quanto non lo sia in Italia e questo per il fatto che il sistema elettorale, di fatto uninominale, ha spinto l’Unione nel suo complesso a realizzare una proposta unitaria che è divenuta una delle chiavi principali del successo elettorale all’estero. Un’esperienza di sintesi che abbiamo costruito in dieci anni d’impegno e che rappresenta un patrimonio da non disperdere e da mantenere. Credo quindi che in occasione delle prossime primarie per il Pd sarà opportuno, ove possibile, presentare liste unitarie. Una scelta che verrà compresa dai nostri elettori e sarà utile per il futuro”.

Secondo Neri la crescita del Partito democratico all’estero, un nuovo soggetto politico che è stato concepito come forza di cambiamento, potrà trarre giovamento anche dall’esperienza accumulata dall’Unione nella lettura e nell’aggiornamento analitico delle modificazioni sociali e culturali delle nostre comunità all’estero. Un clima, quello all’estero, favorevole alla creazione del Pd che però viene ostacolato sia da chi in alcuni paesi corre ad autoproclamarsi dirigente di neonati partiti democratici, sia da certi rappresentanti locali dell’Ulivo che occupano questa posizione da molti anni e si guardano bene dal coinvolgere la società civile ed i giovani in questa dialettica politica volta al rinnovamento. Inoltre, il Partito democratico si propone come strumento che supera la contrapposizione tra culture e ideologie, garantisce la governabilità e riduce la frammentazione di un sistema partitocratico che in Italia moltiplica le forze politiche dando loro un potere di veto e di interdizione inaccettabili.

“Io non sono per la cancellazione di identità politiche e culturali,- precisa Neri – specialmente quando hanno un legame diretto con la storia del nostro paese, ma credo che ciascuna di queste tradizioni debba, sul piano politico, puntare all’aggregazione dentro un processo di apertura, e contaminazione e quindi di inevitabile cambiamento”. Una stretta sinergia politica, quella sviluppata all’interno del Pd fra Margherita e Ds che, per superare le cristallizzazioni identitarie e consolidarsi, dovrà comunque puntare sulla centralità dei rapporti umani.

(Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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