20070725 13:07:00 redazione-IT
di Carlo Cartocci (Rsp. PRC-Italiani all’estero, dal mensile dei circoli del PRC in Svizzera)
Il Responsabile Nazionale PRC per gli Italiani nel Mondo, presenta le diverse realta’ di Rifondazione all’estero, dall’Europa all’America Latina
Il partito all’estero è una realtà estremamente interessante e, pur essendo variegata per le diversità che derivano dalle peculiarità dei paesi di accoglienza, è una realtà che risulta più omogenea di quanto si possa immaginare. Per il momento il partito ha una organizzazione articolata e diffusa in Europa, mentre è avviata l’organizzazione in Argentina e, in forme più iniziali, in Uruguay, Brasile e Canada.
di Carlo Cartocci (Rsp. PRC-Italiani all’estero)
Il Responsabile Nazionale PRC per gli Italiani nel Mondo, presenta le diverse realta’ del nostro partito all’estero, dall’Europa all’America Latina
Il partito all’estero è una realtà estremamente interessante e, pur essendo variegata per le diversità che derivano dalle peculiarità dei paesi di accoglienza, è una realtà che risulta più omogenea di quanto si possa immaginare. Per il momento il partito ha una organizzazione articolata e diffusa in Europa, mentre è avviata l’organizzazione in Argentina e, in forme più iniziali, in Uruguay, Brasile e Canada. Nella recente Conferenza nazionale dell’Organizzazione queste realtà estere hanno visto il riconoscimento pieno del partito, che ha avviato un processo di riorganizzazione complessiva del settore, nel rispetto dell’autonomia dei circoli esteri e delle esigenze espresse dai compagni. Nel prossimo congresso si decideranno insieme le forme associative, i rapporti con il partito centrale e le rappresentanze negli organismi dirigenti. L’importanza dei circoli esteri è particolare perché, oltre a contribuire alla costruzione delle politiche del partito come tutti i circoli in Italia, sono in permanente rapporto con le realtà locali politiche e sociali dei paesi di accoglienza e sono i naturali interpreti delle speranze, delle istanze e dei bisogni delle comunità italiane. Ho seguito da vicino il processo organizzativo in Europa, all’inizio dell’anno ero in Canada e ho compiuto recentemente un viaggio in America del Sud, non è un caso che i temi in discussione in tutti questi paesi siano gli stessi.
La realtà sudamericana
Provo a sintetizzarli: rispetto alla politica nazionale, oltre alle riflessioni sulla novità dell’esperienza governativa del partito, c’è un profondo interesse per gli sviluppi del dialogo fra le forze della sinistra di alternativa circa la più efficace forma di lotta comune alla deriva centrista che si profila nel nostro paese. E’ un interesse che in Europa si articola con il contemporaneo processo di formazione della Sinistra Europea, mentre in Latinoamerica si confronta con le esperienze, diverse e stimolanti, delle alleanze di governo in Brasile, Uruguay e Argentina. Rispetto alle aspettative che i nostri connazionali hanno nei confronti del primo governo che vede parlamentari eletti all’estero, non ci possiamo nascondere il fatto che prevale ovunque un senso di profonda delusione. Innanzi tutto si lamenta una scarsissima informazione di quanto si sta facendo nel governo e in Parlamento per le nostre comunità, restano inoltre deluse le speranze di veder affrontate questioni che pure erano state poste come centrali nel programma elettorale: l’assegno sociale, questioni sanitarie e pensionistiche, funzionamento dei consolati, scuola e formazione professionale, lingua e istituti di cultura, informazione e televisione. Soprattutto due sono i temi molto sentiti: la questione della riforma elettorale e di conseguenza il destino di Comites e CGIE e la questione della cittadinanza che, in particolare in SudAmerica, ha raggiunto il limite della vera e propria emergenza. E’ appena iniziato il secondo anno del governo Prodi, è necessario che vengano indicate e affrontate senza indugi alcune priorità nella realizzazione del programma. Se non ora, quando?
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EmiNews 2007
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