3542 La visita di Marco Fedi, deputato eletto nella circoscrizione estero, in Tunisia.

20070802 14:58:00 redazione-IT

Una comunità profondamente legata all’Italia ed impegnata a far crescere la qualità dei rapporti bilaterali tra i due Paesi

La visita, (28 giugno al 2 luglio), nata dalla volontà del deputato di conoscere più a fondo le problematiche ed i bisogni dei paesi da lui rappresentati (ricordiamo che si tratta di un territorio vastissimo con peculiarità molto differenti, rappresentando l’on. Fedi l’Africa, l’Asia e l’Oceania) è stata l’occasione per incontrare i rappresentanti della comunità italiana residente in Tunisia, i responsabili delle varie associazioni, nonché i rappresentanti di diverse istituzioni italiane e discutere in maniera approfondita dei problemi e delle aspettative dei connazionali lì residenti.

Giovedì 28 giugno, al suo arrivo, è stato accolto dal Corriere di Tunisi, testata storica italiana, di cui la mattina seguente ha visitato anche gli uffici. Venerdì 29, si è tenuto un incontro con i delegati delle varie associazioni, della Scuola Italiana di Tunisi, dell’Istituto Dante Alighieri, del Dipartimento di Italianistica dell’Università. Il pomeriggio è proseguito con una riunione con i docenti di lingua italiana e la visita all’istituto Dante Alighieri. In serata si è svolto l’incontro con l’ Ambasciatore d’Italia, Arturo Olivieri. Nel fine settimana l’On. Fedi ha approfondito la sua conoscenza della comunità italiana sul territorio incontrando anche la collettività di Rades. La visita si è conclusa, lunedì 2 luglio, con l’incontro con i rappresentati della Camera di Commercio Italo-Tunisina.
Da questi incontri è emersa l’esigenza di un maggiore coordinamento fra le associazioni e gli enti italiani in Tunisia, nonché l’urgenza di un raccordo diretto ed efficace con le nostre rappresentanze in Italia.

Il Corriere di Tunisi intervista Marco Fedi, di Manuelita Scagliano

On. Fedi quale crede sia il valore aggiunto della partecipazione dei rappresentanti degli italiani all’estero nella vita legislativa italiana?
La mia prospettiva, cosi come credo quella degli altri rappresentanti eletti alla Camera dei Deputati o al Senato è quella di poter contribuire ad arricchire il dibattito politico italiano grazie alla differenza e ricchezza di esperienze che ognuno di noi si porta dietro. Contribuire a modernizzare l’Italia su alcuni aspetti che ancora la rendono ancorata a pratiche e idee superate. Questo vale sia per i rappresentanti degli italiani all’estero eletti nelle file del governo sia per quelli dell’opposizione, perché credo che l’opera di dialogo e confronto che possiamo intraprendere sia trasversale e che da un lato e dall’altro possiamo contribuire ad arricchire la costruzione di una nuova identità italiana, forte anche dei contributi dei connazionali all’estero.

Qual è il suo impegno a medio e lungo termine come deputato? Quali sono i progetti per cui si impegnerà?
Sicuramente una delle battaglie che appoggerò sarà la riforma della legge 153 che riguarda la diffusione della lingua italiana all’estero; mi impegnerò anche per una riforma della legge sull’editoria italiana all’estero, per far si che i contributi vengano aumentati ma ugualmente vengano distribuiti in modo più razionale, rivedendo i criteri di attribuzione per esempio per includere anche i nuovi giornali on-line.
Sono deluso che si sia arenato il disegno di legge per la riforma sulla cittadinanza, ma questo è un punto su cui continuerò ad insistere per tutti i prossimi 4 anni di legislazione se necessario, e fermo restando che si superino i momenti di crisi che il governo sta passando e che ci sia la possibilità di portare a termine l’intero mandato.
In generale sosterrò sempre l’opera di diffusione di un “Sistema Italia” efficace ed incisivo. Ultimi due punti che mi stanno particolarmente a cuore e che intendo sottolineare sono le riforme sulla sicurezza sociale, l’idea è di promuovere in maniera diffusa convenzioni bilaterali come è avvenuto in Marocco e Filippine e la riforma delle pensioni per gli italiani all’estero. Su queste tematiche c’è l’appoggio del viceministro Danieli che si è dimostrato sensibile a questi problemi. E su questi punti c’è inoltre non solo il mio impegno personale ma anche quello del senatore Randazzo che purtroppo non ha potuto essere qui con noi in questi giorni.

Lei rappresenta un bacino territoriale vastissimo, con elettori che le presenteranno problematiche totalmente differenti; come pensa di riuscire a conciliare le diverse richieste? Quale il suo impegno specifico per la Tunisia?
L’impegno che ho preso fin dall’inizio del mio mandato e che intendo mantenere è quello di una disponibilità assoluta al dialogo con i miei elettori, ad ascoltare le loro richieste cercando di creare una sintesi di tutte queste diversissime esigenze. In questo contesto si colloca anche questo viaggio in Tunisia, come volontà di conoscere meglio la comunità italiana locale e comprendere meglio le sue necessità . Certo non mi sarà possibile visitare tutti i paesi da me rappresentati; trattandosi appunto di un territorio vastissimo ma ad ogni modo anche da Roma sarò sempre disponibile all’ascolto.
Per la Tunisia mi impegnerò particolarmente per ottenere l’assistenza sanitaria per i nostri connazionali indigenti e per trovare un modo di risolvere le problematiche legate ai matrimoni misti e alle difficoltà nelle pratiche di divorzio e affido minori.
Discuterò inoltre con la rete diplomatica per la ricostituzione del Comites, di cui chiaramente la comunità residente sente l’esigenza e che potrà assurgere a coordinatore e punto di riferimento per l’Associazionismo presente sul territorio.

Lettera dell’On. Marco Fedi al Vice Ministro Danieli: una maggiore attenzione per le esigenze della nostra comunità in Tunisia e l’istituzione di un Comitato degli Italiani all’Estero.

Di ritorno dal suo viaggio in Tunisia, l’On. Marco Fedi ha scritto al Vice Ministro Danieli illustrando le principali richieste della nostra comunità e sollecitando interventi urgenti.
“Caro Vice Ministro,
a fine giugno ho avuto occasione di visitare per la prima volta la Tunisia e di incontrare la comunità italiana residente in quella splendida realtà del Nord Africa e del mediterraneo.
Il programma d’incontri mi ha consentito di prendere contatto con la realtà della comunità italo-tunisina: una comunità profondamente legata all’Italia ed impegnata a far crescere la qualità dei rapporti bilaterali tra Italia e Tunisia poiché consapevole delle opportunità che si aprono alla Tunisia nel rapporto forte con l’Unione Europea e con l’Italia in particolare.
Nel programma di incontri ho preso contatto con le Associazioni, con gli imprenditori e la Camera di Commercio, con la Società Dante Alighieri ed il mondo dell’insegnamento della lingua italiana, con il Corriere di Tunisi e con le Associazioni che si occupano di assistenza ai connazionali più anziani e indigenti.
Le segnalo subito una richiesta – pressoché comune a tutte le Associazioni – per l’istituzione di un Comitato degli Italiani all’Estero. La comunità italiana di Tunisi ne ha fatto esplicitamente richiesta. Poiché, a norma di legge, non è possibile procedere alla elezione del Comitato, trattandosi di una circoscrizione consolare con meno di 3,000 iscritti all’AIRE, la richiesta della comunità è per un Comitato non elettivo che possa svolgere l’azione di coordinamento che tutti auspicano e chiedono. Le sarei grato se potesse valutare con la DGIEePM l’opportunità di una indicazione in tal senso alla nostra rappresentanza diplomatica di Tunisi. La comunità è ovviamente disponibile a porre in atto tutti i necessari momenti di consultazione per arrivare ad avere un Com.It.Es. rappresentativo di tutte le componenti della comunità italiana.
La Società Dante Alighieri svolge un importante lavoro a sostegno della diffusione di lingua e cultura italiane ma lamenta una “assenza” totale di strumenti editoriali che possano contribuire a rafforzare l’interesse verso la cultura italiana, soprattutto a livello secondario ed Universitario. In particolare si segnala l’esigenza di poter disporre di una moderna biblioteca e videoteca da mettere a disposizione degli studenti d’italiano sia a livello primario e secondario che Universitario.
L’invio alla Società Dante Alighieri di Tunisi della Biblioteca Tipo e di una Videoteca – costituirebbe un primo significativo passo in direzione di un generale rafforzamento di lingua e cultura italiane in Tunisia.
I servizi consolari dell’Ambasciata italiana a Tunisi non hanno il collegamento con le banca dati dell’INPS e non hanno quindi la possibilità di accedere agli archivi delle posizioni assicurative e ad altre informazioni messe a disposizione dell’Istituto della Previdenza Sociale.
Le associazioni che svolgono assistenza diretta, a vario titolo, per i nostri connazionali, chiedono di verificare le opportunità di stipula di polizze assicurative sanitarie, anche in Tunisia, e chiedono inoltre un adeguamento delle risorse disponibili per l’assistenza all’aumentata domanda di servizi sociali e di assistenza.
Caro Vice Ministro, sono certo del Suo impegno personale e di tutto il suo ufficio e rimango in attesa di una sua comunicazione in merito alle richieste che mi sono state presentate dalle componenti della comunità italiana in Tunisia”.

 

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EmiNews 2007

 

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