20070809 19:34:00 redazione-IT
da "La Repubblica"
Durissime le parole del deputato no global: "Le loro leggi hanno armato le mani dei padroni"- Durissimo il segretario del Prc, Giordano: "Parole incompatibili con Rifondazione"
E Maroni attacca: legittima l’omicidio compiuto dalle Br, vada via dal Parlamento" – Ma dopo la pioggia di reazioni indignate il parlamentare di Rc, in parte, fa marcia indietro
ROMA – Parole forti, quelle pronunciate dal deputato di Rifondazione, nonché leader dei Disobbedienti, Francesco Caruso, sulla piaga delle morti bianche. Parole che, come prevedibile, suscitano polemiche altrettanto veementi: in una dichiarazione, poi parzialmente rettificata, il parlamentare accusa infatti Tiziano Treu e Marco Biagi – padri di due diversi provvedimenti legislativi sulla flessibilità – di essere "gli assassini" dei due giovani morti sul lavoro, ieri, a Mugnano e Bolzano.
"Le loro leggi – spiega Caruso – hanno armato le mani dei padroni, per permettere loro di precarizzare e sfruttare con maggior intensità la forza-lavoro e incrementare in tal modo i loro profitti, a discapito della qualità e della sicurezza del lavoro". E infuria la polemica. A cominciare dal segretario del suo partito, Franco Giordano, che dice: "Le sue parole sono incompatibili col Prc. Sono parole in libertà, di cui il solo responsabile è il deputato Caruso".
Quanto a uno dei diretti interessati, Tiziano Treu (l’altro, Marco Biagi, è stato assassinato dalle nuove Br), replica sottolineando che la tutela e la sicurezza dei lavoratori sono un impegno costante della maggioranza, che ha approvato proprio di recente una normativa in materia. E dice che le parole del deputato no global, "irresponsabili e deliranti", servono solo ad "avvelenare il clima".
Ancora più forte la reazione dell’ex ministro leghista Roberto Maroni, di cui Biagi era consulente: "Le parole di Caruso – attacca – fanno venire i brividi. Uno che dice queste cose, legittimando di fatto un assassinio, quello di Marco Biagi, non può sedere in un Parlamento democratico. Le prese di distanza non sono sufficienti". "Naturalmente – aggiunge Maroni – esprimo la mia solidarietà a Tiziano Treu".
Ma l’indignazione è davvero generale. Anche Gennaro Migliore, capogruppo di Rc alla Camera, prende decisamente le distanze: "Sono sconcertato dalle affermazioni di Caruso e spero che si renda conto presto del danno che producono anche a chi lotta contro la precarietà. E quindi credo che si debba ricredere al più presto. Poi trovo di pessimo gusto citare il nome di Biagi, che è stato barbaramente ucciso dalle Br".
Ancora, l’attuale ministro del Lavoro, Cesare Damiano, definisce "demenziali" le parole del deputato no global: "Sono usate con irresponsabilità e leggerezza – accusa – che segnalano purtroppo la rottura del meccanismo della normale dialettica politica, con un linguaggio da bandire che fomenta l’odio e disconosce l’impegno del governo e del Parlamento con la recente legge a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Una legge tesa a contrastare la tragedia delle morti bianche".
Di fronte a questa pioggia di reazioni, arriva in serata la controreplica di Caruso: "Mi dispiace profondamente per il polverone che si è sollevato. Mi preme sottolineare che Treu e Biagi non sono gli assassini, ma coloro i quali hanno fornito armi e strumenti a padroni senza scrupoli che sono i veri assassini dei lavoratori, e che continuano ad abbassare i sistemi di sicurezza e i salari degli operai".
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/incidente-lavoro/parole-caruso/parole-caruso.html?ref=kwhpt2
3565-caruso-treu-e-biagi-assassini-dei-giovani-morti-sul-lavoro
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EmiNews 2007
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