3591 MARCO FEDI: Un errore limitare l'aumento delle pensioni al regime nazionale

20070906 11:05:00 redazione-IT

Un errore limitare l’incremento delle pensioni basse
alle sole pensioni in regime nazionale italiano

“Con la conversione in legge del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, – Legge n. 127 del 18 agosto 2007 – recante disposizioni urgenti in materia finanziaria – sono state definitivamente approvate le misure per l’aumento delle pensioni basse”. “È un fatto sicuramente positivo che tale diritto sia automaticamente esteso a tutti i titolari di pensione in regime nazionale, maturata con 15 o più anni di contributi versati in Italia” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi – “anche quindi a coloro che risiedono fuori dai confini nazionali, come d’altronde avevamo fin dall’inizio sostenuto”.

“A questo aspetto positivo, che riguarderà sicuramente le pensioni in regime nazionale italiano, si affianca la nostra preoccupazione per una possibile mancata estensione dell’aumento alle pensioni in Convenzione Internazionale, cioè pagate in base ad un accordo internazionale”.
“Per queste pensioni – ha sottolineato l’On. Marco Fedi – chiederemo l’estensione dell’aumento oppure un aumento proporzionale al numero di anni di contribuzione effettivamente versati”.
“L’unica autentica discriminante deve essere il reddito” – ha concluso Fedi – “ed è per questa ragione che chiediamo la verifica puntuale annuale, anche all’estero, dei redditi prodotti dai titolari di pensione”.

Il provvedimento si basa sui seguenti punti:

1. potenziamento del sistema di rivalutazione ai prezzi delle pensioni previdenziali, con indicizzazione per le fasce comprese da tre volte e fino a cinque volte il trattamento minimo (ovvero da 1.308 a 2.180 euro mensili circa) dall’attuale 90% al 100% della variazione dei prezzi. Tale modifica, agendo sugli scaglioni di pensione a prescindere dall’ammontare complessivo, estende i benefici anche sulle fasce delle pensioni più alte. Il numero di coloro che beneficiano totalmente della nuova indicizzazione è di circa 2.820.000 persone, mentre coloro che avendo pensioni più alte hanno un beneficio parziale ammontano a poco meno di 920.000 persone;

2. incremento delle maggiorazioni sociali per i soggetti che hanno pensioni assistenziali (pensioni e assegni sociali, invalidi civili, ciechi e sordomuti) al fine di assicurare un trattamento pensionistico pari a 580 euro mensili dal 1° gennaio 2008. I beneficiari di questa misura sono circa 300.000, con un incremento di circa 30 mila rispetto all’attuale platea; e

3. l’introduzione a decorrere dal 2008 di una nuova somma aggiuntiva per i pensionati previdenziali a condizione che non possiedano redditi complessivi superiori a 1,5 volte il trattamento minimo (8.504,73 euro annui per l’anno 2007, pari a circa AUD 14,000 annui).

I requisiti per accedere al beneficio sono:

età: a partire da 64 anni di età;

il reddito: il reddito complessivo, individuale, da non superare è di 8.504,73 euro annuali (include la pensione italiana, la pensione estera, altri eventuali redditi)

i redditi esclusi: assegni famigliari, reddito da casa di abitazione

importo dell’aumento: a seconda della classe di contribuzione (da 15 ad oltre 25 anni di contributi per i lavoratori dipendenti e da 18 a 28 per gli autonomi) per le pensioni in regime nazionale italiano.

Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi Somma aggiuntiva annua 2007 (in euro) Somma aggiuntiva annua 2008 (in euro)
Anni di contribuzione Anni di contribuzione
Fino a 15 Fino a 18 € 262 0,8 x S = € 336
Sopra 15 fino a 25 Sopra 18 fino a 28 € 327 S = € 420
Oltre 25 Oltre 28 € 392 1,2 x S = € 504

Coloro che beneficeranno della nuova somma aggiuntiva sono in complesso circa 3.100.000

4. con gli stessi criteri della somma aggiuntiva di cui al punto 3, nel 2007 verrà erogata un’anticipazione di circa 324 euro medi, che corrisponde a una spesa complessiva di 900 milioni di euro.
L’una tantum sarà corrisposta nel 2007 a novembre o con la tredicesima e nel 2008 a luglio o nell’ultima mensilità dell’anno.

 

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EmiNews 2007

 

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